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lunedì 18 luglio 2011

MANOVRA ECOMICA; LACRIME, SANGUE, PRESE IN GIRO ED OPPORTUNISMO POLITICO

Io non sono d'accordo con chi sostiene che la opposizione abbia dato segno di senso di responsabilità agevolando la approvazione di questa manovra economica, che pure dichiarava di considerare sbagliata, cosi' come credo che sia pura follia pensare che con questo appoggio al Governo essa abbia acquisito crediti esigibili nei confronti di esso. Non ha acquisito crediti perchè, affinchè si possano riscuotere i crediti bisogna innanzitutto che il debitore riconosca il proprio debito e postulato fondamentale per questo è che esso riconosca le regole del gioco nel quale questo debito è maturato. Questo Governo pero' ha ampiamente dimostrato negli anni di non essere nè credibile nè affidabile, di credere solamente nelle proprie regole che peraltro vengono cambiate in corsa, di continuo, come fa comodo. Quindi, tutto quello che si è ottenuto è stato di sostenere ancora una volta questo esecutivo. E' vano e ridicolo poi chiedere a gran voce dimissioni, cambi di rotta, protestare, minacciare . Ormai la frittata è fatta, e viene approvata una manovra inutile a fare riacquisire credibilità internazionale al Paese, e la reazione dei mercati l'ha dimostrato, io credo per due motivi fondamentali. Il primo è che non contiene elementi che suggeriscono spunti di ripresa, è una manovra di tipo ragioneristico che crea un movimento di denaro destinato a ripianare il debito, mettendo però solamente le mani nelle tasche dei ceti meno abbienti , e questo non puo' produrre altrro che una contrazione della domanda interna e dei consumi, cosa che frena l'economia. L'aumento di benzina, ticket sanitari, la restrizione dei contributi e del sostegno alle Famiglie produrra una inflazione strisciante e la diminuzione del potere di acquisto di salari e Pensioni senza contropartite positive per l'economia, perchè si vanno a sostenere spese immobilizzate e non investimenti. La seconda è di tipo sociale; la manovra colpisce economicamente le Famiglie, taglieggia pesantemente Sanità, Scuola e servizi Sociali, e non sfiora nemmeno i privilegi della Casta se togliamo il super bollo ed il bollo sui dossier titoli che pero' sono una presa in giro e questo è foriero di produrre tensioni sociali ed un ulteriore calo di fiducia. Cosa che non favorisce certamente la ripresa economica. I Partiti di opposizione che hanno sostenuto questa manovra , portano a scusa di questo il senso di responsabilità nel condurre a compimento una operazione urgente destinata a frenare la emorragia dei mercati. Un altro puntello alla eterna italiana logica della emergenza nella quale si finisce sempre per turarsi il naso e votare DC , a coprire un buco con la terra ottenuta scavando un altro buco, un altro puntello alla politica della improvvisazione e della mancanza di progettualità. In realtà, credo che da parte della opposizione vi sia stata la paura di venire investiti della responabilità di un crollo economico proprio nel momento nel quale Berlusconi appariva fragile, e la prospettiva di andare al potere sembra a portata di mano.Insomma , una manovra di opportunismo politico per scansare la eventualità di divenire il capro espiatorio di un eventuale crollo proprio quando il potere appare vicino.


Ovviamente, questo sarebbe stato il momento delle decisioni coraggiose, sarebbe stato il momento di impuntarsi , magari coinvolgendo le parti sociali, chiedere una manovra vera, coraggiosa, che andasse a colpire con decisione i costi della politica, i privilegi dei ricchi, gli sprechi, sempre in costante aumento, che colpisse con forza la evasione fiscale, che andasse a tassare le rendite iperboliche senza scorciatoie , trabocchetti, furberie . E che nel contempo andasse a portare risorse al vero sviluppo, alla ricerca, alla inovazione, creando i presupposti per la ripresa, Una manovra di ampia portata non solo economica ma anche e sopratutto politica , che fosse capace di ridestare un minimo di fidcucia all'interno del Paese , prima ancora che nel panorama internazionale. Ma per una manovra del genere non era sufficiente un ragioniere, per quanto illustre come Tremonti. Dovremmo avere capito che è ora di finirla di pensare che governare una Nazione sia un mero compito di Ragionieri e tecnocrati. C'era bisogno della vera Politica con la P maiuscola, materia alla quela tutti sembrano avere abdicato per inseguire liti di cortile, problemi interni di partito , lotte a colpi di gossip, gonnelle di starlet, matrimoni di ministri , carriere politiche personali . E lotte per abbattere il tiranno, senza avere pronta una progettualità sufficiente a costruire la alternativa quando il tiranno dovesse cadere.

Appare scontato il paragone con l'orchestra del Titanic che continua a suonare mentre la nave affonda con tutte le sue luci accese-

domenica 17 luglio 2011

Alfano, Berlusconi, e le opposizioni una partita a scacchi tutta da giocare

Nel gioco degli scacchi, esiste una mossa particolare che si chiama "arrocco" con il quale il re può spostarsi verso un lato della scacchiera scavalcare la torre e porsi percio' in posizione protetta Consiste nel muovere il re di due case a destra o a sinistra in direzione di una delle due torri e successivamente muovere la torre (verso la quale il re si è mosso) nella casa accanto alla casa occupata dal re.E' una mossa particolare, l'unica nella quale due pezzo possono essere mossi contemporaneamente. Ed è una mossa che descrive bene quello che sta avvenendo nella politica italiana, con l'avvicendamento di Alfano alla guida del PDL. IL Re, sempre dietro alla fila di fanti, si ritrae in posizione protetta, mentre un altro pezzo espone il petto ai proiettili nemici. E' una mossa che serve naturalmente a collaudate strategie. Nel caso di specie serve a due cose: togliere, almeno per il momento, il re dal fuoco nemico, e poi a spiazzare gli avversari .


Nel panorama della politica italiana percio', c'è un grande bisogno che le opposizioni si ricompattino e riordinino i ranghi, perchè l'antiberlusconismo spinto aveva emarginato dai programmi dei partiti una corretta attenzione dalla progettualità del dopo Berlusconi. E qui servirà molta attenzione, perchè i segnali che derivano dal popolo non sono cosi' incoraggianti per i partiti tradizionali come il PD . Infatti le elezioni amministrative, sono state perdute da Barlusconi, ma non sono state vinte dal PD bensi' da una generale idea di centro sinistra, che ha visto elezioni inaspettate come Pisapia a Milano, De Magistris a Napoli, un generale avanzamento di SEL ed in generale delle formazioni meno classiche e meno incancrenite. Il PD in molte parti d'Italia ha pagato il prezzo di non avere voluto le primarie, e purtroppo non sembra avere colto il vento del cambiamento che l'Italia sta chiedendo a gran voce. Un cambiamento negli schieramenti dei Partiti, ai quali si chiede di portare avanti forze ed idee nuove, che si debbono sradicare dalle stantie logiche vetero democristiane dei percorsi di carriera inamovibili di personaggi politici eterni, ed un cambiamento nelle idee, per le quali si chiede un modo di pensare moderno e dinamico che si sradichi dalle logiche dell'eterno appalto per l'appalto, mazzetta, tangente, consulenze ed eterni accantieramenti per opere strategiche della quali non si conosce la strategia. Tutti per esempio avversano il Ponte sullo Stretto di Messina, come opera faraonica, inutile, foriera di sprechi, ma non avversano la TAV che pure ne ricalca inutilità e sprechi. Ed anzi, non hanno preso le distanze dallo squadrismo di Stato nella repressione delle proteste in Val Susa, difendendo la presunta "necessità" di queste opere, perchè evidentemente nel momento in cui la caduta di Berlusconi sembrava avvicinarsi, non intendevano compromettere il loro appoggio a queste operazioni nelle quali gira molto denaro e quindi l'appoggio di forti gruppi di potere economico, politico e finanziario. A mio avviso un grave errore, che dimostra come le argomentazioni portate a sostegno dell'anti-berlusconismo debbono essere maneggiate con cautela da chi , per motivi di opportunità politica, una volta al potere potrebbe trovarsi a condividerne alcune scelte estremamente discutibili.

Vi è bisogno di una vitalità nuova, che veda la politica muoversi in modo dinamico verso iniziative sostenibili, progetti praticabili, energie rinnovabili, ricerca, innovazione. Invece della faraonica TAV, che comunque sarebbe un treno perso perchè anche se non fosse inutule non potrebbe essere pronta prima dei trent'anni , un veloce ammodernamento verso la ristrutturazione e la efficentazione dell'esistente . La creazione immediata di un piano energetico nazionale. La rivisitazione delle privatizzazioni, per creare non solo profitti per le imprese ma anche efficienza nei servizi . Un vero attacco alla evasione fiscale e la ristrutturazione delle politiche fiscali per fare pagare i ricchi e non solo lavoratori dipendenti e pensionati.

Chi viaggia all'estero coglie nella gente , anche in Paesi in difficoltà economica come per esempio la Spagna, un atteggiamento di fiducia e di speranza che qui in Italia manca. Fiducia e Speranza che non sembrano a portata di mano soltanto con la caduta di Berlusconi perchè non vi si intravede un "dopo"

I soggetti politici che stanno lavorando alla caduta di Berlusconi, debbono acquisire la autorevolezza di chi è in grado di assicurare un "dopo" diverso e credibile.

E la strada appare molto lunga, mentre il tempo a disposizione sta scadendo

sabato 9 luglio 2011

Alfano, e la seconda vita di Berlusconi

La investitura di Alfano alla guida del PDL, porta ad un cambiamento di scenari ed orizzonti nel confuso quadro politico italiano. Cambia gli equilibri e cambia le prospettive. Non perchè Alfano sia un personaggio di grosso spessore politico ma proprio perchè egli non lo è. Egli è uno dei tanti contenitori vuoti dei quali Berlusoni si è circondato per distrarre la attenzione dal monopolio del suo potere , uno dei personaggi che avevano il compito di produrre la impressione di un insieme di persone, di una plularità di soggetti che condividesse le responsabilità del potere , uno schermo che nascondesse alle masse la realtà della gestione uninominale del potere. Persone insomma che prima di Berlusconi non esistevano e che scompariranno con lui. Quando i giornalisti interpellano i protagonisti della politica sull'argomento del giorno, un discusso decreto, una lite in Parlamento, gli esponenti della opposizione possono piacere o no ma esprimono la propria personalità. Quelli del team Berluscono sembrano tanti cloni. E lo sono perchè non sono altro che gli Avatar di Berlusconi.


Pero' , nel momento politico del minimo storico di Berlusconi, sconfitto dalle elezioni amministrative e dai referendum, nel quale ogni mossa sembra essere un fallimento, dalle leggi "Ad aziendam" ai soprusi in Val di Susa, questo potrebbe essere un geniale "deux ex machina"

Perchè, come sappiamo, non c'è niente come un nemico comune per creare coesione anche tra i soggetti piu' diversi, tanto che oggi non appare assurda parlare di una alleanza trasversale da SEL al PD a Italia dei Valori sino al Terzo Polo di Fini e Casini per creare un soggetto politico capace di mandare a casa Berlusconi . Ma proprio per questo motivo , se il nemico scompare, la determinazione degli avversari puo' vacillare, e le ragioni dei singoli soggetti possono prevalere sulle ragioni comuni, cosicchè questa armata Brancaleone puo' perdere i suoi pezzi sino a crollare sotto il suo stesso peso.

Ecco dunque Angelino Alfano, aria di bravo ragazzo sempre serio ed inappuntabile, nessuno scheletro nell'armadio evidente, moderato , compito. Sostanzialmente sempre corretto.

Un soggetto ideale per dare l'idea di un forte cambiamento nel senso morale, in modo anche da rincuorare i fedeli di Berlusconi disorientati dagli scandali del Capo. Che comunque rimane in sella, ma da ora in poi in una posizione defilata

La genialità della iniziativa sta nel togliere dalla linea del fuoco nemico il volto di Berlusconi, che progressivamente si ritira nell'ombra , togliendo cosi' nel contempo argomenti a quegli oppositori che hanno fondato la propria azione sull'anti-berlusconismo , e mettendo il mondo politico nelle condizioni di dovere comunque fare i conti con quella che sarà la azione di Alfano . Si toglie un bersaglio facile, che ormai attira troppi strali, e si pone davanti una sagoma neutra, su cui appare vile sparare

Si sdoppiano i soggetti, il Presidente del Consiglio non è piu' anche il capo del proprio partito e quindi è possibile instaurare un dialogo, un dialogo di facciata tra Berlusoni ed il suo alter-ego, ma pur sempre un dialogo nel quale sarà possibile distribuire colpe e responsabilità. Un dialogo peraltro già iniziato con il nuovo capo del PDL che da atto al Capo del Governo di essere un perseguitato dalla magistrature. Erano cose già dette, ma quando Berlusconi le diceva a se stesso era un altro effetto.

Si indebolisce l'idea che il PDL debba tramontare con il suo Capo, appare invece probabile che anzi l'uno diverrà la stampella dell'altro e viceversa.

Inoltre la Lega ha la opportunità di giustificare la continuazione dell'appoggio al Governo, senza scontentare troppo il popolo di Pontida. Tutto cio' viene condito con la devozione e la fedeltà di Alfano per il suo Capo, che lo rende l'Avatar ideale

Insomma una mossa strategica molto indovinata, alla quale tutta la opposizione dovrà fare molta attenzione senza sottovalutarla, perchè rappresenta l'ennesimo, ma temo non l'ultimo, colpo di reni di un despota , Berlusconi, che è tutt'altro che morto.

mercoledì 12 gennaio 2011

MIRAFIORI: PERCHE' SPERARE CHE VINCA IL NO

La strategia di Marchionne a Mirafiori, come già a Pomigliano rappresenta il naturale epilogo di quella che è stata la progressiva ricollocazione del concetto di lavoro nella nostra Società negli ultimi trent'anni. Questa ridefinizione ha riguardato sia il lavoro, che ha visto la sua importanza venire messa in ombra ed il suo ruolo emarginato dalla progressiva emersione della finanza fine a se stessa come protagonista della scena economica mondiale, sia i lavoratori, che hanno subito una involuzione del proprio ruolo, che è progressivamente divenuto da risorsa indispensabile a mero centro di costo. Nella visione di una classe politica e dirigente, sempre più' avulsa dal popolo che dovrebbe rappresentare, la persona umana e di conseguenza la Società civile hanno perso ormai di centralità e non rappresentano più una priorità, rispetto alla logica del profitto che sembra a questo punto vivere di vita propria e non avere altro scopo che quello di essere referente di se stesso. Le conseguenze di questa concezione sono devastanti. Oggi appare logico sia a Marchionne che ai massimi vertici del Governo che la logica del profitto di una impresa debba passare per forza attraverso la distruzione dei diritti dei lavoratori. Questo concetto pero' puo apparire logico solamente nel momento in cui si decide di accettare l'idea che gli operai, i lavoratori non siano la risorsa che fa grande l'azienda , ovvero il popolo che si rappresenta e del quale si dovrebbe perseguire il benestare a seconda dei punti di vista , ma che invece gli operai siano un nemico da vincere da un lato( quello padronale) ed una massa da manovrare e dominare da parte del Governo. Soltanto cosi' questa logica ha un senso. Per anni, da parte padronale si è voluto considerare il Sindacato come un qualcosa da dividere e delegittimare , da combattere con ogni mezzo, invece di cogliere le opportunità che potevano venire dall'avere un interlocutore valido e collaudato con il quale fare gruppo per fare grande l'impresa. Dall'altra parte , i vari Governi che si sono succeduti hanno avuto molta difficoltà a mediare con efficacia su questo terreno, ma il Governo attuale è addirittura trasceso prendendo a spada tratta le difese della parte padronale, e sostenendo una iniziativa, come quella di Marchionne, che è un capestro per la democrazia ed i diritti dei lavoratori acquisiti dalla Rivoluzione Industriale in poi. IL concetto che sta alla base di questo accordo che si vuole sostenere con un referendum, è la sostanziale abolizione del Contratto Nazionale di Lavoro, e dei diritti fondamentali contenuto nella Legge 300 del 1970 , chiamata anche Statuto dei Lavoratori. I fatto poi che all'interno dell'accordo siano contenuti anche alcuni, peraltro discutibili vantaggi economici, è soltanto il miele con il quale si vuole indorare la pillola di chi si troverà giovedì e venerdì a dover votare ad un referendum valutando da una parte i bisogni della propri famiglia, e dall'altra le conquiste sindacali degli ultimi cinquant'anni. A tutto questo si aggiunge la tracotanza di chi , dopo avere dichiarato guerra ai diritti ed alla dignità dei lavoratori, si dichiara "offeso" per essere stato criticato dagli operai. Appare logico che il governo attuale, guidato da un ricco possidente , possa considerare "un guaio" se il referendum non dovesse passare, perché se dovessero vincere i "si" tutti gli altri industriali si accoderebbero per riformare gli accordi con i lavoratori cestinando i contratti nazionali. Non sono d'accordo sulla tesi sostenuta da diversi sindacati, secondo la quale bisogna accettare il diktat di Marchionne perchè "senza investimenti non c'è neanche il lavoro: se si accetta il lavoro a tutti i costi, pensiamo ai costruttori delle piramidi, a loro il lavoro non mancava dicerto! Si prenda Marchionne la reponsabilità di portare via la Fiat dall'Italia dopo tutto quello che è stato fatto dallo Stato Italiano negli anni per la Fiat stessa, casse integrazioni straordinarie ogni volta che un nuovo modello stentava a vendere, contributi eccetera. Vada Marchionne a chiedere la fiducia di capitani d'industria e Capi di Stato dopo avere tradito una Nazione, dopo avere dimostrato che per le persone come lui il profitto è tutto e le Famiglie dei lavoratori non sono niente. Vada a costruire le sue auto all'estero: le automobili non basta costruirle, bisognerà anche venderle. Si è già dimenticato il disastro del profitto per il profitto che è stato alla base della finanza creativa protagonista della piu' grande crisi economica di tutti i tempi.....iL nostro è un periodo storico importante , nel quale le decisioni prese graveranno per molti anni a venire sulle generazioni future.Qui si decide se i lavoratori intendono rivendicare la propria dignità o se ci si vuole arrendete per sempre ai "padroni delle ferriere"

venerdì 17 dicembre 2010

Il Sacro Porcellum

Sono di una gravità estrema le parole del Presidente della CEI , cardinale Angelo Bagnasco che nel corso di una funzione, parlando del voto di fiducia espresso dalle Camere al Governo Berlusconi il 14 dicembre ha detto  che il voto ha espresso «un desiderio di governabilità in modo chiaro e democratico. Ripetutamente gli italiani si sono espressi col desiderio di governabilità e quindi questa volontà, questo desiderio espresso in modo chiaro e democratico deve essere da tutti rispettato e perseguito con buona volontà e onestà" Sono di estrema gravità perchè ancora una volta la Chiesa entra a gamba tesa in questioni eminentemente politiche, dimostrando una vocazione all'ingerenza mai sopita, con buona pace di chi, duemila anni fa predicava "date a Cesare quello che è di Cesare, date a Dio quello che è di Dio". Sono di una estrema gravità perchè si pretende di volere considerare una espressione di democrazia quello che invece è stato un indegno mercimonio , un mercato dei voti e delle anime, condito di bassezze di ogni genere che molto difficilmente si potrebbero indicare come eticamente corrette. Sono di una gravità estrema perchè in questa sommaria assoluzione da tutti i peccati, l'alto esponente del clero ha  di fatto dimostrato di considerare come atto di espressione di democrazia la contrattazione di politicanti che tutto avevano in mente tranne che il bene del Paese. IL pastore delle anime, il custode dell'etica ha legittimato la corruzione, la sete di potere, la slealtà, ha sdoganato di fatto la disonestà intellettuale. La fiducia al Governo è stata strappata con ogni mezzo, e di fatto non garantisce alcuna garanzia di governabilità ma serve soltanto a mantenere il potere per una persona, che anche quando bestemmia viene assolta da Santa madre Chiesa perchè bisogna "contestualizzare" . Eppure ,appena è stato chiaro che , sia pure per tre soli voti, il Governo rimaneva in sella, la Chiesa si è affrettata a concedere la "indulgenza plenaria" , ad omologare questo indegno mercato come "atto democratico" , come espressione democratica di un popolo. Puo' l'alto prelato fingere di ignorare che in questo mercato dopo il "porcellum" ben poco vi è della volontà popolare, che questo governo in realtà è stato eletto e viene sostenuto  da una effettiva minoranza degli Italiani? Se è vero che un giurista non puo' che dichiarare la legittimità degli atti sino a qui avvenuti, perchè si basa sulle Leggi (porcellum) degli uomini (fatti salvi gli accertamenti della Magistratura) puo' chi si occupa, o dovrebbe occuparsi di coscienze trovare un cavillo nelle Leggi di Dio per giustificare il perdono ad oltranza a Silvio Berlusconi? E creare "ad Hoc" il "sacro Porcellum"? ai credenti l'ardua sentenza 

martedì 23 novembre 2010

Montezemolo e la casta dei nuovi padroni

L'altra sera ho assistito con disagio alla intervista di Luca Cordero di Montezemolo nel corso della trasmissione "chetempochefa". Al di là delle smentite formali, mi ha dato la spiacevole impressione di un politico in campagna elettorale. Negli ultimi tempi si è parlato con insistenza di una "discesa in campo" di questo personaggio, sempre puntualmente smentita , tanto che egli ripete che non intende assumere un impegno politico ma un impegno civile in politica che non sia partitico al punto che Italiafutura, la associazione de lui fondata non è un partito ma appunto una associazione culturale. Mi sembra pero' evidente che ci stiamo solo girando intorno, e che se non ci sarà una discesa in campo stile Berlusconi, sarà solo perchè i sondaggi non daranno un risultato sicuro. Intendiamoci, credo che il paragone con Berlusconi sia ingeneroso verso MOntezemolo perchè ben altro è lo spessore morale e culturale che l'ex Prsidente della Fiat ha sin qui dimostrato. Ma il fatto che l'ipotesi Montezemolo venga caldeggiata da cosi' tante parti mi rattrista perchè ci fa capire che il caso Berlusoni non ha insegnato niente . Non abbiamo imparato che gli industriali devono fare gli industriali e che la politica, piaccia o no , la debbono fare i politici. Berlusconi ha dimostrato che un capitano d'industria è in grado di dirigere perfettamente una industria, ma che nel momento nel quale crede di poter dirigere un Paese come dirige le sua aziende, nascono i disastri. Tralasciando per un attimo gli aspetti patologici e le devianze personali di Berlusconi stesso, credo si sia evidenziato che il ruolo di uomo politico, figura che deve cercare di mediare tra tutte le diverse componenti della Società per raggiungere un obiettivo comune e condiviso ed in estrema sintesi, usando una espressione ormai brutta e desueta, tendere al "bene comune" sia incompatibile con quello di "padrone delle ferriere" ovvero qualle figura che rappresente in modo eminente solo una delle componenti della Società. . Certo, il buon Montezemolo non sembra un cinico "padrone" interessato solo al conto economico, parla di sviluppo, di spazio ai giovani, di spirito di squadra. Nella trasmissione di Fazio non è mancato un accenno al suo impegno per Telethon. Ma non è questo il punto. Il punto è che questa italietta di Pulcinella e di Arlecchino servitor di due padroni , di Commendatori e Cavalieri non riesce ad uscire dalla dalla servile convinzione che l'unica soluzione per risolvere tutti i guai sia quella di trovare un buon padrone dal quale andare a servizio . E di "buoni padroni" si sta riempiendo l'orizzonte tra Luca Cordero che dice che non scenderà in politica perchè la moglie non lo lascia ma... intanto ci spiega l'Italia secondo lui , la sinistra completamente allo sfascio che discute con il proprio ombelico, padron Fini che si lecca il pelo lucido mentre aspetta sornione il momento buono e sullo sfondo la Marcegaglia che impartisce a tutti lezioni di federalismo...

venerdì 29 ottobre 2010

IL VENTENNIO DELLA VERGOGNA

Il nostro Presidente del Consiglio è una strana persona. Riesce ad essere dovunque ed in ogni luogo ed a prendersi a cuore la sorte di ciascuno dei circa sessanta milioni di italiani. Oltre naturalmente a qualche ospite marocchino. Desideroso di abbracciare l'intero suo popolo, appare a casaccio a casa della gente comune , in ogni circostanza. Una volta, per esempio, è' apparso del tutto casualmente e con la massima naturalezza ad una festa di compleanno . La festa per i diciott'anni di una (allora) sconosciuta ragazzina napoletana, tale Noemi Letizia. Che non era una sua parente , anche se al padre della bambina per qualche momento era sembrato di essere stato l'autista del Presidente del Consiglio . E' stata una cosa cosi', una improvvisata Una cosa del tutto casuale, avrebbe potuto essere l'ottantaseiesimo compleanno di vostra nonna , o l'anniversario di matrimonio di vostra zia. Se fosse successo cosi', anche voi avreste potuto chiamarlo Papy. E' toccato a lei , pazienza. Poi lui aiuta quelli che hanno bisogno, e se qualcuno lo chiama lui corre. E' accaduto in questi giorni con un'altra ragazzina minorenne, tale Ruby, finita nei guai con la giustizia e prontamente aiutata. Non sappiamo se questa bambina chiama anch'essa Berlusconi "papy" . Ma sappiamo che è stata aiutata per l'unico motivo che Berlusconi è buono e generoso ad aiuta le persone in difficoltà. Naturalmente se Ruby, invece che una avvenente fanciulla (minorenne) fosse stata un vecchio alcolizzato , un uomo brutto e malato, un tossicodipendente all'ultimo stadio, un rapinatore incallito per lui sarebbe stato lo stesso. Lui ha dichiarato davanti alla stampa di essere una persona di cuore che si muove sempre per aiutare chi ha bisogno di aiuto. Se per esempio domattina la vostra macchina non ne volesse sapere di partire ed aveste bisogno di una spintarella, o di una autovettura in prestito cosa fate? Beh, sicuramente avrete in tasca il numero di cellulare di Silvio (sembra ce l'abbiano tutti ma se non doveste trovarlo, sicuramente vostra figlia ce l'ha) che si muoverà per aiutarvi e se, per sfortuna, non potesse aiutarvi di persona', sicuramente vi manderebbe subito il suo igienista dentale o il suo fisiatra a dare una mano. E magari regala anche a voi trentamila euro senza alcun tornaconto, in amicizia, come ha fatto con Ruby. Naturalmente, il fatto che la signorina in questione abbia partecipato alle feste ad Arcore non c'entra, e nemmeno deve turbare, è una cosa del tutto normale, non lo facciamo forse tutti? ..........
Il ventennio cominciato diciassette anni fa e che forse terminerà nel 2013 con la fine del mandato elettorale dell'attuale governo rappresenta il periodo piu' decadente della breve storia italiana. Rappresenta lo sprofondare dell'Italia in una palude che non ha eguali nel mondo cosiddetto industrializzato e ben pochi paragoni anche nella piu' sperduta delle repubbliche delle banane. IL naufragio di una Nazione nata centocinquant'anni fa probabilmente già con il presagio della propria fine. Le celebrazioni per il centocinquantesimo della Unità di Italia hanno già il sapore della cerimonia funebre. La corruzione morale ha raggiunto vertici inauditi, quando una delle massime cariche del Governo, davanti ad episodi del genere, rivendica con orgoglio il proprio stile di vita e il popolo intero non si indigna e ne chiede l'immediato allontanamento. Questo signore che, come ha detto la sua stessa moglie, "frequenta le minorenni", e che il settimanale "Famiglia Crisitiana" ha definito un uomo malato, è colui che ci rappresenta all'estero e di fronte al mondo. E la domanda è , ma ci rappresenta davvero? Molti di noi diranno con sdegno "non me!" "Not in my name" ...Eppure, come molti hanno detto, non ultimo lo scrittore e giornalista Beppe Severgnini alla trasmissione "Le invasioni Barbariche" presentado il suo ultimo libro "La pancia degli italiani, Berlusconi spiegati ai posteri" Berlusconi è un prodotto italiano. E' una persona che ha saputo cogliere le nostre piu' basse sensazioni, la pancia appunto e farne la bandiera del suo percorso in politica . E' la persona che ci perdona e ci assolve dai nostri piccoli e grandi peccati, il razzismo spicciolo, il gallismo, il maschilismo, l'avversione per le regole, per le tasse, per l'autorità, l'arte di arrangiarsi, l'evasione fiscale perchè li pratica anche lui, in un grande abbraccio caciarone, idealmente affratellati come un gruppo di uomini che tutti insieme fanno la pipi' contro un muro.

E' un prodotto italiano perchè anche quelli che non lo hanno votato non hanno fatto abbastanza per contrastarlo, in Italia non esiste una opposizione degna di questo nome e soprattutto non esiste una alternativa credibile.

E' un segno della decadenza del nostro popolo, ripiegato su se stesso a contemplarsi l'ombelico , il segno di un popolo che non ha imparato niente dalla propria storia perchè per arroganza riteneva di non averne bisogno e che per questo è condannato a ripetere i propri errori . E ' il segno estremo della decadenza di un popolo senza identità, che non riesce a riconoscersi piu' nei valori del Risorgimento, della Resistenza , della Democrazia , della Libertà , nei valori della Costituzione ma che invece si riconosce nel Grande Fratello o nell'Isola dei Famosi. Un popolo che non considera immorale mandare le sue figlie a prostituirsi dal capo di un partito per avere un posto al sole, e che allo stesso tempo non considera indegno ed incivile avere tra i propri parlamentari signorine arrivateci per meriti non esattamente politici, pregiudicati ed altre persone del genere.

Celebreremo il centocinquantesimo d'Italia come un funerale surreale di sapore felliniano, in bilico tra la esposizione delle bare dei princìpi e dei valori in cui troppo pochi hanno creduto, e l'allegria tragica di un bordello fine de siècle

Qualcuno, forse Massimo d'Azeglio disse, "l'Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani" . Ma disse anche "Gl'Italiani hanno voluto far un'Italia nuova, e loro rimanere gl'Italiani vecchi di prima, colle dappocaggini e le miserie morali che furono ab antico la loro rovina; [...] pensano a riformare l'Italia, e nessuno s'accorge che per riuscirci bisogna, prima, che si riformino loro.

Oggi abbiamo definitivamente capito che non si potrà mai fare l'Italia sino a che essa sarà popolata....da italiani.......