domenica 12 giugno 2016

FUSIONE ED IDENTITA'



Quando nel corso del dibattito in corso sulla fusione dei Comuni di Ronchi Staranzano e Monfalcone, il discorso finisce sul senso di identità che verrebbe perso con la fusione, i fautori del si spesso chiedono con un risolino ironico a chi non vuole la fusione, di spiegare questo senso di identità . Di dare una esatta definizione del senso di appartenenza. E chiedono provocatoriamente se si stia parlando del campanile o della ubicazione dell'ufficio del sindaco oppure ancora se si tratti del timore di perdere la "festa dela Raza." .La risposta non è semplice  perchè non è facile definire con le parole questo qualcosa che si sente dentro.E dal tono cinico e derisorio della domanda nasce un certo scoraggiamento . Infatti ci sono cose che non possono essere tecnicamente descritte, ne tantomeno valorizzate con dei numeri. Sono cose che in altri contesti vengono infatti definiti "asset intangibili" Ma proviamo ugualmente a definirle con esempi e similitudini. Partiamo per un esempio  proprio dalla festa dela Raza. La paura non è quella di perdere la festa della Raza ma di perdere la spinta aggregativa ed il senso di coesione sociale che fa di questa festa un momento di incontro unico in tutto il circondario. A questa festa vengono persone da tutto il circondario spinte dalla voglia di trovarsi ed incontrarsi in un luogo che rende il vero senso del Paese, gestito dalla gente del Paese, dove abbiamo ancora i volontari di tutte le età che si danno da fare e che ci salutano da dietro i chioschi, e sono i nostri paesani. Un fiume di gioventu, di famiglie, tutti gli adolescenti della zona e sono cose che , per esempio a Monfalcone, non si vedono piu'e che qui rimane possibile anche perchè l'Amministrazione comunale è in questo in sintonia con i Cittadini e l'Associazionismo. ..E  poi ancora a Staranzano la compagnia del Carro, protagonista del Carnevale di tutto il circondario e di diverse altre manifestazioni...è nata qui , dal senso di coesione del Paese. E poi le mille altre cose come il comitato di solidarietà  È difficile rendere in parole il senso di tutto questo, perchè l'amore per la propria terra ha simboli ed assume significati che non sempre si possono elencare. . Ma si respira . A Staranzano questo senso del Paese si respira. Altrove non piu'.A chi pensa che il campanile non conti nulla, guardi a Monfalcone ed al suo centro popolato solo da stranieri ed immigrati, perchè i Monfalconesi non ci vanno piu'. E non ci vanno perchè hanno perso il senso di identità con i luoghi, da quando la amministrazione ha voluto stravolgere il centro, cambiando la piazza , le vie, con lavori che hanno trasformato i luoghi sino a renderli irriconoscibili. La amministrazione di Monfalcone ha voluto per esempio cambiare la Piazza non solo nel senso dell'intervento edilizio, ma anche nelle sue funzioni: per molto tempo la Piazza non è stata piu' disponibile per tutte quelle manifestazioni che ospitava prima, dal Carnevale alle bancarelle di San Nicolo',agli eventi sportivi Era diventata un "salotto" da guardare e non toccare.E' stata portata via ai cittadini. Ora, un Cittadino si puo' riconoscere in una Amministrazione che rispetta e fa propri valori e tradizioni dei Cittadini. Ma impadronirsi della piazza , dell'agorà, del centro di aggregazione di un paese per farne qualcosa di anonimo ed estraneo in nome delle velleità artistiche di qualche amministratore, e sopratutto sottrarla al suo ruolo tradizionale per costruire qualcosa di artificiale ad imitazione magari di qualche altra città piu' grande restituisce un senso di vuoto, l'esproprio della piazza rende l'idea di una città che non è piu' propria , nella quale  si fa fatica a ritrovarsi A Monfalcone il Carnevale che era un evento in tutta la bisiacaria, oggi è uno dei tanti carnevali e la gente non si coinvolge piu'. A Monfalcone quando la gente protestava per i cambiamenti urbanistici imposti dalla ammministrazione, quando i commercianti chiedevano di poter essere ascoltati sui temi della viabilità  le risposte sono sempre state evasive o negative, e questo toglie ulteriormente il senso di appartenenza: perchè quando qualcuno decide senza tenere conto del volere dei Cittadini ci si sente ospiti in casa propria. 
E' questo il timore. Il timore di essere amministrati da persone per le quali cio' che è importante per i Cittadini di Staranzano non sia importante allo stesso modo per loro, che non abbiano lo stesso rispetto per il territorio, le tradizioni, lo spirito di solidarietà. Se ci sono persone che ridono beffarde di tutto questo, alloro non è ad esse che va dato ascolto.
Che Staranzano rimanga Staranzano!!