lunedì 26 agosto 2019

Il Governo della marmellata

Ora che il Governo è caduto, spiattellandosi come un barattolo di marmellata sul pavimento della cucina, tutto intorno c'è una grande agitazione, (per continuare nella nostra metafora,) come se intorno a questa marmellata ci fosse un brulicare di api, vespe, mosche ed altri insetti. Tutti attratti dal dolce, ovvero dalle opportunità che sembrano essersi aperte. 
Meloni, (Fratelli d'Italia) continua ad invocare nuove elezioni alle quali presentarsi come "centrodestra unito".Traduzione: siccome la Lega che ha causato tutto questo pasticcio almeno sulla carta dovrebbe avere un potenziale di voti  alto ma non sufficiente per governare da sola, (l'illusione del 40% alle europee) la proposta è quella di creare una coalizione con la quale presentarsi alle elezioni nella quale la Lega si agganci a qualche altro Partito di centrodestra (per esempio Fratelli d'Italia) con il quale sperare di raggiungere la possibilità di governare senza alleanze. Sarebbe un bel colpo per al Meloni con il suo 4,3 % (6,5 se speriamo nella illusione delle europee) riuscire ad andare al Governo. Un calcolo niente male: la Lega ci mette i voti, lei ci metterebbe l'illusione di qualcosa di nuovo visto le difficoltà che oggi potrebbe  incontrare un Salvini con i suoi elettori. Un po come una Società in accomandita, con la Lega che mette il capitale (voti) e Meloni che dirige la baracca
Poi c'è B , anche lui disposto ad offrire il suo braccio per un Governo di Centrodestra, magari anche senza elezioni ( ma non ci sono i numeri)  oppure con nuove elezioni sicuramente con una strizzatina d'occhi a Salvini che , almeno teoricamente, sarebbe il detentore del grisbi'. Di fatto B non sembra molto convinto, fiuta l'affare ma non sa bene come acchiapparlo
Poi naturalmente ci sono i PD, il plurale è d'obbligo, uno è il PD di Zingaretti che avrebbe voluto un eventuale Governo con M5S senza Conte, in modo da poter mettere i 5 stelle in secondo piano. Ancora una volta come una Società in accomandita semplice con  5 stelle ci mettono il capitale, (sempre loro) Zingaretti amministra e decide. L'altro è il PD secondo  Matteo (Renzi)  che non è segretario, teoricamente non è nulla ma in pratica controlla i gruppi in Parlamento e quindi , di fatto, decide. E lui il Governo PD-5 stelle lo vorrebbe (ora) perchè? calcolo politico: in questo Governo lui non ci sarebbe, non perchè l'ha promesso ma perchè non gli conviene visto che  questo eventuale Governo nasce male e difficilmente potrà fare qualcosa di sostanzioso. Pero' ha il pregio di salvare  il Paese dalle elezioni, dove il centrodestra potrebbe veramente vincere,  e di questo gli verrebbe il merito. Infatti Renzi, auspicando questo Governo offre i voti che non ha (perchè ce li hanno i 5 stelle)  ed il PD che teoricamente non guida con un intento prodigo e generoso. Fa il c---- con il c---- degli altri insomma. Molto generoso come gli scrocconi dei film di Toto' , offre tutto quello che non ha per apparire buono e generoso, contando poi di raccogliere i frutti dei questa nobiltà d'animo alle prossime elezioni.
Non so se ho dimenticato qualcuno ma in questo mercato della vacche tutti sembrano cercare il proprio tornaconto, tutti doverosamente dichiarando di parlare in nome degli italiani ai quali fanno dire di tutto de il contrario di tutto, ma in realtà senza che nessuno si adoperi per il bene del Paese. La caduta di questo Governo ha sparso sul pavimento la marmellata e tutti cercano di appropriarsene , ronzando senza posa ma senza esprimere nulla di concreto che vada nella direzione di dare stabilità all'Italia. In tutto questo, io spezzo una lancia a favore dei M5S , che si sono trovati a dover già dal 4 marzo mendicare un alleato, e l'hanno fatto pur di governare. L'alleato era instabile ed imprevedibile , ma loro ci hanno provato lo stesso inventando il "contratto di Governo" cosa che tutti hanno deriso e sputtanato ma che in realtà non solo è stato un modo intelligente per  tentare di mettere insieme formazioni cosi' diverse, forse l'unico, ma anche una invenzione che non mi stupirebbe venisse adottata anche in futuro.
Durante questo turbolento periodo il M5S nonostante le intemperanze di Salvini  e le bordate delle opposizioni ha portato avanti il suo programma, ha incassato il crollo del Governo ed adesso sta tentando di ricucire senza perdere la dignità E' ovvio che i 5 stelle non possono accettare niente di meno che un nuovo Governo Conte , quale che sia il partner che verrà, perchè non puo' veramente accettare un ruolo subalterno da accomandante in questa Sas. Puo' soltanto siglare un altro contratto di Governo con chi vorrà prestarsi o altrimenti rassegnarsi ad andare al voto
Non so quanto senso ha , oggi, fare questi ragionamenti , perchè ormai ben poco si puo' fare se non stare alla finestra ed aspettare gli eventi. Pero' una cosa va detta: questo agitarsi intorno al barattolo della marmellata rotto sul pavimento, ci dice molto su l carattere e sulle vere intenzioni degli insetti che ci ronzano intorno cercando esclusivamente il dolce di un buon affare . Per cui quando andremo alle prossime elezioni, cerchiamo di ricordarci chi si è comportato da opportunista e chi si è comportato da statista . Ecco


sabato 1 giugno 2019

VAE VICTIS

La caduta dei 5 stelle , quasi  fosse stata una gag comica  di Stanlio e Ollio che si ribaltano dalle scale, sembra avere provocato grande allegria, ed anche una certa dose di sollievo, specie nel PD ma non solo

Borbottiii soddisfatti, sospiri di sollievo, calcoli sul nuovo assetto che si verrebbe a creare se nuove elezioni venissero indette  in questo momento,  in particolare da parte dei partiti minori della destra , ed immediatamente, (questione proprio di poche ore,)  assisi comodamente e rilassati sulle poltrone dei talk show i dirigenti PD cominciano ringalluzziti  a snocciolare le loro ricette "per il bene dell'Italia e degli italiani" , a  pontificare su quello che si potrebbe/dovrebbe fare "per il Paese" , per citare Travaglio, quasi che non avessero governato per anni prima di questo Governo.

I telegiornali già dal giorno dopo lo spoglio delle schede hanno cominciato a parlare della ripresa dei cantieri della TAV e insomma sembrano tutti felici di avere spazzata via questa marmaglia di dilettanti allo sbaraglio, questi sognatori, questi fastidiosi illusi, e di poter ritornare allo status quo.

La debacle del MOvimento Cinque stelle insomma è stata accolta come una grande festa da molte parti perchè evidentemente il M5S rappresenta, o forse ormai rappresentava, una spina nel fianco per un sistema uguale a se stesso da decenni.

Certamente il  M5S ha pagato a carissimo prezzo la alleanza con la Lega, dalla quale è stato strangolato, vedendo passare sotto silenzio i propri meriti ed il buon lavoro prodotto, sovrastati dalla roboante propaganda di Salvini, per arrivare al grosso errore di non concedere il luogo a procedere contro l'alleato per il caso Diciotti.

Su quest'ultimo caso ben poco c'è da dire. Evidentemente Di Maio ha temuto che se non avesse consentito di evitare all'alleato Salvini questo processo, il Governo sarebbe caduto e sarebbe terminata percio' la prima, e forse unica esperienza al Governo del Movimento, prima di poter lasciare un segno tangibile del proprio passaggio . Una esitazione consumata in pochi giorni , per una scelta alla fine  sbagliata. Certo, con il senno di poi , è ragionevole pensare che ove Di Maio avesse deciso di concedere il nulla osta a procedere contro Salvini, ed in ragione di cio' il Governo fosse caduto, i giudizi nei suoi riguardi sarebbero stati ugualmente negativi. Ma tant'è, cosa fatta capo ha.

Cosi' gli elettori non hanno perdonato, e stanno abbandonando l'unico  movimento veramente alternativo comparso sul panorama italiano negli ultimi decenni. Come sempre in questi casi, gli elettori che magari hanno dato fiducia ad un soggetto nuovo, ne sorvegliano sospettosamente  le mosse  aspettando il  primo errore per poi precipitarsi subito a staccare la spina, e tornare a rifugiarsi nella rassicurante consuetudine dei partiti piu' classici, che sono peggiori  e ne hanno combinate negli anni  di tutti i colori ma che hanno il pregio di avere dei difetti noti, fanno parte del panorama e quindi va bene cosi'. La parola d'ordine è che è meglio un male noto che rischiare di dare fiducia al nuovo - quando non  ritornano direttamente all'astensionismo.

Guai ai vinti dunque, che vedranno distrutti i propri sforzi da chi vuole cambiare tutto per non cambiare nulla. Vae Victis come disse Brenno. Vinti certamente i 5 Stelle, scesi al 17% e che in una tornata elettorale oggi tornerebbero all'opposizione e magari sullo sfondo, Ma vinti anche tutti coloro che avrebbero voluto una alternativa al pastone post democristiano servito dal PD oppure alla destra che rappresenta il resto del panorama. Vinto chi ci aveva creduto, chi ci aveva sperato. Chi aveva pensato che ci potesse essere una alternativa a questo sistema chiuso, dove cane non mangia cane, dove tutti in qualche modo si accordano, dove ce n'è sempre abbastanza per tutti basta mettersi d'accordo. Vinta la prospettiva, vinta la speranza, le ceneri dei 5 stelle non sono ancora fredde e già tutti tornano a sedersi sulle antiche poltrone, a spartirsi le prebende e le cadreghette, si riaccomodano nell'ansia di riprendere da dove si erano interrotti i giochi, con il sorrisetto soddisfatto di chi sa che il banco vince sempre e non c'è posto per i sognatori
vae victis, sognatori.....



lunedì 14 gennaio 2019

L'ANALISI COSTI/ BENEFICI DELLA TAV E LE MADAMINE

Una delle cose che i vari Governi che si sono succeduti hanno accuratamente evitato di fare in questi trent'anni  o piu' di TAV è stata una analisi costi/benefici delle opere da realizzare  

Ed il perché è evidente : non esistono ragioni serie per fare alcuni tratti della TAV, quelli che non a caso sono oggetti di polemiche, scontri , proteste vigorose. Prima tra tutti la tratta Torino Lione, che prevede un devastante traforo che sboccherebbe sulla Val di Susa, ma poi per esempio anche la tratta Ronchi dei Legionari-Trieste che prevederebbe lo sventramento di trenta chilometri di Carso. 

Le ragioni serie, per capirsi , sarebbero sensate prospettive di crescita, esigenze di traffico, obiettivi commerciali o industriali da raggiungere, mercati che si aprirebbero solo se i treni potessero avere certe caratteristiche, iniziative che si potrebbero realizzare solo se queste opere venissero realizzate. Se ci fossero insomma benefici,  se non certi perlomeno seriamente ipotizzabili, che giustificassero gli immensi costi di queste opere.

 I vari Governi che si sono succeduti, (tutti perché  la TAV è un business talmente succulento che fa gola a tutti), hanno evitato accuratamente di fare una analisi costi/benefici perché sarebbe stato per loro disastroso,  non avrebbero avuto scuse e avrebbero dovuto immediatamente chiudere baracca e burattini. Tutte le motivazioni che sono state prodotte negli anni erano demagogiche; come per esempio " perché e meglio, perché è importante, perché ce lo chiede l'Europa tutta una serie di balle. E' del tutto ovvio che se avessero potuto produrre un analisi costi/benefici che sostenesse l'opera, avrebbero zittito d'un colpo tutte le opposizioni e i movimenti di protesta.Ma non potevano, evidentemente, spararla cosi grossa 

E' PER QUESTO CHE SOSTENGO  CHE CHI DICHIARA DI VOLER FARE LA TAV ANCHE CONTRO L'ANALISI COSTI/BENEFICI , E' INTERESSATO AI COSTI, INTESI COME MOVIMENTI DI DENARO DAI QUALI ATTINGERE, E NON AI BENEFICI

Ora che l'analisi costi/benefici è stata fatta, prima ancora di conoscerla a fondo, le lobby che hanno interesse continuare in questo folle sperpero di denaro (come il Ponte sullo stretto di Messina ed altre cattedrali nel deserto) tentano le carte piu' disperate, inscenando anche manifestazioni pro-Tav nelle quali si tenta di far credere che "il popolo lo vuole" . E' piu' che certo che , fomentate evidentemente da una certa parte imprenditoriale (le madamine non sono certo donne del popolino) i, molte persone senza un lavoro possano essere indotte a manifestare, anche se quello che chiedono in realtà non è la realizzazione di un opera della quale non usufruiranno mai, quanto di un posto di lavoro purchessia. 

Poi c'è stato anche qualche solone che ha sparato quella che " se avessero fatto l'analisi costi /benefici i Romani non avrebbero costruito le strade consolari, balla galattica perchè i romani in realtà una rudimentale analisi costi benefici l'hanno fatta: le strade consolari erano la loro arma da guerra per conquistare il mondo, sulle strade i loro eserciti avevano una mobilità che gli altri si sognavano ed in questo modo  loro il mondo l'hanno conquistato e scusate se è poco. 

Allora, a tutti quelli che sparlano di analisi costi /benefici vogliamo fare un esempio? ci rendiamo conto che tutti noi facciamo continuamente una analisi dei costi benefici? quando compriamo una automobile, una casa, ma anche un vestito non rapportiamo forse il nostro acquisto alle nostre possibilità economiche ed alla utilità che potrà avere? a moltissime donne piacerebbe comperare le borse di Prada, ma spendere 3500 euro per una borsa da parte di una persona che ne guadagna 1200 al mese e ci deve vivere sarebbe una sciocca follia e la maggior parte dell persone non lo fa. A moltissimi piacerebbe guidare una Ferrari, ma se la automobile costa come 5 o 6 appartamenti, per una famiglia che fatica una vita intera per comperarne uno, con il mutuo,  magari non è il caso e ripiega su un auto di prezzo abbordabile che faccia il suo onesto mestiere  pagabile con rate conciliabili con la vita quotidiana. L'imprenditore che costruisca una palazzina, prima di cominciare i lavori calcola i costi , del terreno, dei muratori, degli ingegneri, delle tasse eccetera, calcola quanti appartamenti si possono realizzare e qual'è il prezzo di mercato in quella zona al quale puo' sperare di venderli (cioè gli ipotizzabili benefici) e poi decide se imbarcarsi nella avventura. I nostri politici invece sono interessati solo ai costi, che muovono immense quantità di denaro, che peraltro  in gran parte non abbiamo, perchè tra appalti, finanziamenti, contributi qualcosa scappa per tutti , e solo di progettazioni , prospezioni , calcoli  e consulenze (eh, si, le consulenze....) si sono spesi centinaia di milioni se non miliardi di euro.

A quelli che tacciano i NO TAV di essere contro il progresso, è facile rispondere che il progresso non si costruisce buttando miliardi di euro in opere inutili, ma creando qualcosa di utile. A loro ma anche a coloro i quali parlano di posti di lavoro, è facile rispondere che i posti di lavoro si possono creare anche riparando i ponti pericolanti, le autostrade obsolete, potenziando e facendo manutenzione alla rete ferroviaria esistente. Magari anche costruendo l'Alta Velocità, ma solo dove è conveniente e dove ha un senso. Dove ai costi , appunto seguono i benefici.

La pantomima delle madamine, delle dimostrazioni si tav sono evidenti strumentalizzazione di una certa classe imprenditoriale che non si rassegna a perdere questa grassa mucca da mungere, e che riesce a indurre qualcuno a manifestare con il miraggio di un posto di lavoro ma questo per l'Italia non è il futuro bensi' un baratro di debiti. 

Chele madamine , tanto , non pagheranno. Li pagheremo noi.Anche quelli (molti meno di quanto sparano gli "organizzatori" ma qualcuno in piazza c'era) che si attaccano disperatamente a un cartello con scritto "Si Tav" sperando che qualche imprenditore li noti e gli dia un lavoro....con il quale pagare i debiti....si anche quelli della TAv.....