lunedì 21 novembre 2022

IL NUCLEARE AL BAR DELLO SPORT

     Con l'avvento della destra al potere, ritorna con vigore la voglia di nucleare in Italia. Una voglia in realtà mai sopita , ma che ora trova circostanze maggiormente favorevoli. La principale ovviamente è la scusa della crisi energetica conseguente alla guerra in Ucraina, che vien opportunamente alimentata dal populismo e della demagogia delle quali le formazioni politiche ora al Governo  si nutrono, e che peraltro le hanno portate al potere. E che recitano la fiaba che , dal momento che il gas scarseggia (in realtà le riserve italiane sono cosi' cospicue  che lo stiamo rivendendo) è necessario trovare fonti energetiche "alternative" e che una di quest "alternative" sarebbe il nucleare. 

    Ora, prima ancora di elencare i motivi per i quali il nucleare è la peggiore scelta  possibile, anzi NON è una scelta, cerchiamo di fare un ragionamento pragmatico. Un Paese non puo' (almeno non dovrebbe) fare la sue scelte strategiche sulla base dell'isteria del momento, perchè una scelta come questa richiede anni per essere realizzata , Una centrale nucelare, dalla progettazione alla entrata in funzione richiede tra i 15 ed i 20 anni, ed anche se probabilmente gli industriali che stanno spingendo per questo business parleranno di nuove tecnologie capaci di relizzare le centrali con tempistiche minori , sino ad oggi nessuna centrale nucleare è entrata in funzione prima dei quindici anni della sua progettazione. Percio' quando il Governo blatera di nucleare come di una risposta alla crisi attuale, sono solo chiacchiere da bar dello sport, nel quale tra un bicchiere e l'altro si fanno e si disfano crisi mondiali, pensando di poter creare soluzioni semplici a problemi complessi. Dovrebbe essere chiaro per tutti che questa NON sarebbe una soluzione al problema contingente, e che chi pensa che la scelta nucleare porterebbe ad una diminuzione delle bollette è un illuso (da bar dello sport)

    Ovviamente, questo Governo potrebbe decidere di percorrere questa strada scellerata, trascurando la volontà degli Italiana espressa in un referendum 35 anni fa che aveva portato alla chiusura delle poche centrali atomiche italiane ( ma da un governo di destra potremmo tutto sommato anche aspettarcelo - tra l'altro le scorie nucleari di queste centrali dismesse non hanno ancora una sistemazione definitiva e risultano stoccate "provvisorimente" in siti inadatti e ad altissimo rischio di contaminazione dell'ambiente.)  Ma dovrebbe essere una scelta strategica di lungo, lunghissimo periodo, ed una scelta a questo punto definitiva sul futuro energetico del Paese, ed ovviamente anche sulla salute dei suoi cittadini, non puo' essere venduta come una risposta ad un soluzione contingente, perchè non è cosi'

    E' del tutto ovvio ed intuibile che la spinta principale in questa direzione viene dal mondo dell'industria del nucleare, perchè il nucleare è un grandissimo business.... Per chi costruisce le centrali ovviamente. Non per chi poi deve pagarne il prezzo, e stiamo parlando anche e sopratutto dei costi per lo stoccaggio e la gestione delle scorie. A parte i disastri come Fukushima, nel quale per la gestione dei reattori collassati e solo di quelli non dei danni collaterali , si ipotizza un costi di 1200 miliarid di dollari, abbiamo appreso dalla trasmissione Presa Diretta del 11.09.2022 che la Germania per la gestione delle scorie nucleari della sue centrali chiuse ormai da 18 anni prevede di spendere intorno ai 100 miliardi di euro, e senza avere soluzioni veramente certe

    Quindi costi in denaro e salute. Chi parla della sicurezza delle centrali piu' moderne, dimentica che se la sicurezza nella gestione delle centrali è affidata ai tecnici (e comunque non dimentichiamno che siamo nel Paese dell'Ilva di taranto, del ponte Morandi eccentera) la gestione delle scorie e di tutto quanto non fa piu' abbastanza business è affidata di fatto i politici , per il motivo che devono destinare ingenti risorse ad un qualcosa che non li fa brillare in campagna elettorale e qui è meglio fermarsi.

    Esistono delle risorse energetiche veramente alternative, che diversi europei stanno percorrendo , e tra questi spicca il Portogallo, che sono il vento, con le pale eoliche in particolare quelle offshore, i parchi fotovoltaici , ma l'energia si puo' trarre anche dal moto ondoso del mare , dalle maree, esistono le centrali a solare termodinamico progettate nientemeno che dal premio nobel Carlo Rubbia ( che è stato in pratica cacciato dall'Italia ed è andato a realizzarle in Cina, Egitto. Spagna ecc) basterebbe volerlo

    Un parco eolico per la sua realizzazione a partire della progettazione richiede tempi che sono meno della metà di una centrale nucleare , con costi che ne sono una frazione, un parco fotovoltaico richiede meno di un anno

    Ma evidentemente non  fanno abbastanza business per qualcuno.

    E quindi, con ogni probabilità dovremo soccombere al nucleare.

    Naturalmente non parlo per coloro i quali hanno convintamente votato questo Governo perchè ne condividono le idee ed i valori. Loro saranno felicissimi di avere una centrale atomica sulla porta di casa (stanno pensando di farne un qui a Monfalcone) o anche, perchè no, un deposito di scorie radioattive. O no?