giovedì 30 giugno 2011

La nuova giunta Altran I°: una intervista agghiacciante


Il neo assessore all’Ambiente: «Ho tutto da imparare»

Con un cognome così, non poteva che fare l’assessore all’Ambiente. Anche se lei, Mirella Natural, 53 anni, neoesponente della giunta Altran, ci tiene molto a dire che il suo sarà un approccio “umile”, da matricola della politica, dunque basato sul confronto con i colleghi e l’ascolto dei cittadini. Insomma, «si impegnerà molto». Natural, ma è vero che si è appena trasferita dal capoluogo regionale a Monfalcone? Sì, è un gradito ritorno: non me ne vogliano i triestini, ma sono di Panzano e ho sempre amato la mia città. Come ha preso la nomina fatta dal sindaco Altran? È stata una scelta maturata dal sentimento, mi sono detta: «Perché no? Anche se non sono giovanissima posso e voglio dare il mio contributo». Alla luce delle sue preferenze, quindici, se l’aspettava questa carica? No, è stata una bella sorpresa. La seconda è stata l’esito dei referendum, che noi come partito, l’Idv, avevamo proposto e sostenuto attraverso una raccolta di firme, per contrastare il ricorso al nucleare. Ebbene gli esiti hanno ribadito quelli della consultazione del 1987. Quanto all’acqua è un bene pubblico e non può essere in mano a logiche di profitto. I soliti maligni dicono che sia stata nominata per evitare l’ingresso in Consiglio di Bruno Bonetti. Non voglio entrare in queste polemiche. Non mi interessa. Io sono una persona pragmatica, voglio rimboccarmi le maniche. Da quanto tempo milita in Idv? Dal 2008. E prima? Mai avuto altre tessere. Cosa intende fare per l’Ambiente? Portare avanti il discorso della differenziata, un servizio che a Monfalcone funziona, per migliorare ancor di più la raccolta. E cioè come? Sono appena entrata in questo mondo, ma l’impegno sarà assoluto. Farò l’assessore a tempo pieno. Quindi rinuncerà al suo lavoro da bibliotecaria? Sì, mi sono messa in aspettativa. Sulla Centrale che idea si è fatta? È un problema da affrontare. Ne parlerò coi funzionari del Comune, avrò modo in seguito di prendere delle decisioni. Da assessore si incatenerà per evitare la realizzazione della Tav? Non vorrei già adesso dare risposte su questi temi. E se le chiedessi del riassetto della viabilità per lo snodo Av/Ac del San Polo? Idem. Quali sono, allora, i suoi obiettivi? Non ho ancora deciso cosa fare, ma ci sarà un confronto con la giunta sui temi. Come pensa di sensibilizzare i cittadini sul rispetto ambientale? Cercherò di coinvolgere le persone, vorrei avere un dialogo diretto, anche con le associazioni. Mi metto a completa disposizione. Come? Lo valuterò nel tempo, assieme alla giunta. Da bibliotecaria, se dovesse paragonare questa nuova sfida a un libro quale sceglierebbe? Non mi viene neanche un titolo di libro d’avventura. Eppure sono una grande appassionata di libri di Wilbur Smith, li ho letti quasi tutti. (ti.ca.)

Questa è l'intervista rilasciata al quotidiano "Il PIccolo" da parte del neo nominato assessore all'Ambiente nella seconda Città italiana per inquinamento da diossina dopo Taranto , e nella Città italiana che detiene il primato italiano per morti da amianto. 
Mi è stata segnalata da un amico, che pure vive poco a MOnfalcone, e che mi ha chiesto come prima cosa dopo mesi che non ci vedevamo: ma l'hai letta quella intervista agghiacciante dell'altro giorno? " ma di cosa parli?" .... eccola qui
niente di personale nei confronti di questa signora che non conosco
ma la scelta la dice lunga sul senso di responsabilità, la serietà ed il reale interesse verso il territorio e sopratutto i Cittadini di questa giunta
Credo si impongano lunghe riflessioni

domenica 12 giugno 2011

La giunta Altran e la fine di un sogno


E' finita. Io non so dire che cosa mi aspettassi da queste elezioni comunali. Se mi aspettassi veramente che il Partito Democratico venisse messo da parte da una formazione di sinistra, se mi aspettassi che un deux ex machina venissa a ribaltare la situazione, oppure che per miracolo il partito Democratico Cittadino rinsavisse, e che rimettesse a posto le cose diventando una formazione di centrosinistra. Se infine mi aspettassi che Silvia Altran , dopo il ballotaggio e quindi la propria elezione, rivelasse doti insospettate, assi nella manica, che si rivelasse diversa da come appariva e spazzasse via intrallazzi e pastette , e quindi prendesse nelle sue mani l'entourage per dare vita ad una Amministrazione nuova e credibile…. Dormire sognare, nulla piu' . La realtà puo' essere riassunta in una delle frasi piu' famose del personaggio di Antonio Albanese Cetto la Qualunque: i have no dream.
E' stato entusiasmante correre con SEL, vivere l'avventura di un gruppo nuovo, nel quale non esistevano certezze ne ipoteche sul futuro ma solo la voglia di fare qualcosa di nuovo. Vedere tante persone ritrovare una ingenuità perduta e rincorrere insieme un sogno… ora è arrivato il risveglio.
Tutto ricalca uno schema designato e già visto: il terzo governo Pizzolitto, con la distribuzione delle poltrone che era già storia nel momento in cui le urne si sono chiuse con la vittoria di Altran. Tutti i vecchi schemi si ripetono, ed il mandato di Altran comincia nel peggiore dei modi, come la continuazione della vecchia amministrazione senza soluzione di continuità. E cosi' continueranno le cementificazioni e le assurde deliranti fantasie sul traffico di Schiavo, fautore peraltro della TAV , che darà il colpo di grazia a questa nostra povera MOnfalcone, dopo dieci anni di picconate e distruzioni volute da un Sindaco che non ha mai amato ne capito questa Città, e ne ha fatto laboratorio delle sue sperimentazioni megalomani e oniriche. Continuerà la emarginazione della cultura locale in favore di cose astratte riservata ad una ristretta elìte, si continuerà a privilegiare le cose che danno lustro ad una ristretta elite di intellettuali, ed i problemi veri della città verranno ancora lasciati ad incancrenire. Continua il ballo sulla tolda del Titanic, l'orchestra suona la stessa musica mentre la nave affonda. IL messaggio che gli elettori hanno mandato evidentemente rimane inascoltato. Ed era un messaggio forte: a mio avviso, al primo turno circa il 24% degli elettori hanno votato a sinistra evitando di votare Altran . Se pensiamo infatti che il 16 % preso dalla lista civica di Blasig è svanito come neve al sole al ballottaggio quando Blasig si è apparentato a destra, è lecito presumere che questi voti siano partiti da sinistra, e del resto Blasig, Gigi il Rosso non era forse un tempo socialista? Aggiungiamo a questi il 5 % di Sel e il 3-4% preso insieme dalle altre due liste, e si raggiunge un risultato che dovrebbe fare ragionare il PD sull'effettivo consenso che riscuote tra gli elettori, e sull'effettivo gradimento che il governo Pizzolito ha riscosso sul modo nel quale ha governato la Città, pur in presenza di un elettorate tendenzialmente di sinistra. Ma questa formazione di giunta ci dice invece che questo partito non ha nemmeno tentato di scrostarsi dalle logiche di potere e dal proprio poltronismo vetero democristiano e che continua con il concetto berlusconiano (il berlusconismo non è appannaggio solo della destra) di potere secondo il quale chi è eletto comanda ( non amministra, comanda!) interpretando il mandato degli elettori come una licenza illimitata ed acritica di fare e disfare a piacimento . Anche a Monfalcone , come nel resto d'Italia, il PD cerca di restare in sella a tutti i costi senza rinnovarsi e senza cambiare, formando alleanze sempre piu' estese, che poi rendono difficile l'equilibrio di governo, rimanendo aggrappato ai vecchi meccanismi della spartizione e della attribuzione delle cariche per appartenenza e non per competenza. Non è riuscito a percepire il vento del rinnovamento che pervade il nostro Paese. In questo modo sta dimostrando di non poter essere l'alternativa politica e culturale valida nei confronti della destra- A questo governo Cittadino, credo che le forze democratiche della Città possano soltanto contrapporre la serietà di una opposizione ferma e senza compromessi, costruttiva senza piaggerie, solida e determinata, e che si preoccupi di tenere informata la cittadinanza in modo puntuale e completo di quello che questo governo cittadino  produrrà , filtrando e depurando  le manipolazioni mediatiche alle quali purtroppo siamo abituati, in modo da produrre una migliore coscienza politica collettiva . e continuando ad inseguire un sogno…i have a dream

domenica 5 giugno 2011

I REFERENDUM DEL 12 E 13 GIUGNO GRANDE OCCASIONE PER IL PARTITO DI MAGGIORANZA

...Ovvero il partito di coloro i quali hanno smesso di votare, quel 35 % circa di italiani che hanno smesso di recarsi alle urne perchè schifati dalla politica. Oggi Scalfari su Repubblica scrive :"Se i referendum del 12 giugno raggiungeranno il “quorum” saranno nell’ipotesi minima 25 milioni e mezzo di elettori a deporre la loro scheda nelle urne. Si esprimerà cioè il popolo sovrano direttamente, senza dover passare per il filtro dei partiti e delle liste. Il popolo sovrano e il cittadino diretto portatore della sovranità diffusa esprimeranno la loro volontà anzitutto con la partecipazione e poi nel merito con un “sì” o con un “no”.. Quale è il significato di questo? il significato è che tutti i Cittadini possono andare alle urne, e decidere del proprio destino senza condizionamenti politici. Coloro i quali sono favorevoli ai quesiti ma anche coloro i quali sono contrari e desiderano votare "NO" perchè andando a votare escono dalla invisibilità e possono dire a questa classe politica "noi Cittadini ci siamo e possiamo gestire questo Paese anche senza di voi.
Il significato di recarsi alle urne per questa occasione di "gestione diretta" della cosa pubblica è enorme. Se tutti i Cittadini che di solito non votano, si recassero alle urne , qualunque voto esprimessero, sarebbe un segnale senza precedenti per questa classe politica degradata.
Coloro i quali invece non si recheranno alle urne, consegneranno una volta di piu' il proprio destino al primo che passa, e perderanno  per sempre il diritto di lamentarsi