lunedì 18 dicembre 2017

IL RITORNO DELLA MONARCHIA

"Un popolo che dimentica la propria Storia, è destinato a ripetere gli errori del passato"

Il fatto che il Quirinale, e dunque il Presidente di una Repubblica fondata sul lavoro, si sia adoperato per il rientro in Italia delle spoglie mortali di un sovrano decaduto e morto in esilio per precisa volontà della Repubblica stessa, tra l'altro in gran segreto e dunque sapendo che questo non era gradito al Popolo Italiano e per di piu' con un volo di Stato pagato dai contribuenti, è comunque lo si guardi, un qualcosa di indifendibile che genera un impatto devastante sulla credibilità delle Istituzioni.

Il Presidente della Repubblica  dal punto di vista istituzionale raccoglie l'eredità di quel Alcide De Gasperi che, con il cappello in mano, si presento' alla conferenza di Pace di Parigi il 10 agosto 1946 con le parole "Prendendo la parola in questo consesso mondiale sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me...." Per chiedere di ridurre le mutilazioni del Territorio Italiano conseguenti alla guerra, quella guerra che fu voluta  dall'allora capo del Governo Benito Mussolini, ma che fu firmata proprio dal Re Vittorio Emanuele III "« Sua Maestà il Re e Imperatore dichiara che l'Italia si considera in stato di guerra con la Francia a partire da domani 11 giugno." 

Una guerra, va ricordato ai "nostalgici" dell'operato di Mussolini, che costo' all'Italia quasi mezzo milione di morti ed enormi distruzioni oltre alla perdita di una parte del territorio stesso 

La campagna dell'anno scorso che mirava a modifiche della Costituzione della Repubblica, nata il 1 gennaio 1948 dopo due anni di lavoro di una Commissione per la Costituzione creata all'interno della Assemblea costituente , ha risvegliato la sensibilità nei confronti del contesto e delle condizioni nelle quali è nata la Repubblica Italiana. Dopo che il 2 giunco 1946 il referendum sancì' la fine della monarchia, iniziarono i lavori per creare una Costituzione che mettesse l'Italia al riparo dalla possibilità di ripetere gli errori del passato, e tra questi introdusse nel titolo XIII le disposizioni per l'esilio degli ex sovrani "  I membri e i discendenti di Casa Savoia non sono elettori e non possono ricoprire uffici pubblici né cariche elettive.
Agli ex re di Casa Savoia, alle loro consorti e ai loro discendenti maschi sono vietati l'ingresso e il soggiorno nel territorio nazionale.
I beni, esistenti nel territorio nazionale, degli ex re di Casa Savoia, delle loro consorti e dei loro discendenti maschi, sono avocati allo Stato. I trasferimenti e le costituzioni di diritti reali sui beni stessi, che siano avvenuti dopo il 2 giugno 1946, sono nulli.

E' evidente quanto la monarchia ed in particolare i Savoia fossero considerati dannosi  per l'Italia  tanto da rendere consigliabile il loro allontanamento dal Paese  e la cancellazione del loro passato

Successivamente, come sappiamo, anche in ottemperanza a dei principi sostenuti dall'Europa, questa disposizione transitoria fu revocata, pero  riportando gli eredi di Casa Savoia al rango degli altri Cittadini Italiani non certo ripristinando la monarchia.

Dunque a che titolo un Capo di Stato improvvisamente ripristina de facto il rango di questo personaggio , facendone trasportare la salma con un volo di Stato? Non possiamo certo dire che questo personaggio abbia dato lustro al Paese visto anche il suo comportamento dopo l'Armistizio , la famosa fuga di Brindisi ;  La fretta con la quale la fuga fu realizzata a detta degli storici "comportò l'assenza di ogni ordine e disposizione alle truppe e agli apparati dello Stato utile a fronteggiare le conseguenze dell'Armistizio, pregiudicando gravemente l'esistenza stessa di questi nei convulsi eventi bellici delle 72 ore successive. Questo avvenimento segnò una svolta nella storia italiana durante la seconda guerra mondiale.,,,,In seguito a questo evento – che seguì immediatamente l'annuncio, la sera dell'8 settembre, dell'armistizio siglato con gli Alleati il 3 settembre – le forze di terra italiane, abbandonate a loro stesse e senza ordini e piani precisi, non furono in grado di opporre un'efficace e coordinata resistenza alla ovvia e prevedibile reazione tedesca, disintegrandosi nel volgere di poche decine di ore e finendo in larga parte preda dei tedeschi,  . Omissis- -  Fu in tal modo consentito all'ex alleato di occupare agevolmente oltre due terzi del territorio nazionale e tutti i territori in Francia, nei Balcani e in Grecia, e di catturare ingentissime quantità di bottino e quasi seicentomila militari italiani;  omissis (fonte wikipedia)


Dunque? Quale motivazione possiamo trovare per questo bliz che ha spiazzato tutti e che di certo ha fornito un omaggio insperato alla destra ormai imperante in Europa?  Bisogno di riparare un qualche torto della Storia? Necessità di dare giusta importanza ad un personaggio storico? Beh, direi proprio di no, Allora? 

 Di certo le Istituzioni dello Stato non ne escono bene, per quello che è stato fatto, per come è stato fatto. Ritengo che una persona di coscienza che ricopre importantissimi incarichi istituzionali dovrebbe trarne le dovute conseguenze..

sabato 4 novembre 2017

MOLTO RUMORE PER NULLA?

L'episodio che ha viso la comparsa di una rudimentale tomba posticcia di fronte al centro giovani di Monfalcone, ha suscitato una marea di polemiche, attacchi,  dichiarazioni e smentite e veleni di ogni genere  insomma un sacco di confusione. In particolare la Amministrazione Comunale di Monfalcone ha voluto interpretare questo episodio come una minaccia rivolta nei confronti della Amministrazione stessa ed in particolare nei confronti dell'Assessore alla Istruzione ed alle Attività Educative.  

In realtà credo che a questo episodio dovrebbe essere data la giusta dimensione, ovvero quello di una goliardica (siamo nei pressi di Halloween ) protesta nei confronti di alcune decisioni assunte della Amministrazione Comunale in merito alla gestione del Centro Giovani. 

Obiettivamente la scritta apposta sul manufatto, almeno stando a quanto riportato dalla stampa locale , non sembra contenere alcunché di minaccioso, riporto "ivi per violenta mano cade la gioventù' monfalconese 25.07.1943 - 31.10.2017"  che suggerisce l'idea che si sia in questo modo voluta stigmatizzare una qualche iniziativa che è andata a danno della gioventù' monfalconese . 

Non si minaccia alcuno di morte ne si augura la morte di nessuno, piuttosto  l'autore o gli autori hanno reso se stessi protagonisti della morte simboleggiata dal simulacro . Un qualcosa che avrebbe potuto figurare su un carro di carnevale o sulle pagine di un giornale satirico come "La Cantada" senza che nessuno vi potesse trovare niente di minaccioso.

Ora, il polverone sollevato su questo episodio non credo giovi a nessuno. A chi governa la Città perché rischia il ridicolo di una brutta figura per il confronto ingeneroso tra le minacce paventate e la obiettiva esilità del messaggio, peraltro oggettivamente assertivo. A chi ha risposto in maniera battagliera alle affermazioni della Amministrazione perché rischia l'analoga figura di avere ingaggiato una battaglia che è come una tempesta in un bicchiere d'acqua. 

CIO' che è stata malauguratamente colta è stata solo l'occasione per uno scambio di epiteti e per  impegnare le Forze dell'Ordine in un lavoro del quale credo non sentissero la mancanza  Bene sarebbe stato riderci sopra ed eventualmente commentarlo con signorile ironia, suggerendo che è stato forse "seppellito" un modo di fare cultura ma che magari è presto per i funerali perché non sappiamo ancora cosa verrà proposto in alternativa. 

Nel merito di quanto sia cambiato nella gestione del Centro Giovani apprendiamo sempre dalla stampa locale che "L'immobile di viale San Marco, dopo la conclusione della gestione affidata alla cooperativa Thiel, proprio ieri, è di fatto vuoto, ma dopo alcuni interventi di sistemazione vedrà presto avviata l'attività affidata dall'amministrazione ad Area science park e a Collegio del Mondo unito" Quindi magari visto il prestigio dei nomi che qui vengono evocati si potrebbe concedere il beneficio del dubbio su quella che sarà la gestione futura. Credo possano essere considerate legittime le preoccupazioni degli abituali fruitori del Centro Giovani, e che una protesta goliardica possa essere considerata per quello che è .

Come ultima considerazione, andrebbe osservato che la attuale Amministrazione Comunale è stata regolarmente eletta in alternativa alla Amministrazione precedente, che la Amministrazione precedente aveva un proprio concetto di gestione della offerta culturale , peraltro non priva di criticità (per esempio la Galleria d'Arte Contemporanea veniva utilizzata pochissimo e mi risulta che diverse  richieste di artisti locali per l'uso della stessa venivano rigettate) e che appare quindi plausibile  che questa Amministrazione abbia il proprio concetto di gestione della offerta culturale e che l'operato di una Amministrazione culturale vada considerato nella sua globalità, fatto salvo il diritto di critica, meglio se costruttiva, ma che va bene anche ironica se entro dovuti limiti. 

Se poi l'operato di questa Amministrazione non soddisferà la cittadinanza, ricordiamo che tra quattro anni si riapriranno le urne, e sino ad allora ci sono tempo e spazio per creare una eventuale alternativa , che coinvolga piu' Cittadini possibile, sia nella creazione di eventuali nuovi soggetti politici sia nella eventuale correzione di quelli già esistenti che in passato hanno deluso con un denominatore comune: la partecipazione . Partecipare alla vita politica e culturale della Città, non solo criticare, superare il qualunquismo ed il conseguente astensionismo, l'individualismo ed arrivare ad essere protagonisti della vita della Città, creare discussione positiva, coinvolgere e lasciarsi coinvolgere nel processo evolutivo della Comunità, in modo da evitare prossimi funerali . ....  

venerdì 13 ottobre 2017

Sciopero della fame Ius Soli, se la protesta umilia se stessa


Lo sciopero della fame nasce come tipo di protesta estrema, perchè evidentemente richiama l'idea della morte, e quindi della disponibilità di chi protesta a dare la vita per le proprie convinzioni. La storia recente ne fornisce esempi importanti , nei casi in cui l'eventuale morte del soggetto che digiunava per protesta avrebbe prodotto un danno significativo all'oggetto della protesta . Per esempio nel secolo scorso lo sciopero della fame di Ghandi mise in imbarazzo le autorità britanniche che a causa della sua notorietà mondiale non potevano permettersi di apparirne come i carnefici. Ed appariva evidente che Ghandi non avrebbe rinunciato alla sua protesta senza ottenere un risultato. Noti sono gli  scioperi della fame in Irlanda sino dai primi anni del secolo da parte degli indipendentisti, proseguiti sino agli anni ottanta,  che hanno provocato negli anni diversi morti tra i digiunanti. Ci sono poi esempi importanti in Turchia ed in altri Paesi con regimi oppressivi anche attuali. Gli esempi insomma, purtroppo, non mancano

Lo schema che ricorre in questo tipo di opposizione è appunto quello di porsi nella condizione di morire lentamente mettendo l'oggetto del dissenso nella condizione di dover intervenire per non divenire il carnefice di chi protesta.

Un qualcosa quindi di estremo, epico, che viene attuato quando non vi siano alternative , per reclamare un diritto o un principio  vitale la cui importanza è tale che val il sacrificio di una vita.

E' chiaro che uno sciopero della fame, per avere un reale significato, deva avere le caratteristiche della convinzione, del sacrificio, del pericolo per la vita di chi lo effettua , della intransigenza , della determinazione. Altrimenti assume i contorni di una farsa. E qui cala come una mannaia un giudizio morale sui contorni assunti dal cosiddetto "sciopero della fame a staffetta" adottato da alcuni parlamentari italiani per spingere la approvazione di una Legge sulla naturalizzazione dei figli degli Immigrati denominata "Ius soli" 

Perché  sebbene  esistano in Italia esempi  di iniziative analoghe che non avevano la solennità degli scioperi più' sopra citati, e mi riferisco in particolare agli scioperi della fame del recentemente scomparso Marco Pannella, è pur vero pero'  che chi li metteva in atto dimostrava una reale sofferenza con dimagrimenti spaventosi.

Ma i parlamentari che effettuano questo sciopero " a staffetta" non rischiano certamente la salute o la vita, tanto che questo tipo di protesta piu' che sciopero della fame potrebbe essere ironicamente  definito una dieta dimagrante. E quindi appare moralmente offensiva nei riguardi di coloro i quali per le proprie convinzioni hanno digiunato sino a morire, Appare offensiva anche nei riguardi della intelligenza degli elettori, ed appare grottesca perchè a protestare  in questo modo non sono magari gli immigrati stessi, che non avrebbero probabilmente altro mezzo per mandare un messaggio forte alla Società che li ospita, ma sono proprio coloro i quali questo tipo di Legge dovrebbero approvare. Questi parlamentari potrebbero, con pazienza e con tenacia, adoperarsi per fare una Legge di questo tipo con gli strumenti previsti dalla Legge, come per esempio un referendum o una legge di iniziativa popolare. Ma probabilmente questa iniziativa pubblicitaria , a prescindere dai risultati che produrrà per il ius soli, puo' colpire la fantasia degli elettori e produrre migliori risultati in tema di popolarità e prestigio personale molto utili in prossimità delle elezioni del 2018. 

Una iniziativa del genere contiene in se diversi messaggi negativi, dalla mancanza di rispetto per per un tipo di protesta dai significati profondi e dai precedenti illustri al messaggio che  nulla è sacro e tutto si può' usare per la propaganda.

Tutto questo senza entrare nel merito della Legge in oggetto, lo Ius soli, sulla quale non è facile esprimere un giudizio , e che proprio per questo va attentamente valutata a discussa. Seriamente, senza questo tipo di carnevalate.

martedì 7 marzo 2017

EMIGRAZIONE, BASSA NATALITA' TACCHI, DATTERI ED ALTRE AMENITA'....

La notizia del giorno sembra essere quella che l'ISTAT  ha pubblicato l'ennesimo rapporto sulla (bassa) natalità in Italia dal quale risulta che la natalità è in calo, la popolazione sta invecchiando, e che quindi il mantenimento del numero degli abitanti è legato alla immigrazione, alla quale sono , a quanto sembra, anche legate le speranze di un mantenimento del livello di contribuzione all'INPS per continuare a pagare le pensione di una popolazione sempre più' vecchia.
Nel contempo ci si è (di nuovo) accorti che dall'Italia i giovani se ne vanno. I dati ufficiali parlano di 107 mila giovani nel 2015 ma è un dato da rivedere abbondantemente al rialzo,
Perché questa rilevazione si basa su dati, per così' dire, rilevabili , ovvero su dati registrati come ad esempio l'AIRE, l'albo degli italiani residenti all'estero, ai quali pero' gli italiani si iscrivono solo al raggiungimento di una situazione stabilizzata perché per diversi motivi è più' conveniente continua a risultare residenti in Italia o  risultare turisti....in particolare per quanto riguarda la assistenza sanitaria, ma anche per motivi burocratici, fiscali eccetera

Moltissimi giovani che girano in cerca di lavoro in Europa ma anche in Australia ed altri Paesi sono in questa situazione . Paradossalmente questa massa di giovani "invisibili" va a influire sulle statistiche con le quali i vari governanti di turno giocano per catturare consenso. In particolare esibendo come se fossero positivi i dati relativi alla diminuzione della disoccupazione ....cui pero' non fa riscontro un analogo aumento della occupazione e la conclusione alla quale arrivano le sempre sorridenti giornaliste dei telegiornali di regime  prima di annunciare la visita in studio dell'ultimo personaggio di Amici o di passare la linea a qualche trasmissione televisa di basso intrattenimento è che sempre più' giovani rinunciano sia a studiare che a cercare una occupazione . In realtà è probabile che questi numeri nascondano la realtà di questi spettri della emigrazione dei quali nessuno vuole riconoscere l'esistenza. La meglio gioventù italiana se ne va lasciando un Paese in decomposizione  ma nessuno deve sapere, per lo meno non si deve comprendere la reale entità del fenomeno. La propaganda di regime ne parla minimizzano, come se si trattasse delle scelte di alcuni ragazzi particolarmente eccentrici o particolarmente avventurosi . Mentre in realtà si tratta di un esodo epico , dovuto al fatto che il nostro è un Paese che sta morendo cito Curzio Maltese in un articolo di qualche mese fa su Repubblica    Se ne vanno anzitutto da un Paese ingiusto, il meno meritocratico d'Europa, dove le anti-virtù del familismo, del clientelismo e del servilismo contano assai più per trovare un lavoro di quanto pesino talento, onestà e capacità. Disgustati da un sistema dove un imbecille qualsiasi può ricoprire posti da favola soltanto perché fa parte di un clan o di un cerchio magico, mentre un genio della ricerca deve tirare a campare con un mensile miserabile. Se ne vanno da un Paese che ha perso troppi treni e bruciato il proprio futuro inseguendo pifferai da quattro soldi e ricette semplicistiche. Invece di pensare a un nuovo modello di sviluppo."

Se ne vanno da un Paese incapace di comprendere i problemi e di porre in atto delle vere strategie, dove politicanti indegni ed in perenne campagna elettorale pensano di risolvere tutto con qualche sillogismo, qualche battuta idiota ( cit. Poletti Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi) o qualche  iniziativa che sa di elemosina elettorale come i bonus bebè , che periodicamente ricompaiono, simili agli 80 euro di renzi.

non c'è alcuna capacità progettuale perché pensare e progettare nel medio -lungo periodo  non è remunerativo in termini di consenso nel breve periodo. Perciò' continueremo con questo dissanguamento e questa agonia, con centinaia di migliaia di giovani che ogni anno se ne vanno a fronte dei 500 mila scarsi che ogni anno nascono , probabilmente con già una valigia in mano. Siamo capaci solo di prorogare ogni anno di più' la vita lavorativa per evitare di pagare pensioni , il nostro futuro lo mandiamo via, verso il resto del mondo , 

E tutto cio' mentre questi politicanti inutili, tragiche marionette di una recita assurda ,  parlano di tacchi e datteri come Cochi e Renato, continuano a tessere le trame di trabocchetti politici per vedere a chi tocca la fetta più' grossa della torta . L'ultimo ballo a bordo del Titanic