tag:blogger.com,1999:blog-7475534472375015882024-03-13T01:45:31.138-07:00Massimo BulliMassimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.comBlogger132125tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-41876258140791961652024-02-06T02:36:00.000-08:002024-02-06T02:36:08.465-08:00La città italiana dove le tensioni si accendono per i lavoratori immigrati-traduzione articolo Financial Times di Amy Kazmin <p> <span style="white-space: normal;"><span style="white-space: pre;"> </span><span style="font-family: arial;">La città italiana dove le tensioni si accendono per i lavoratori immigrati</span></span></p><p><span style="font-family: arial;">Mentre la popolazione diminuisce, l'Italia si confronta con la crescente diversità culturale che deriva dalla dipendenza dalla manodopera straniera.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Rejaul Haq, Abdul Majid Kinani e Bou Konate sono i leader dei due centri della comunità islamica di Monfalcone, nei quali è stato vietato di tenere preghiere</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Nel vasto cantiere navale di Fincantieri nel porto adriatico di Monfalcone, circa 1.700 italiani lavorano insieme a 6.800 operai stranieri qualificati per costruire tre enormi navi da crociera per compagnie di viaggio internazionali.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Ma per il popolare sindaco di estrema destra della città italiana, Anna Maria Cisint, la convivenza con la manodopera straniera del gigante della cantieristica e con le loro famiglie - prevalentemente musulmane del Bangladesh - è piuttosto difficile.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Cisint, che è stata rieletta nel 2022 con l'appoggio di Fratelli d'Italia del premier Giorgia Meloni e della Lega di Matteo Salvini, si lamenta da tempo dei bangladesi, dei nordafricani e degli altri stranieri che oggi rappresentano complessivamente oltre il 30% della popolazione di Monfalcone.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Le tensioni tra il sindaco e i residenti musulmani sono arrivate al culmine l'anno scorso, quando il Comune ha vietato le preghiere presso il centro islamico locale, dove i lavoratori migranti e le loro famiglie si riuniscono e praticano il culto pacificamente da due decenni, e presso i suoi locali satellite in affitto.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Il 23 dicembre, sei settimane dopo l'ordinanza di divieto, circa 8.000 persone hanno marciato per protestare contro quello che considerano un tentativo di privare i musulmani di un diritto costituzionale italiano fondamentale: il diritto di pregare liberamente.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">"Ci portano qui e ci fanno costruire belle navi dove la gente può andare in vacanza", dice Sani Kamrul Hasan Bhuiyan, 33 anni, emigrato dal Bangladesh all'età di 16 anni per raggiungere il padre, operaio in un cantiere navale. "Ma quando devono riconoscere i tuoi diritti, vogliono che tu sia uno schiavo".</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">I leader del centro stanno ora impugnando il divieto in tribunale e una prima sentenza è attesa per il 7 febbraio.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Cisint sostiene che il divieto di preghiera è una semplice questione di zonizzazione, sottolineando che il centro islamico, situato al piano terra di un condominio del centro, occupa uno spazio destinato ad attività culturali - non al culto religioso.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">"Il piano urbanistico dice che non ci possono essere luoghi di culto", ha dichiarato al FT. "Non ho chiesto loro di non pregare. Non oserei mai... Sto solo dicendo loro che devono rispettare le regole".</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Ma i leader delle comunità musulmane ritengono che la restrizione alla loro fede rifletta l'ostilità di Cisint nei confronti della loro presenza in città e le sue speranze di candidarsi al prossimo Parlamento europeo per la Lega di estrema destra, fomentando il sentimento anti-musulmano e anti-migranti per aumentare il suo profilo.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">A dicembre, in occasione di un raduno del gruppo europeo di estrema destra Identità e Democrazia (ID) - i cui membri includono la Lega, l'AfD tedesco e il Rassemblement National di Marine Le Pen - la Cisint ha affermato che i lavoratori musulmani in Italia praticano "l'Islam più fondamentalista" e rappresentano "un enorme pericolo per le nostre città, i nostri territori, la nostra cultura e la nostra libertà".</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Ma i residenti musulmani di Monfalcone ritengono che siano i loro diritti fondamentali - di praticare il culto e di insegnare ai loro figli i principi della loro fede - a essere sotto attacco.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Le tensioni tra Anna Maria Cisint, sindaco di Monfalcone, e i residenti musulmani sono arrivate al culmine lo scorso anno, quando la città ha vietato le preghiere nel centro islamico</span></p><p><span style="font-family: arial;">"Da 20 anni facciamo le preghiere [lì]. Tutto va bene, nessun problema. All'improvviso arriva qualcuno e dice 'non va bene'", dice Abdul Majid Kinani, 54 anni, un migrante marocchino che si occupa del bestiame in un caseificio locale e guida la preghiera nel centro islamico."Sta usando questa comunità per scopi politici e interessi politici", dice.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Il conflitto che sta sconvolgendo Monfalcone è foriero di tensioni in aumento in tutta Italia, mentre il Paese si confronta con la crescente diversità etnica e culturale che è una conseguenza naturale della sua crescente dipendenza dai lavoratori stranieri.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">"L'Italia ha ancora una sfida nel rendersi conto che è un Paese di immigrazione - è un Paese di successo e quindi ci sono più immigrati che emigranti", dice il demografo e sociologo Francesco Billari, rettore dell'Università Bocconi di Milano. </span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Sebbene il governo di destra della Meloni sia preoccupato di reprimere gli immigrati clandestini, deve anche affrontare le crescenti pressioni da parte delle imprese e dell'industria italiane per consentire a un maggior numero di lavoratori extracomunitari di entrare legalmente nel Paese e di occupare i posti di lavoro vacanti che l'Italia, invecchiata e in crisi, ha a disposizione. che la forza lavoro italiana, che invecchia e si riduce, non è in grado di gestire.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">A Monfalcone, Thomas Casotto, segretario provinciale della CGIL, uno dei maggiori sindacati italiani, afferma che il cantiere navale di Fincantieri farebbe fatica a operare senza manodopera straniera.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">"Non troveremmo altri lavoratori, semplicemente non faremmo navi", afferma Casotto. "A causa dei bassi tassi di natalità, ci mancano braccia e mani per lavorare, non solo in Fincantieri, ma anche nell'agricoltura o nell'assistenza agli anziani".</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Ma Billari sostiene che l'Italia si è finora preparata poco per integrare i nuovi arrivati nella società al di là dei cancelli delle fabbriche e delle aziende agricole, anche se fino al 15% dei bambini nati in Italia ogni anno ha due genitori stranieri.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">"L'Italia non ha bisogno solo di lavoratori. Abbiamo bisogno di lavoratori con le loro famiglie, di lavoratori con i loro figli, di persone che diventino italiane e che costituiscano la prossima generazione", afferma.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">I sondaggi indicano che gli italiani sono profondamente preoccupati per la maggiore presenza di persone straniere, soprattutto extraeuropee, nelle loro comunità. I musulmani, che i politici di estrema destra come il Cisint spesso demonizzano come una minaccia allo stile di vita italiano, sono visti con particolare sospetto.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">"C'è questo pregiudizio secondo cui i musulmani, o gli immigrati in generale, sono buoni solo se fanno i lavori che gli italiani non fanno più - e poi dovrebbero sparire", dice Yahya Giovanni Zanolo, musulmano convertito di origine italiana e rappresentante regionale della Comunità religiosa islamica d'Italia, con sede a Milano.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">"[I lavoratori stranieri] dovrebbero andare a lavorare [per] 10-12 ore al giorno, tornare nelle case e restarci", aggiunge Zanolo, che lavora nell'industria energetica. "Se devono pregare, allora sono terroristi".</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Zanolo è anche preoccupato da quella che considera la percezione diffusa tra gli italiani che tutti i musulmani siano stranieri. "Viviamo in una società che sta cambiando molto velocemente. C'è una nuova generazione di musulmani nati in Italia, che hanno 25 o 30 anni, sono nati da genitori immigrati e si sentono italiani al 100%", sostiene.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">"Se i politici vogliono davvero avere una società migliore, allora attaccare solo una parte di essa non può portare a nulla di buono", aggiunge. "La comunità islamica deve avere la sua dignità e i suoi luoghi di culto".</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">È difficile avere un quadro preciso del cambiamento demografico dell'Italia. L'agenzia statistica nazionale italiana, l'Istat, non conserva dati sull'identità o l'affiliazione religiosa della popolazione, né sull'identità etnica o razziale dei cittadini, perché questi dettagli sono considerati troppo sensibili.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Ma nel 2021, la popolazione italiana di 59 milioni di persone comprendeva 5 milioni di cittadini stranieri - compresi i bambini nati in Italia da genitori non cittadini - e 1,4 milioni di naturalizzati italiani, 323.000 dei quali sono nati in Italia e hanno acquisito la cittadinanza dopo aver compiuto 18 anni, secondo l'Istat.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Le associazioni musulmane nazionali stimano che in Italia vivano 2 milioni di musulmani - tra cui circa un terzo dei residenti stranieri - mentre il Pew Research Centre, con sede negli Stati Uniti, stima che la comunità musulmana italiana nel 2020 sarà di circa 2,9 milioni di persone, pari a quasi il 5% del totale.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Nonostante ciò, l'Italia ha attualmente solo cinque moschee visibili, con un altro centinaio di siti approvati per le preghiere musulmane. Le iniziative comunitarie per la costruzione di nuove moschee hanno incontrato una forte resistenza da parte delle autorità locali, che le definiscono potenziali focolai di estremismo.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">La provincia di Pisa, ad esempio, è un polo dell'industria toscana del cuoio, che impiega numerosi lavoratori provenienti dal Senegal, e il 12,5% della sua popolazione è costituito da stranieri o da italiani naturalizzati di recente. Eppure l'Associazione culturale islamica di Pisa ha dovuto lottare per oltre un decennio, anche in tribunale, prima di ottenere nel 2021 il permesso di costruire una moschea su un terreno alla periferia della città acquistato nel 2013.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Nella città settentrionale di Cantù, dove lavoratori qualificati provenienti dal Marocco e dalla Tunisia mantengono in vita l'industria del mobile, l'associazione musulmana locale è stata coinvolta in una lunga e aspra battaglia politica e legale per ottenere l'autorizzazione ufficiale a utilizzare un vecchio magazzino come luogo di culto.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">La piazza principale di Monfalcone. I leader della comunità musulmana sostengono che la città non fornisce alcun sostegno ai nuovi arrivati per aiutarli a imparare la lingua o ad ambientarsi </span></p><p><span style="font-family: arial;">I musulmani di tutta Italia, molti dei quali praticano il loro culto in ambienti di fortuna o in case in affitto, guardano con allarme al divieto di Monfalcone, temendo che crei un precedente e incoraggi le autorità locali a reprimere i loro precari luoghi di culto.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">"C'è il rischio di emulazione, che anche altri sindaci possano iniziare una sorta di persecuzione", afferma Yassine Lafram, presidente dell'Unione delle Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia (UCOII). "Questo tipo di approccio non aiuta l'integrazione ma fa il contrario: rischia di creare piccoli conflitti sociali tra le persone".</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">A lungo termine, Billari dell'Università Bocconi avverte che la mancata accettazione dei musulmani come parte della società potrebbe ritorcersi contro, portando al tipo di tensioni sociali viste in Francia, dove i cittadini di origine nordafricana si sentono alienati.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">"Il grande rischio per questo Paese è di avere una generazione di molti giovani che crescono in Italia sentendosi non italiani, sentendosi esclusi. Non ne saranno felici", afferma. Corriamo il rischio che si rivoltino contro il Paese in cui sono cresciuti...". È una potenziale bomba ad orologeria".</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Il divieto di pregare nel centro islamico di Monfalcone e in un secondo locale affittato a pochi isolati di distanza è il culmine di una lunga campagna di Cisint contro Fincantieri e la sua forza lavoro straniera.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Cisint, il cui padre ha lavorato nel cantiere navale decenni fa, si è concentrata sui bangladesi, che rappresentano circa il 25% della forza lavoro.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Si lamenta del fatto che le politiche italiane di ricongiungimento familiare sono troppo liberali e consentono l'arrivo di donne del Bangladesh, con almeno uno dei loro figli, se i loro mariti hanno un lavoro stabile.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Una volta qui, sostiene il sindaco, le donne del Bangladesh indossano i loro abiti tradizionali dell'Asia meridionale, incoraggiano i loro figli a digiunare durante il Ramadan e non riescono a imparare l'italiano o a trovare un lavoro. In risposta, i leader della comunità musulmana sostengono che la città non fornisce alcun sostegno ai nuovi arrivati per aiutarli a imparare la lingua o ad ambientarsi.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">La forza lavoro del cantiere navale di Fincantieri a Monfalcone è composta per il 25% da bangladesi, e i leader sindacali affermano che il cantiere farebbe fatica a operare senza la manodopera straniera"Queste persone vogliono portare il Bangladesh a Monfalcone", dice Cisint, che ha inveito contro le donne del Bangladesh che vanno in spiaggia o in mare completamente vestite e ha anche cercato di reprimere i giovani migranti che giocano a cricket. "Il problema è che le comunità musulmane non hanno interesse a integrarsi".</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">A Monfalcone, don Flavio Zanetti, sacerdote della Cattedrale di Sant'Ambrogio, afferma che molti residenti italiani anziani esprimono "la sensazione di essere ospiti in casa propria".</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Ma non tutti vedono i nuovi arrivi come un male per la città. Roberto Antonelli, presidente dell'associazione locale dei piccoli imprenditori, afferma che gli immigrati stranieri hanno rivitalizzato l'economia della città e hanno sostenuto il mercato immobiliare locale, creando nuovi piccoli negozi e affittando o acquistando appartamenti a vantaggio dei proprietari immobiliari di lunga data.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">In un Paese in cui molte scuole e reparti di maternità stanno chiudendo per mancanza di domanda, dato il crollo del tasso di natalità in Italia, Monfalcone ha visto anche un aumento del numero di nuove nascite, soprattutto grazie alle famiglie di immigrati. "Se non ci fossero gli stranieri, Monfalcone sarebbe un deserto", dice Antonelli.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Tuttavia, la risposta del Cisint alla crescente presenza di figli di lavoratori stranieri nelle scuole dell'infanzia locali - che servono bambini dai 2 ai 5 anni - è stata una spinta a limitare le iscrizioni degli stranieri al 45% del totale, con il risultato che almeno 60 bambini piccoli sono rimasti senza posto nel 2018, quando il limite è stato imposto per la prima volta, secondo quanto riportato dai media locali.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Le prospettive di una risoluzione amichevole delle speranze dei musulmani locali di avere un luogo di culto appaiono fosche.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Rejaul Haq, 35 anni, arrivato in Italia dal Bangladesh nel 2006, ora naturalizzato italiano e proprietario di un minimarket e di una cartoleria, ha guidato la ricerca di un luogo appropriato dove i musulmani di Monfalcone possano riunirsi e pregare.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Una decina di anni fa, la comunità ha raccolto fondi, ha acquistato un supermercato vuoto con un parcheggio e ha ottenuto il permesso di ristrutturare l'edificio per farne un centro islamico. Ma mentre i lavori di ristrutturazione erano in corso, il Comune ha revocato le autorizzazioni, scatenando una battaglia legale che l'associazione musulmana ha inizialmente vinto, ma poi perso dopo che il Comune ha fatto appello alla sentenza del tribunale di primo grado.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Il supermercato si trova ora in una situazione di limbo, mentre un frustrato Haq, che ha due figli di 13 e 7 anni, dice di non vedere molte vie d'uscita. "Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario per rispettare la legge ma, ditemi, cosa devo fare?", chiede. "Vorrei rispettare le regole ma non me lo permettono. Io sono italiano, i miei figli si sentono italiani. Come italiano, ho il diritto di pregare o no?".</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">È una battaglia persa. Una battaglia contro il tempo [e] contro i fatti. Queste persone sono qui. Pensare di mandarle via è una fantasia</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Ma Cisint, che si è infuriata per la protesta pre-natalizia della comunità musulmana, afferma che la città non ha la capacità di ospitare una sala di preghiera per i suoi residenti musulmani, che secondo lei dovrebbero cercare altrove, anche nelle città vicine. "Non abbiamo spazi infiniti", sostiene.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Altri a Monfalcone ritengono che l'atteggiamento intransigente del sindaco stia peggiorando le cose. Secondo il sindacalista Casotto, i suoi sforzi hanno ostacolato l'integrazione, acuito le tensioni sociali e minacciato di radicalizzare i musulmani. Inoltre, sottolinea, sono inutili.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">"È una battaglia persa. Una battaglia contro il tempo [e] contro i fatti", sostiene. "Queste persone sono qui [ora]. Non torneranno a casa. Pensare di mandarle via è una fantasia".</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Quasi due decenni dopo aver raggiunto suo padre a Monfalcone, Bhuiyan vede ora l'Italia come la sua casa. È naturalizzato cittadino italiano e membro eletto dell'assemblea legislativa della città con il Partito Democratico di centro-sinistra.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Ma esprime angoscia per l'ingiustizia che, a suo dire, i musulmani stanno subendo.</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">"Sono italiano, sono orgoglioso di essere musulmano, non sono un fondamentalista, ma il sindaco, nascondendosi dietro la burocrazia, mi ha tolto anche i diritti", aggiunge. "Integrazione significa adattarsi a un nuovo ambiente, ma non significa rifiutare la cultura del proprio patrimonio".</span></p><p><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p><span style="font-family: arial;">Servizio aggiuntivo di Giuliana Ricozzi. Visualizzazione dei dati a cura di Keith Fray</span></p>Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-83322732037728940872023-12-15T14:25:00.000-08:002023-12-15T14:25:32.901-08:00MONFALCONE, FORT ALAMO IN SALSA BISIACA<p style="text-align: justify;"> <span style="white-space: normal;"><span style="white-space: pre;"> </span><span style="font-family: arial;">Le attuali scelte della Amministrazione comunale di Monfalcone potrebbero, e forse dovrebbero mettere in discussione l'ampio consenso sino a qui ricevuto da parte dei cittadini .Un consenso, in gran parte personale della Sindaco Anna Cisint testimoniato se non altro dai travolgenti risultati alle urne che hanno portato alla sua rielezione. Personalmente credo che anche chi non condivide l'orientamento politico di questa Amministrazione abbia apprezzato diverse cose che da essa sono state fatte, dalla conclusione di opere iniziate dalle precedenti Amministrazioni ma che sembravano arenate, all'avviamento dei lavori per la ristrutturazione e sistemazione del porticciolo ed annessa rotatoria, alle piccole e grandi cose, che hanno portato a rimettere a posto diversi angoli di Monfalcone, al neonato Museo medievale, la valorizzazione della Galleria di Arte Contemporanea, prima quasi sempre chiusa , a tutta una serie di iniziative a favore del commercio che le precedenti amministrazioni avevano parecchio bistrattato. Senza voler fare un elenco esaustivo, le cose positive sono diverse ed è chiaro che il modo nel quale la Città di Monfalcone viene amministrata in genere piace.<span style="white-space: pre;"> </span></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>Tuttavia, bisogna rendersi conto che il giudizio sulll'operato di una Amministrazione comunale non può' limitarsi a qualcosa di analogo alla amministrazione di un condominio: manutenzioni, ampliamenti miglioramenti eccetera. ma che deve comprendere la sua funziona sociale, e qui purtroppo i dubbi non mancano, specie negli ultimi mesi</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>Monfalcone vive all'ombra della Grande Fabbrica (cit) , il Cantiere , che ha trasformato un villaggio di pescatori e cestai in una città industriale, a costo di consistenti immigrazioni da più' di cent'anni a questa parte, ed a partire dagli ultimi venti/venticinque anni queste immigrazioni hanno portato qui un consistente aumento di stranieri di diversi usi e religioni, in particolare una consistente comunità proveniente dal Bangladesh , di religione islamica. Va detto che in passato, gli stranieri che qui arrivavano si inserivano progressivamente in un tessuto sociale tutto sommato abbastanza coeso, anche perché gli arrivi non erano stati sinora così' massicci, ma partire del cambiamento delle politiche di Fincantieri in tema di personale, alla fine degli anni 90 del secolo scorso, la dismissione delle assunzioni dirette in favore del subappalto, ha portato a notevoli stravolgimenti nel tessuto sociale della Città. </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>A mio avviso questi processi di cambiamento non sono stati adeguatamente gestiti neanche dalle Amministrazioni precedenti, che a loro volta si sono concentrate su aspetti più materiali, in particolare viabilità ed arredo urbano ( con scelte anche discutibili ) <span style="white-space: pre;"> </span>Pero', se è ben vero che non è stata gestita l'accoglienza, ora siamo arrivati a quella che sembra una vera e propria resistenza, della quale non si intravedono le finalità.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>Già alcuni anni fa la comunità bengalese aveva acquistato, con una raccolta di fondi, un area sede di attività commerciali dismesse in via I maggio per istituirvi un centro culturale o un centro di preghiera, comunque un centro di riferimento per la comunità islamica. Le richieste della comunità islamica avevano dato vita ad un contenzioso che alla fine aveva portato alla bocciatura del progetto. Erano state contestate al Comune la destinazione d'uso dell'area ed una serie di norme edilizia, con sentenza definitiva del Consiglio di Stato. A molti è sembrato evidente che le norme edilizie opposte erano state in realtà funzionali ad impedire le formazione di un centro di aggregazione della comunità islamica, perché volendo, le destinazioni d'uso si possono cambiare, i problemi edilizi si possono risolvere. <span style="white-space: pre;"> </span></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>Successivamente, in questi giorni, sono stati chiusi due luoghi di aggregazione in via Duca d'Aosta ed in via Don Fanin, con ordinanze che facevano riferimento al sovraffollamento dei locali , non destinati ad accogliere un numero elevato di persone, evidentemente soprattutto per problemi strutturali. Anche qui le ordinanze sono legalmente ineccepibili, e con motivazioni tecnicamente non discutibili, tuttavia il Sindaco nelle sue dichiarazioni, specie nelle dirette video sui Social media ha più' volte ribadito che l'intento era quello di chiudere i luoghi di preghiera, in quanto possibili luoghi di islamizzazione esasperata e di fondamentalismo islamico, perché dal momento che in questi luoghi si parla in arabo non è possibile capire di cosa parlano e quindi potrebbe trattarsi di propaganda.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"> </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>Credo che quest'ultimo punto sia particolarmente importante, perché rivela che al di la degli aspetti tecnici legati alla sicurezza, questo denoti un atteggiamento ideologico perlomeno discutibile.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>La comunità islamica a Monfalcone è piuttosto importante, circa un terzo degli abitanti di Monfalcone è straniero e la comunità proveniente dal Bangladesh conta da sola tra i 4000 ed i 5000 componenti.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>Bisogna dire che queste persone sono venute qui non con in barconi o nel sottofondo di un TIR ma sono arrivati qui per lavorare in Fincantieri. Sono immigrati regolari, che qui resteranno, ed uno scontro frontale sul tema religioso appare come un qualcosa di estremamente pericoloso, perché suscettibile di creare esasperazione, risentimento e quindi ostilità </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>Io credo che chiudere continuamente i loro luoghi di aggregazione non possa fare altro che esasperare gli animi e contribuire a fare sentire la comunità bengalese come accerchiata in un territorio ostile. Del resto chi di noi , emigrando in altro Paese per lavorare accetterebbe di dover rinunciare alla propri religione, alle proprie tradizioni? E' ovvio che per noi alcune di queste tradizioni sono riprovevoli, in particolare la condizione della donna, tuttavia credo che trovare un compromesso rispetto alle loro esigenze potrebbe aprire delle porte al dialogo che oggi magari non si intravedono.<span style="white-space: pre;"> </span></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>Oggi il Sindaco con queste dichiarazioni, più' ancora che con queste azioni, si dichiara contro un terzo dei Cittadini che amministra, e le chiusure verso la comunità bengalese potrebbero portare ad esasperazioni ed alimentare fortemente quella radicalizzazione che dichiara di voler combattere. Del resto questi atteggiamenti non fanno altro che creare allarme nella popolazione, e l'allarme crea paura , dalla quale facilmente nasce la rabbia. Un atteggiamento perlomeno prudente sarebbe stato quello di notificare eventuali chiusure per motivi tecnici, senza clamore , senza dichiarazioni sulla sostituzione (etnica) senza alimentare un clima di intolleranza che non fa bene a nessuno e che tutto sommato non appartiene alla comunità monfalconese.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>A mio avviso un Sindaco che dichiara guerra all'Islam avendo nel proprio comune una comunità islamica che è circa un terzo della popolazione non fa del bene a nessuno. E' una posizione ideologica, che probabilmente viene ritenuta utile dal suo Partito di appartenenza , ma che non risolve i problemi, anzi, ne crea</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>Naturalmente il Sindaco ribalta la questione, e nelle sue dichiarazioni anche tramite alcune trasmissioni televisive su reti a diffusione nazionale, afferma che la sua è una difesa, una difesa dei "nostri valori e le nostre tradizioni" contro una crescente "islamizzazione" </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>Si è parlato di un aumento della presenza di donne velate, di un ritorno ad una osservanza più' radicale delle prescrizioni islamiche in questi ultimi periodi. Ma è cosi' strano? Io credo che sia normale una comunità che non si sente accettata, che si sente isolata , tenda a compattarsi al suo interno ed a concentrarsi sulle proprie tradizioni. E teniamo conto di quali atteggiamenti sono stati suscitati da questo tipo di situazioni negli immigrati di seconda e terza generazione in altre città d'Europa. Perché se la prima generazione nata all'estero sopporta, in quelle successive che si sentono discriminate nella propria terra di nascita, la rabbia aumenta.</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>Le dichiarazioni e l'atteggiamento del Sindaco su questi temi possono creare purtroppo allarmismo nella popolazione residente, e frustrazione nelle persone immigrate, allontanandole le une dalle altre e creando un clima nel quale integrazione ed accettazione diventano molto difficili </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>Credo che difficilmente si possa credere in questa visione di Monfalcone come una specie di Fort Alamo in difesa dei valori occidentali contro l'aggressione delle masse islamiche. Ritengo che questa "resistenza" vada vista piuttosto un atteggiamento di tipo ideologico, derivante da esigenze di tipo politico che non riguardano certamente il mantenimento dell'immagine dal Sindaco nel Territorio, perché non ha bisogno di questo, ma piuttosto funzionale ad alimentare un certo tipo di immagine del Partito di appartenenza, la Lega, a livello più' ampio, forse a livello nazionale .</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>Insomma una situazione che non riguarda in realtà il Territorio, non riguarda Monfalcone ma utilizza Monfalcone realizzando un "caso Monfalcone" per creare una immagine mitizzata ed eroica del partito della Lega che si erge in "difesa dei nostri valori e delle nostre tradizioni" , immagine che peraltro non riflette la realtà di un territorio nel quale i veri valori sono l'accoglienza la condivisione e la solidarietà. </span></span></p><p><span style="white-space: normal; white-space: pre;"><span style="font-family: arial;"> </span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="white-space: normal;"><span style="font-family: arial;"><span style="white-space: pre;"> </span>C'è solo da sperare che questa realtà venga capita, prima che le situazioni esasperate vadano a creare una nuova più' triste realtà.<span style="white-space: pre;"> </span></span></span></p><p><span style="white-space: normal; white-space: pre;"> </span></p>Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-31960161620308823182023-11-25T14:35:00.000-08:002023-11-25T14:35:41.749-08:00Di chi è la colpa<p style="text-align: justify;"> <span style="font-family: arial;">Credo che il delitto di Giulia Cecchettin abbia sconvolto tutti, perchè ha colpito in un luogo del nostro animo dove non eravamo mai stati colpiti. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">In moltissimo altri casi, siamo riusciti a trovare una scusa , una ragione per la quale " a me non sarebbe potuto accadere" oppure , sarebbe stato evitabile ma "chi di dovere non è intervenuto , non ha vigilato" e quindi è colpa di qualcuno, delle Forze dell'ordine, della Magistratura, delle Leggi eccetera. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Molto spesso, quasi sempre, noi teniamo a bada la nostra angoscia con ragionamenti che tendono a confinare gli avvenimenti nefasti come eventi che "succedono lontano da qui", oppure "succedono a certe persone" oppure "in certe situazioni" con le quali non abbiamo a che fare. Quindi , in un altro mondo. E' il caso per esempio della giovanissima Saman Abbas, uccisa </span><span style="font-family: arial;">per opera dei genitori pakistani, per avere rifiutato un matrimonio combinato , per la quale si puo' pensare che sono cose successe in persone di "altra cultura", è il caso di tanti femminicidi nei quali la persona aveva denunciato ma non era stata creduta/aiutata/protetta, preceduti magari da periodi i maltrattamenti e/o stalking. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Ma in questo caso le cose stanno diversamente, da questo delitto non possiamo fuggire. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Giulia Cecchettin era una persona mite, tranquilla, studiosa, senza ombre, attiva nel volontariato che era stata fidanzata con il tipico ragazzo di buona famiglia, tranquillo sportivo appassionato di montagna,. Due ragazzi che avrebbero potuto essere i nostri figli, che hanno l'età dei nostri figli. Due come tanti, tanto che gli amici stessi dei due ragazzi non si capacitano dell'accaduto. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Una morte quella di Giulia che ci colpisce al ventre, come un colpo basso, perchè se è successo a lei , se è successo a loro, allora veramente puo' capitare a chiunque e dovunque. E' un mondo che si frantuma, è il nostro cristallo di protezione che credevamo infrangibile che si sbriciola e si dissolve. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">C'è nel nostro animo una grandissima pietà per questa giovane che stava per laurearsi ed è stata fermata ad un passo da questo traguardo e forse, proprio per questo, per impedirle di raggiungerlo e quindi "umiliare" il maschio che non ce l'aveva fatta prima di lei. Per questa giovane che aveva capito di dover uscire da una relazione che stava diventando tossica, senza colpevolizzare lui ma anzi cercando di aiutarlo. .</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Ci dovrebbe essere anche allo stesso modo una grandissima pietà per questo giovane, che pure ha compiuto azioni terribili e la cui vita è allo stesso modo spezzata, perchè per quanto efferato sia stato il delitto, è evidente che non si tratta dell'opera di una mente criminale, ma del pasticciaccio brutto di un bambino frustrato che è entrato in una escalation dalla quale non ha saputo uscire prima della distruzione.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Ci sono pietà, certo, molta rabbia, ma anche smarrimento ed ansia. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Da una parte c'è chi colpevolizza la Società nel suo insieme , il messaggio della sorella di Giulia, Elena, è chiaro e diretto: nessuno si sottragga alla propria responsabilità per quanto riguarda la concezione della Donna in una Società patriarcale che vede comunque la Donna come sottomessa ed inquadrata in un ruolo subalterno. Ruolo dal quale non deve cercare di sfuggire perchè altrimenti crea disagio e disorientamento nel maschio, sentimenti che possono in taluni casi virare alla gelosia , alla rabbia sino alla furia distruttiva. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Altra colpa della Società secondo alcuni è quella di avere prodotto una generazione fragile, incapace di reggere la frustrazione , una generazione che paradossalmente non sarebbe vittima di una Società Patriarcale ma in qualche modo vittima di una Società nella quale il patriarcato, dove il Padre riveste il ruolo di autorità contenitiva , è cosi' in crisi che verrebbero mancherebbero i punti di riferimento per un sano ed equilibrato siluppo psicologico del (giovane) maschio il quale pertanto fatica ad uscire da una dimensione infantile e sviluppare quella maturità capace di gestire in modo equilibrato il rapporto tra emozione ed azione . Tipicamente l'atteggiamento del bambino frustrato che butta a terra il giocattolo per romperlo e che puo' diventare il giovane che "distrugge" l'oggetto della propria frustrazione, in questo caso la donna </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">L'utilizzo del termine "oggetto" della frustrazione non è casuale, e continua a riferire in ogni caso ad una Società patriarcale in senso ampio , ovvero come sopra una Società nella quale la Donna è relegata in un ruolo subalterno, e quindi facilmente diventa "oggetto"</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Qualcun altro, sostiene la responsabilità esclusivamente individuale, legata alla instabilità mentale del singolo, e limitando se non escludendo il ruolo di una Societò patriarcale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Effettivamente, attribuire tutto il problema alla Società escludendo la responsabilità educativa delle Famiglie e la capacità di autodeterminazione del singolo sembra avere una valenza per certi versi assolutoria che non fa bene a nessuno. Anche perchè in fin dei conti la Società è per l'appunto composta da individui e Famiglie. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Credo pero' che tutte queste affermazioni non siano altro che diverse sfaccettature di una sola visione . Quella di una Società decadente, che ha perso i valori di riferimento, e che vive un momento di transizione molto difficile, nel quale alla concezione della Donna subalterna e comunque considerata oggetto, si contrappone un maschio che vorrebbe essere punto centrale di riferimento e non puo'., servi di una concezione comunque maschiocentica in profonda crisi. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Non conosco soluzioni, perchè non esistono soluzioni semplici per problemi complessi. Quello che possiamo dire è che uscire da questa situazione è un qualcosa che riguarda e coinvolge tutti. . </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Alla invocazione di Elena, la sorella della povera Giulia, di colpevolezza di tutti i maschi, credo si debba purtroppo contrapporre la osservazione che non solo i maschi sono colpevoli oggi di questa concezione maschilista, ma anche le troppe donne che vi concorrono, proponendo il proprio corpo come oggetto, e non stiamo parlando di una donna indipendente che si veste come vuole ma proprio delle troppe donne che scientemente utilizzano il proprio corpo come merce di scambio ,ed anche di quelle che per tradizione o per convinzione ripropongono questa situazione come qualcosa di inevitabile, anche nella educazione dei propri figli, maschi e femmine. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Bisogna fuggire da questa tentazione di entrare in un a logica di conflitto e di attribuzione di colpe , anche se bisogna riconoscere che quantomeno l'appello di Elena ha avuto il pregio ed il merito di sollevare il problema e creare una forte discussione , e cercare ciascuno di capire cosa puo' fare concretamente, come padri, madri , fratelli, amici, insegnanti, poliziotti, assistenti sociali, medici, ciascuno nel proprio ruolo</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Perchè nessuno puo' fuggire dall'angoscia di questo delitto, e nessuno puo' fuggire dalle proprie responsabilità nella costruzione del mondo in cui viviamo</span></p>Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-15576759472407028812023-10-08T14:44:00.002-07:002023-10-08T14:44:54.971-07:00La giornata delle morti bianche <p style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;"> <span style="font-family: arial;">A</span></span><span style="font-family: arial;">nche quest'anno , la seconda domenica di ottobre viene celebrata la giornata dei morti sul lavoro. Come sempre ovviamente non mancano i proclami delle Autorità , dal Presidente della Repubblica "L'intollerabile e dolorosa progressione delle morti e degli incidenti sul lavoro sollecita una urgente e rigorosa ricognizione sulle condizioni di sicurezza nelle quali si trovano a operare lavoratori..... "La sicurezza non è un costo, né tantomeno un lusso: ma un dovere cui corrisponde un diritto inalienabile di ogni persona." Al Presidente del Senato "Mai abituarsi al dolore per simili tragedie. Le morti sul lavoro sono e saranno sempre inaccettabili" eccetera. Proclami, appunto, ai quali non segue mai nulla. La sicurezza sul lavoro è un tema complesso e delicato, anche e soprattutto perchè su questo tutti cercano di fuggire dalle proprie responsabilità.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Ogni volta che succede un incidente eclatante, come per esempio quello dei cinque operai travolti dal treno a Brandizzo, oppure quello della giovanissima mamma Luana d'Orazio stritolata da un macchinario a Montemurlo due anni fa, l'indignazione si solleva dappertutto, e dopo conciliaboli, discussioni, inchieste giornalistiche e dibattiti politici, si giunge alla conclusione che bisogna fare "piu' controlli" . I colpevoli sono questi "controlli che mancano" ed in questo modo , dopo che si è dato un nome alla causa di tutto , ciascuno puo' rifugiarsi nella propria onorevole indignazione.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Ma non è cosi' semplice, non è cosi'. Innanzitutto, anche se venissero fatti tutti i controlli cosa succederebbe? Io penso che se a Brandizzo si fossero fatti i controlli e ci si fosse accorti che il macchinario su cui operava la povera Luana d'Orazio era stato modificato con un bypass elettrico che di fatto escludeva i sistemi di sicurezza ,con ogni probabilità alla Azienda sarebbe stata somministrata una sanzione, probabilmente non elevatissima , e l'incidente sarebbe stato solo posticipato. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Poi i controlli si limitano a verificare il funzionamento di impianti e l'esistenza di procedure, ma come il legislatore ha saggiamente spiegato nel Testo unico per la Sicurezza (d.lgs 81/2008 e successive modificazioni ed integrazioni) il processo che porta alla gestione della sicurezza è molto complesso ed articolato, e funziona soltanto se ciascuno degli attori interessati fa la sua parte, e questo non è sempre verificabile dai controlli. Considerato poi che le pene per inadempienze evidentemente non sembrano spaventare gli Imprenditori</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Da rilevare per esempio che il processo per la morte di Luana d'Orazio ha portato al patteggiamento dei titolari della Azienda a due anni , con ogni probabilità con la sospensione condizionale della pena. Due anni con la condizionale. Per una morte. Io credo che sia inaccettabile. Per il rogo della Tyssen Krupp dove morirono bruciati vivi 7 operai , dopo infiniti processi alla fine i due maggiori imputati sono stati condannati a circa dieci anni che pero' sono diventati cinque anni, entrati in carcere dopo 16 anni dal rogo, probabilmente non sconteranno neppure l'intera condanna ( in primo grado era di 16 anni) .</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Per le Aziende italiane la sicurezza è un costo e un lusso a prescindere da quello che dice il Presidente della Repubblica, ed è un costo da evitare, anche perchè ad onta di quello che indica la legislazione italiana ed europea non è purtroppo vero , o almeno non è abbastanza vero che la mancanza di sicurezza costa loro un patrimonio , dal momento che le Imprese pensano e spesso non a torto, in questo campo, di capitalizzare i guadagni e socializzare le perdite. Ovvero di risparmiare sulla sicurezza , contando poi sul fatto che le spese sanitarie per gli incidenti verranno coperte dal SSN, che in caso di morte interverranno Leggi compiacenti, assicurazioni eccetera, insomma morti e feriti non gravano sul bilancio della Azienda come invece gravano i costi di una vera sicurezza, mantre la parte penale come si vede incide poco. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Credo che un primo passo per costringere le Aziende a mettere in campo ogni possibile accorgimento per la salute e la sicurezza, sarebbe quello di istituire una responsabilità in capo ai Responsabili di ogni grado della sicurezza simile alle Leggi che regolano l'omicidio stradale. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Per esempio "<i>Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla sicurezza o con la loro omissione è punito con la reclusione da due a sette anni. Chiunque si rende responsabile o connivente di alterazione dei sistemi di sicurezza di procedure o macchinari dai quali derivi ferimento menomazione o morte di una persona, è punito con la reclusione da otto a dodici anni."Nelle ipotesi di cui ai commi precedenti, qualora il conducente cagioni la morte di più persone, ovvero la morte di una o più persone e lesioni a una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni diciotto</i>." Non dovrebbe essere ammessa la sospensione condizionale della pena Eccetera</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Questo naturalmente come deterrente. Consideriamo pero' che alla fine si troverebbe probabilmente comunque a pagare un capro espiatorio , perchè in molti casi il problema della sicurezza viene trasferito alle Ditte appaltanti e subappaltanti , in una cascata ad inseguimento del risparmio esasperato, sregolato e senza freni.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Si, in ultima analisi queste persone muoiono per una questione di soldi.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">E purtroppo nella elusione della sicurezza gli stessi lavoratori diventano spesso complici. Innanzitutto la sicurezza comporta la attenzione a tutta una serie di regole, ed agli italiani non piacciono le regole, lo sappiamo e lo vediamo ogni giorno. E' poi facile spesso per gli imprenditori chiedere la complicità dei lavoratori sulla trasgressione a regole che appaiono o vengono presentate come inutili e ridondanti, oppure fare pressioni per saltare procedure che "rallentano il lavoro" ,o mettere in ridicolo chi è spaventato da lavorare in determinate condizioni ( cos'è hai paura? Frase che secondo me ha fatto molti morti) . Sul fare pressioni, hanno buon gioco su lavoratori precari, e sono tantissimi, che temono di non vedersi rinnovato il contratto di lavoro , sui lavoratori che non sono sufficientemente formati sul lavoro che devono fare, sulle sue implicazioni e sui pericoli che puo' comportare . </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Pertanto la sicurezza sul lavoro passa per una diminuzione del precariato, con conseguente ripristino dei diritti dei lavoratori ( e qui deve intervenire la politica, perchè un lavoratore eccessivamente ricattabile non sarà in grado di pretendere sicurezza) una corretta e scrupolosa formazione dei lavoratori in tema di sicurezza , un aumento dei controlli a fronte pero' di pene certe e consistenti, (ancora, qui deve intervenire la politica) ,la applicazione scrupolosa e completa del TUS (testo unico sulla Sicurezza) . Passa per una diminuzione consistente della "tentazione " o della necessità delle imprese di fare cassa sulla sicurezza e quindi inevitabilmente attraverso una regolamentazione degli appalti, che non consenta risparmi evidentemente eccessivi . Passa attraverso tutta una serie di risanamenti della politica, che per fare vera sicurezza dovrebbe dare parecchi dispiaceri ai grandi imprenditori. Cosa che sarà molto difficile. Tuttavia la cosa da non dimenticare è che ciascuno di noi è coinvolto , sia come lavoratore che deve pretendere sicurezza, sia come elettore, che deve esigere l'impegno dai politici per i quali vota, sia come imprenditore, sia come sindacalista o come iscritto ad un sindacato . Ognuno di noi è responsabile, non sono solo "i controlli"</span></p>Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-11251996244967910802022-11-21T15:18:00.005-08:002022-11-21T15:18:47.833-08:00IL NUCLEARE AL BAR DELLO SPORT<p style="text-align: justify;"> <i><span style="font-family: arial;"> </span><span style="font-family: arial;">Con l'avvento della destra al potere, ritorna con vigore la voglia di nucleare in Italia. Una voglia in realtà mai sopita , ma che ora trova circostanze maggiormente favorevoli. La principale ovviamente è la scusa della crisi energetica conseguente alla guerra in Ucraina, che vien opportunamente alimentata dal populismo e della demagogia delle quali le formazioni politiche ora al Governo si nutrono, e che peraltro le hanno portate al potere. E che recitano la fiaba che , dal momento che il gas scarseggia (in realtà le riserve italiane sono cosi' cospicue che lo stiamo rivendendo) è necessario trovare fonti energetiche "alternative" e che una di quest "alternative" sarebbe il nucleare. </span></i></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span>Ora, prima ancora di elencare i motivi per i quali il nucleare è la peggiore scelta possibile, anzi NON è una scelta, cerchiamo di fare un ragionamento pragmatico. Un Paese non puo' (almeno non dovrebbe) fare la sue scelte strategiche sulla base dell'isteria del momento, perchè una scelta come questa richiede anni per essere realizzata , Una centrale nucelare, dalla progettazione alla entrata in funzione richiede tra i 15 ed i 20 anni, ed anche se probabilmente gli industriali che stanno spingendo per questo business parleranno di nuove tecnologie capaci di relizzare le centrali con tempistiche minori , sino ad oggi nessuna centrale nucleare è entrata in funzione prima dei quindici anni della sua progettazione. Percio' quando il Governo blatera di nucleare come di una risposta alla crisi attuale, sono solo chiacchiere da bar dello sport, nel quale tra un bicchiere e l'altro si fanno e si disfano crisi mondiali, pensando di poter creare soluzioni semplici a problemi complessi. Dovrebbe essere chiaro per tutti che questa NON sarebbe una soluzione al problema contingente, e che chi pensa che la scelta nucleare porterebbe ad una diminuzione delle bollette è un illuso (da bar dello sport)</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span>Ovviamente, questo Governo potrebbe decidere di percorrere questa strada scellerata, trascurando la volontà degli Italiana espressa in un referendum 35 anni fa che aveva portato alla chiusura delle poche centrali atomiche italiane ( ma da un governo di destra potremmo tutto sommato anche aspettarcelo - tra l'altro le scorie nucleari di queste centrali dismesse non hanno ancora una sistemazione definitiva e risultano stoccate "provvisorimente" in siti inadatti e ad altissimo rischio di contaminazione dell'ambiente.) Ma dovrebbe essere una scelta strategica di lungo, lunghissimo periodo, ed una scelta a questo punto definitiva sul futuro energetico del Paese, ed ovviamente anche sulla salute dei suoi cittadini, non puo' essere venduta come una risposta ad un soluzione contingente, perchè non è cosi'</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span>E' del tutto ovvio ed intuibile che la spinta principale in questa direzione viene dal mondo dell'industria del nucleare, perchè il nucleare è un grandissimo business.... Per chi costruisce le centrali ovviamente. Non per chi poi deve pagarne il prezzo, e stiamo parlando anche e sopratutto dei costi per lo stoccaggio e la gestione delle scorie. A parte i disastri come Fukushima, nel quale per la gestione dei reattori collassati e solo di quelli non dei danni collaterali , si ipotizza un costi di 1200 miliarid di dollari, abbiamo appreso dalla trasmissione Presa Diretta del 11.09.2022 che la Germania per la gestione delle scorie nucleari della sue centrali chiuse ormai da 18 anni prevede di spendere intorno ai 100 miliardi di euro, e senza avere soluzioni veramente certe</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span>Quindi costi in denaro e salute. Chi parla della sicurezza delle centrali piu' moderne, dimentica che se la sicurezza nella gestione delle centrali è affidata ai tecnici (e comunque non dimentichiamno che siamo nel Paese dell'Ilva di taranto, del ponte Morandi eccentera) la gestione delle scorie e di tutto quanto non fa piu' abbastanza business è affidata di fatto i politici , per il motivo che devono destinare ingenti risorse ad un qualcosa che non li fa brillare in campagna elettorale e qui è meglio fermarsi.</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span>Esistono delle risorse energetiche veramente alternative, che diversi europei stanno percorrendo , e tra questi spicca il Portogallo, che sono il vento, con le pale eoliche in particolare quelle offshore, i parchi fotovoltaici , ma l'energia si puo' trarre anche dal moto ondoso del mare , dalle maree, esistono le centrali a solare termodinamico progettate nientemeno che dal premio nobel Carlo Rubbia ( che è stato in pratica cacciato dall'Italia ed è andato a realizzarle in Cina, Egitto. Spagna ecc) basterebbe volerlo</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span>Un parco eolico per la sua realizzazione a partire della progettazione richiede tempi che sono meno della metà di una centrale nucleare , con costi che ne sono una frazione, un parco fotovoltaico richiede meno di un anno</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span>Ma evidentemente non fanno abbastanza business per qualcuno.</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span>E quindi, con ogni probabilità dovremo soccombere al nucleare.</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span>Naturalmente non parlo per coloro i quali hanno convintamente votato questo Governo perchè ne condividono le idee ed i valori. Loro saranno felicissimi di avere una centrale atomica sulla porta di casa (stanno pensando di farne un qui a Monfalcone) o anche, perchè no, un deposito di scorie radioattive. O no?</i></span></p>Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-91488664464222743842022-09-06T14:18:00.004-07:002022-09-06T14:18:56.079-07:00Elezioni, populismo , passato e futuro<p style="text-align: justify;"> <span> </span>La peggiore campagna elettorale di sempre, se ci fate caso, si è aperta su concetti vintage. Il PD ha posto come propra bandiera il pericolo fascista, evocando il pericolo democratico di una eventuale vittoria della destra. Questo appare come un atteggiamento ideologico ,in un epoca nella quale l'epoca delle ideologie dovrebbe essere tramontata, e non porta con se una progettualità del futuro, ma solo l'immagine di un pericolo imminente contro il quale, evidentemente , il PD si sente di ergersi a difensore . Un concetto ben noto a tutti i politici, quello della paura, che ben era stato rappresentato dal comico(?) Antonio Albanese e ila sua caricatura del Ministro della Paura . Specularmente la destra, e per essa il suo attuale massimo rappresentate Meloni, dice "l'importante è battere la sinistra" prima ancora di pensare a cosa fare, a come allearsi (fermo restando che i partiti della destra hanno cominciato a disputarisi la pelle dell'orso prima ancora di averlo preso ovvero a discutere sulle cariche del Governo prima del voto) anche qui un atteggiamento ideologico piuttosto fuori moda che non parla di progetti per il futuro ma solo del bisogno di vincere e quindi acquisire il potere</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span> </span>Parallelamente a questo, questa campagan elettorale (la peggiore di sempre) è il trionfo della demagogia e del populismo. Si parte dalla Flat Tax , presentata come un taglio delle tasse, quando si tratta di un regalo ai ricchi a scapito dei meno abbienti ma che inequivocabilmente è un qualcosa di insostenibile perchè toglierebbe gettito fiscale ad un Paese che non se lo puo' permettere , per andare a settimane lavorative accorciate a parità di stipendio , (chi le pagherebbe?) stipendi e pensioni a casalinghe, mensilità di stipendio aggiunte a titolo gratuito (chi paga?) , pagamento delle bollette a spese del Governo , milioni di alberi, mille eruo minimo alle pensioni, abolizione della Legge Fornero, ripristino della leva obbligatoria, abolizione del bollo auto , abolizione del Canone Rai, abolizione delle accise, ponte sullo Stretto. Tutto detto da persone che "sanno cosa vogliono gli Italiani" </p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span> </span>Ma non vi sembra strano che tutti questi che praticamente tutti stanno attualmente al Governo, (tranne Meloni) e "sanno cosa vogliono gli italiani" non abbiano pensato di fare queste cose mentre ancora sono al Governo?</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span> </span>Io penso che questo quadro abbia pero' una sua omogeneità. Il rimando ad un pensiero antico come quello ideologico cerca di spostare all'indietro ed in un contesto quasi nostalgico il quadro temporale di riferimento, mentre, le promesse populiste cercano di portare il pensiero degli elettori ad un ipotetico futuro fantastico . Il tutto al fine di spostare il quadro di riferimento dal PRESENTE che appare decisamente deprimente per quasi tutto il panorama politico italiano. L'ammucchiata dei " migliori " ha reso evidente l'obiettivo della maggior parte dei politici italiani è il potere per il potere .Uno sbracato asservimento all "uomo nuovo" , all'uomo del destino (Draghi) che doveva togliere a tutti le responsabilità di Governo lasciandone solo i vantaggi , e che è culiminato nel linciaggio dei 5stelle incolpati (a torto) di avere fatto cadere il Governo , e la cui vera colpa era in realtà quella di essere, comunque la si guardi, , alternativi e quindi molto scomodi in un sistema che cambia sempre tutto perchè non cambi niente. Non ci sono progetti per il Paese , c'è solo una corsa a chi riconquista le poltroncine per poter gestire i miliardi dell'Europa e fare lo splendido sino a che questi soldi si dovrà cominciare a restituirli . Nessuno o quasi sembra in grado di proporre qualcosa di concreto, meno che meno un progetto di lacrime e sangue, Nessuno sembra ancorato alla realtà in questo Paese che vive nei paradisi artificiali dei social media . E noi chi votiamo? </p>Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-48312219067558075052022-08-18T14:48:00.004-07:002022-08-19T01:17:58.621-07:00La sinistra che non c'è - 1<p><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span><span> </span>Monfalcone era considerata, sino a pochi anni fa, come una "roccaforte della sinistra", tanto che il trionfo della Lega nel 2016 fece parecchio rumore , anche a livello nazionale Si dice che persino Bersani , all'epoca, sia caduto dalla sedia alla notizia della "caduta" di Monfalcone di fronte alla Lega, e la giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva Concita De Gregorio ha dedicato a questo episodio nientemeno che una puntata del programma televisivo "Fuori Roma" (molto interessante, cercatela su RayPlay) </i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span><span> </span>Monfalcone è una città cresciuta all'ombra dei Cantieri navali, che ne hanno fatto una realtà operaia sin dal 1908, e la classe operaia storicamente si riconosceva nei valori della sinistra, cosa che probabilmente è stata data per scontata da parecchi. Poi pero', a mio parere, sono cambiate due cose: la classe operaia da una parte, e la politica della sinistra dall'altra. Il tonfo della sinistra e l'avanzata della destra, con ogni probabilità non sono state un fulmine a ciel sereno, una cosa improvvisa e imprevedibile: sono stati il risultato di una erosione cominciata da tempo. Sino dagli anni 90 del secolo scorso Fincantieri ha cambiato strategia di assunzioni ed ha cominciato un massiccio ricorso al subappalto, cosa che ha comportato la progressiva scomparsa della figura del tipico operaio della Grande Fabbrica, il "cantierino" e l'afflusso di grande masse di immigrati inquadrati molto diversamente nel luogo di lavoro , cosa che ha comportato grossi cambiamenti economici e sociali in città . I "vecchi" cantierini sono diventati pensionati, e le lotte operaie hanno cominciato a sfumare nel ricordo, mentre i nuovi immigrati non potevano costituire una nuova classe operaia perché in maggior parte precari , suddivisi e frammentati tra centinata di piccole e piccolissime e e comunque estremamente ricattabili e con problemi legati all'inserimento in una società per loro nuova e spesso estremamente diversa da quella di provenienza. Nel contempo, dopo la caduta del muro di Berlino, e la cosiddetta caduta delle ideologie, la Sinistra nel suo complesso entrava in una forte crisi di identità (ad oggi irrisolta) nella quale la scomparsa di alcuni dogmi ha portato la sinistra stessa alla ricerca di nuovi ruoli e nuovi protagonisti , non sempre con buoni risultati (a livello nazionale si veda, per esempio, il ruolo di Renzi nella distruzione del PD, a sua volta derivato da progressive "fusioni a freddo" di soggetti politici che di volta in volta avevano preso il posto dei vecchi partiti in cerca di un nuovo centro di gravità permanente) </i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span><span> </span>A Monfalcone questo si è concretizzato con l'avvento di due gestioni Pizzolitto ed una Altran, che delle prime due era la naturale prosecuzione. Credo che questi quindici anni abbiano portato alla progressiva erosione del concetto di sinistra a Monfalcone. Queste amministrazioni erano composte da persone che davano la netta impressione di ritenere di avere tutto da insegnare e niente da imparare, quindi con scarso ascolto della gente che avrebbero dovuto rappresentare, e che al sociale preferivano l'architettura urbana. Non c'è stata per esempio da parte di queste amministrazioni una gestione dei flussi migratori e dell'impatto che essi hanno avuto sulla realtà Monfalconese.(integrazione?) I primi ad arrivare a Monfalcone in questa nuova realtà industriale, erano dipendenti delle prime ditte in subappalto che provenivano dal sud dell'Italia, ed il mercato degli affitti è schizzato alle stelle, le scuole si sino trovate in difficoltà, la sanità locale è andata sotto pressione . A seguire una forte immigrazione dal Bangladesh , che ha portato in breve alla formazione della seconda comunità piu' popolosa in Italia , con tutte le conseguenze del caso.</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span><span> </span>Poco o nulla incisiva nei confronti di Fincantieri e (e della Centrale elettrica ) per quanto riguarda la responsabilità sociale di impresa, scarsamente impegnata per non dire quai assente nel ruolo di mediazione dei forti flussi di immigrazione e nella inclusione ed integrazione degli immigrati, (che avrebbe dovuto essere il punto di forza di una amministrazione di sinistra) principalmente interessata ad un restilyng della città senza un vero ascolto dei cittadini, come per esempio il rifacimento della Piazza, (della quale a pochi anni di distanza si è potuto verificare il deprimente risultato )o la ristrutturazione dell'ex Albergo impiegati ,( per i quali sono stati spesi 5 milioni di euro di denaro pubblico senza che si capisse bene quale sarebbe stato il ritorno per i cittadini. ...) Un approccio alla cultura perlomeno discutibile , con una galleria d'arte contemporanea praticamente sempre chiusa, la promozione di iniziative culturali, per cosi' dire, elitarie, con consistente impegno di fondi e pubblico risibile. Insomma una gestione della città che di sinistra aveva molto poco, una amministrazione impegnata a ammirarsi l'ombelico, con amministratori ed assessori spesso molto chiusi nei confronti della cittadinanza, (anche se non proprio tutti) specie nei primi due lustri. Non dimentichiamo poi una esasperata cantierizzazione della città per gli interventi di cui sopra, che hanno messo il commercio a dura prova e che senz'altro hanno contribuito alla desertificazione del centro, che ha quindi velocemente perduto il suo ruolo di nucleo aggregativo della comunità autoctona. Tutto questo , unito all'atteggiamento autoritario del Sindaco ha probabilmente creato nel tempo uno scollamento dei Cittadini anche non di sinistra nei confronti della politica locale, scollamento del quale il famoso "accordo" per la rinuncia della costituzione di parte civile del Comune nei processi amianto è stata lo goccia (o forse il secchio) che ha fatto traboccare il vaso. Alle elezioni del 2016 il botto, la sinistra va a gambe all'aria. E qui succede il finimondo. Già al primo turno la candidata della Lega rischia di fare il colpaccio con oltre il 49 % , poi il ballottaggio è una debacle completa con oltre il 62 % contro il 37,51 . Personalmente mi è molto dispiaciuto, ma ho trovato significativo sentire qualche ex sindaco, nei comizi tra il primo turno ed il ballottaggio sbottare frasi del tipo "ma insomma , non vorrete mica consegnare la Città alla destra?" con un tono esasperato, rabbioso e forse un tantino disperato, che credo fosse indicativo di uno stato d'animo di incredulità rispetto al fatto che la sinistra, per quanti errori avesse commesso, potesse essere messa da parte. Ed invece.</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><br /></i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i>Sipario.</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><br /></i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span><span> </span>Dopo questo clamoroso tonfo la Sinistra a Monfalcone sembra essere improvvisamente scomparsa. Ad una personalità strabordante come quella della Sindaco in carica, fa riscontro un silenzio assordante . Non opposizione, programmi persone, progetti.Per oltre cinque anni.</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span><span> </span>I rappresentanti della sinistra sembrano annichiliti, basiti, senza idee.</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span><span> </span>Questo ci porta ai giorni nostri, alle elezioni 2022 .Dopo un lustro di silenzio si parte con una parvenza di primarie che propongono persone molto diverse tra loro. Un apprezzato avvocato ed uno stimato imprenditore, entrambi bravissime persone, probabilmente pero' in difficoltà ad evocare una immagine di sinistra, ed una persona di chiara estrazione politica di sinistra che vince, va detto con 255 voti sulle 623 persone che si sono volute esprimere Mi è venuto in mente che questo potrebbe essere stato un esperimento per cercare di capire se la strategia elettorale da mettere in campo si sarebbe dovuta orientare sulla possibile capacità di un nuovo sindaco, oppure se la battaglia dovesse assumere una connotazione ideologica. </i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span><span> </span>Mi sembra evidente che la strada scelta sia stata quest'ultima e non è stata vincente. Anche se bisogna dire che la notevole squadra che si è creata a sostegno della candidata sindaco ha rammentato i bei tempi dell'entusiasmo politico. </i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><br /></i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span><span> </span>E' mia opinione che un enorme patrimonio sia stato dissipato , nel recente passato, e che non sia sufficiente una campagna elettorale per ricostruirlo</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><br /></i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span><span> </span>A prescindere dalle varie polemiche che si sono intrecciate, anche a seguito di varie interferenze di politici probabilmente mossi anche da da personalismi , va detto che comunque un campione di 627 persone su 20.000 votanti non è cosi' rappresentativo qualunque sia il risultato. Comunque sia, ora a questa sinistra all'opposizione spetterebbe l'arduo compito di costruire una nuova immagine, una nuova fiducia basata su proposte concrete ed attuabili che rispondano a reali esigenze dei Cittadini, su una progettualità credibile per la Città ed il mandamento . E non sembra un compito facile</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><br /></i></span></p><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><i><span> </span><span> </span>Se questa sinistra vuole proporsi come qualcosa di nuovo, avulso da un passato scomodo, ha l'arduo compito di ricostruire una immagine positiva, basata sulle competenze piuttosto che sulla pura ideologia , su programmi specifici e ben articolati piuttosto che sun "libro dei sogni" su una critica costruttiva piuttosto che su una denigrazione di quanto fatto dalla giunta attuale . Perchè l'avvento di un Sindaco di destra che fa le cose, che amministra la città con capacità e competenza ha rotto gli schemi, e i Cittadini/contribuenti/elettori hanno capito che vanno valutate in primo luogo le persone ed i programmi , che le ideologie pure e semplici appartengono al passato., che Monfalcone è una citta complessa piema di problemi che vanno affrontati puntualmente con competenza e che percio' ci vogliono persone tecnicamente competenti. Poi che abbiano un orientamento politico adeguato, certo, ma in primo luogo devono convincere. Ci sono davanti cinque anni di lavoro per poterlo fare. Sino ad allora....non ci resta che aspettare</i></span></p>Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-60995118673823533332022-01-30T14:49:00.003-08:002022-01-30T14:49:28.382-08:00QUIRIMANE<p> <span style="background-color: white; color: #050505; font-family: inherit; font-size: 15px; white-space: pre-wrap;">La rielezione di Mattarella alla presidenza della Repubblica chiude una parentesi penosa della storia della Repubblica, nella quale si è evidenziata tutta la pochezza della nostra classe politica. Sui Social media e sui giornali si sprecano gli insulti, le espressioni di biasimo e quelle di dissociazione , le espressioni di derisione e quelle di censura. </span></p><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Viene evidenziato come tutte le trattative, i conciliaboli , gli accordi , le mediazioni non siano riuscite a produrre proprio nulla, tanto da indurre tutti gli attori di questa commedia a mettere la testa sotto la sabbia ed implorare che tutto questo non stesse succedendo davvero, invocando la rielezione di Mattarella quale unica maniera per mantenere lo status quo e non cambiare nulla, ed in ultima analisi, per non dover decidere nulla</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Tutto questo come già detto ha prodotto per l'appunto una disapprovazione molto diffusa nei confronti della nostra classe politica e va sottolineato, anche una diffusa presa di distanza dai suoi rappresentanti</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Pero' va detta una cosa importante: questa classe politica non è altro che lo specchio della nostra Società. </div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Eh si, siamo noi Cittadini contribuenti ed elettori che abbiamo permesso e prodotto tutto questo, piaccia o no ammetterlo </div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">La politica, che molti commenti vogliono morta da almeno vent'anni ini Italia, in realtà non ha fatto altro che prendere atto di quello che gli Italiani vogliono effettivamente ed adattarsi, in modo da poter preservare privilegi e poltrone.</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Tutto comincia nei primi anni 90, con Mani Pulite. La magistratura aveva scoperchiato il pozzo nero della corruzione , delle collusioni e delle connessioni tra politia ed affari cosa che ha provocato la fine della cosiddetta Prima repubblica e l'inizio della Seconda Repubbica. Ma nel giro di pochi anni si comprese che alla fine, tranne poche vittime eccellenti, nessuno avrebbe veramente pagato e il risultato finale è stato che la classe politica ha capito di essere intoccabile ed invincibile. </div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Quasi la metà dei politici coinvolti ha fatto la sua carriera tra il pre ed il post Tangentopoli (cit) , L'apparente trionfo della «rivoluzione dei giudici» si dimostrò di breve durata. Quando la Prima Repubblica sprofondò definitivamente, «ci fu la reazione (imprevista) di un pezzo minoritario ma assai rampante della borghesia, guidato da un emergente imprenditore , poi divenuto Presidente del Consiglio, che deviò la rotta che giornali, magistrati e poteri economici avevano previsto. È nata così [...] la seconda repubblica».[cit]</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">La cosiddetta seconda repubblica è nata percio' nel segno di un cambiamento, che pero' non è stato quello che ci si aspettava. E' nata l'era degli uomini "forti" che promettono soluzioni semplici a problemi complessi, l'era delle semplificazioni, della demagogia ed el populismo, presto dilagati in tutte le formazioni politiche.</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">E' diventato cosi' popolare votare i nuovi sultani del bunga bunga, i capitan Mohjto, i rottamatori, i picconatori, e tutti i pifferai che propongono il "sogno italiano" che non è come quello americano il sogno di farsi una posizione dal nulla, ma che è invece quello di fare risolvere sempre i problemi a "qualcun altro" di dare le responsabilità a "qualcun altro" di dare la colpa di tutto a "qualcun altro" , di capitalizzare i guadagni e socializzare le perdite, di non avere mai colpa di nulla , di non dover rispettare le regole ( ricordate quando un Presidente dl Consiglio disse che è giusto NON pagare le tasse se queste appaiono "ingiuste"? ) </div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Insomma è diventato di moda votare i personaggi che non chiedono un impegno un sforzo ed una responsabilità di tutti, ma bensi risolvono tutto con uno slogan, promettono senza dover neanche dire come intendono mantenere le proprie promesse e trovano per ogni problema non una soluzione ma un colpevole</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">E questa è la classe politica che noi abbiamo prodotto negli anni, e che si è poi blindata con l'introduzione a partire del 2005 con il sistema delle "liste bloccate" che impedisce di fatto agli elettori di scegliere i propri candidati</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Una classe politica che non a caso ha iniziato un profondo decadimento della Scuola, perchè è evidente che piu' un popolo è ignorante, meglio puo' essere manovrato </div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Insultare i parlamentari che prendono stipendi esorbitanti e poi si rivelano degli incapaci non serve a nulla. Li abbiamo votati noi ( e chi non vota, in realtà non fa altro che delegare gli altri a decidere anche per se) </div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Il momento, come si dice, è tragico ma non serio, e forse dovrebbe fare capire a tutti che non ci sono soluzioni magiche, per ricostruire il Paese è necessario che ciascuno legga, si informi, partecipi, e smetta di dare sostegno ai pifferai e cerchi come puo' di fare avanzare le persone serie .</div></div><div class="cxmmr5t8 oygrvhab hcukyx3x c1et5uql o9v6fnle ii04i59q" style="background-color: white; color: #050505; font-family: "Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; margin: 0.5em 0px 0px; overflow-wrap: break-word; white-space: pre-wrap;"><div dir="auto" style="font-family: inherit;">Naturalmente, non ho una soluzione. Sarei un pifferaio. Ognuno deve cercare la propria</div></div>Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-12978616342203117332021-04-25T14:15:00.000-07:002021-04-25T14:15:12.465-07:0025 aprile 2021<p style="text-align: justify;"> <span> </span><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: x-large;">O</span>ggi, 25 aprile , è una data che celebra la liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista e dal regime fascista. La data designata come simbolo è il giorno in cui nel 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate. Il giorno in cui , insomma, si diede il via all'attacco finale alle forze di occupazione nazifasciste ed ai residui presidi fascisti, dopo una lotta partigiana iniziata dopo l'8 settembre 1943.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span>E' probabile come dichiarano alcuni storici, , che il contributo in termini strategici e militari della lotta partigiana sia stato piuttosto modesto, anche a fronte di circa 28/30.000 .vittime tra i partigiani cui vanno aggiunti i circa 15.000 civili vittime di rappresaglia. Ma il contributo in termini morali, etici e politici è stato considerevole. In un Paese che per vent'anni si vesti' di nero, perchè è innegabile che il fascismo ebbe un consenso vastissimo, sia che fosse dovuto a convinzione, sia che fosse dovuto a convenienza, a codardia, a ignoranza o qualunquismo. Questo nuovo "risorgimento" ebbe il pregio di risvegliare le coscienze e di porre in essere una sorta di riscatto morale al degrado che ci aveva portato dopo vent'anni di regime, alla guerra prima ed alla guerra civile poi. I valori della Resistenza prima, e della Costituente poi, rimarcarono i principi basilari sui quali deve fondarsi una civiltà democratica, libertà, lavoro, uguaglianza, pace e solidarietà. Questi sono i valori fondamentali che dovrebbero essere festeggiati il 25 aprile, non solo come celebrazione e ricordo ma soprattutto come affermazione di volontà.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span>Questo perché, come purtroppo sappiamo, sono valori che non possono essere considerati come acquisiti ed immutabile, ma che devono essere riconquistati ogni giorno. Perché negli ultimi anni, sempre di più', sembra che ci sia una crescente voglia di fascismo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span> In Italia, come sappiamo, non c'è stata una Norimberga, non c'è stato un processo ai criminali di guerra, per una serie di motivi legati ai processi di consolidamento geo-politici del dopoguerra nei quali l'Italia figurava pur sempre come alleata dei vincitori, non c'è stata una sfilata nella galleria degli orrori come in Germania, non ci sono stati processi. Tutto è stato nascosto ed insabbiato e questo ha permesso ai gerarchi, agli autori delle stragi, ed in generale a tutto l'entourage fascista di farla franca. Non solo di non subire processi, ma addirittura di rimanere inserita nei gangli dello Stato, esercito, polizia, Pubblica amministrazione. Sulla base di questo silenzio, è stato possibile diffondere il mito del "bono italiano" e quindi si è arrivati persino a colpevolizzare i partigiani per le cose sbagliate ( ce ne sono , ovviamente, state) che hanno commesso minimizzando invece il contributo alla redenzione dell'Italia. Che oggi appare divisa su tante cose , e tra queste anche sul 25 APRILE. Il festeggiamento del 25 aprile viene politicizzato dalla destra, considerato una festa esclusivamente della sinistra , anzi dei comunisti, che non va festeggiata .da Nord a Sud le cerimonie sempre più' ridotte, ed in molte città snobbate dalle Autorità. Sui social, slogan beffardi, prese in giro, e tante polemiche. Tese soprattutto a svalorizzare la celebrazione, a strumentalizzare la discussione a fini politici. Perché è chiaro che una destra che vuole risorgere deve minimizzare gli orrori del passato, ridurre le stragi fasciste a ì"ragazzate" , negare l'evidenza , negare la Storia. E anche qui stiamo parlando di persone che celebrano il fascismo senza averlo provato, affascinati dall'idea di potenza machista che puo' derivare dall'autoritarismo senza pensare che un regime è un regime e molte volte divora proprio quelli che l'hanno sostenuto. L'idea che un regime di tipo fascista o comunque autoritario sia un qualcosa che si puo' controllare e volgere a proprio vantaggio, discenda a sua volta da una faciloneria, una incapacità di analisi, superficialità figlia del populismo di cui siamo impregnati. Scomparsa una idea di Stato, con i principii della Costituente che si affievoliscono sullo sfondo , emerge un forte individualismo che oltre ad essere egocentrico, è anche fortemente autoreferenziale , capace di convincersi di sapere tutto senza studiare la Storia ed in ultima analisi facile preda di ogni pifferaio che racconti alla gente quello che vuole sentirsi dire, che faccia credere al popolo di essere protagonista delle proprie scelte mentre invece è manipolato E' ovvio che in questo clima non possa trovare spazio uno statista, che parli degli interessi della nazione, scomodi, barbosi, impegnativi quando è più' comodo e piu facile ascoltare i ciarlatani che promettono tutto, trovano sempre un colpevole per ogni problema (non una soluzione, un colpevole) e non devono mai rendere conto delle stupidaggini che dicono . E del resto , nel panorama della nostra politica ci sono statisti? </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span>Il 25 aprile va festeggiato, va protetto, va custodito. Perché ce ne sia un altro l'anno prossimo. Ed un altro ancora....</span></p>Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-14111706746359970122021-02-13T13:38:00.003-08:002021-02-13T13:38:51.953-08:00Le baggianate di Renzi<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: x-large;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: x-large;"><br /></span></span></div></div><span style="font-family: arial;"><span style="font-size: x-large;">P</span>er quanto possa sembrare incredibile , esistono persone che credono alle baggianate che dice Renzi, ci sono persone che lo stimano , persone che lo seguono, e persino persone che lo voterebbero. Questo perchè il politico che si vanta di avere sconfitto il populismo, è in realtà il re del populismo, della manipolazione, delle frasi ad effetto. Un parolaio veramente dotato. Per questo vale la pena di spendere due parole sui messaggi che sta cercando di fare passare, per tentare di riabilitarsi dopo avere gettato il proprio Paese nel caos in piena pandemia.</span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Alla considerazione che lui avrebbe provocato la crisi di Governo per fare arrivare Draghi, in quanto Conte non era il soggetto adatto per spendere i 209 miliardi del recovery Found, cercando di passare per "eroe" va risposto <b>NO, non ti crediamo, non è vero.</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">1) Innanzitutto una piccola considerazione: per quanto oggi sembri banale: quando ha provocato la crisi, il Recovery Fund non era ancora una realtò, non era stato ancora votato. Per cui se per qualsiasi motivo non fosse stato approvato, il suo gesto irresponsabile avrebbe provocato un disastro nel disastro in un Paese già in crisi . Anche perchè senza questi soldi in arrivo, un economista come Draghi avrebbe accettato di mettersi in gioco senza prospettive? Forse anche no. <b>Quindi Renzi ha fatto una scommessa al buio sulla nostra pelle</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">2) Il fatto che la crisi di Governo sfociasse in un Governo Draghi non era assolutamente una certezza, avremmo potuto trovarci con elezioni anticipate e la gestione di 209 miliardi in mano a Salvini Meloni e Berlusconi. <b>A meno che Renzi non avesse già solidi accordi con il centro destra per evitare le elezioni. Cosa che rende il quadro ancora piu' inquietante </b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">3) le considerazioni circa il fatto che Renzi avrebbe fatto tutto per il bene del Paese e non per motivi personali, come detto in un intervista "<i>Quando abbiamo aperto la crisi, nessuno ne capiva il motivo e io non riuscivo a spiegare il senso di quello che stavamo facendo», omissis. «Mi sono preso un sacco di insulti – dicevano che pensavo ai posti da ministro. E invece oggi chiunque capisce che Iv, nella coalizione di governo, conta molto meno di prima. Ma io ho fatto un sacrificio personale per il bene del Paese»</i><u><b> Non regge</b></u>. Se Conte avesse potuto arrivare a contabilizzare il proprio operato, gestendo i soldi del Recovery Fund, avrebbe eclissato tutti e un personaggio minuscolo come Matteo Renzi con il suo partitello sarebbe scomparso dai radar della politica italiana. Renzi ha rovesciato il tavolo per scompaginare tutto nel proprio interesse personale di rimanere visibile sulla scena politica italiana, e di trovare uno spazio - - personale - che potrà essere sulla scena politica italiana (ora tutto è possibile) oppure in un contesto internazionale (anche se sentirlo esercitarsi nelle lingue straniere è veramente uno spasso) </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">4) IL preteso entusiasmo di Renzi per Draghi "E il governo Draghi sarà la salvezza dell'Italia: ha messo in sicurezza l'euro quasi dieci anni fa, metterà in sicurezza il Recovery Plan per i nostri figli. Il fatto che a Palazzo Chigi stia per arrivare Draghi ci rinfranca per tutte le polemiche. Molti finalmente capiscono perché abbiamo fatto la crisi. Nonostante tutto, sì, ne valeva la pena". <b>Bisognerebbe dire che i trascorsi di Draghi in realtà non sono entusiasmanti</b> per quanto riguarda per esempio Draghi Direttore generale del Tesoro (privatizzazioni, svendita patrimonio industriale pubblico italiano, contratti derivati) e da Governatore di Banca d'Italia, quando diede l'OK all'acquisto di Antonveneta da parte di MPS ad un valore folle di mercato.( Per occultare le perdite di quel disastro Monte dei Paschi truccò i bilanci e realizzò operazioni di derivati truffaldine per le quali l'allora Presidente Giuseppe Mussari è stato condannato a 7 anni e 6 mesi di carcere - a prendere il posto di Mussari fu Alessandro Profumo, recentemente condannato a 6 anni di carcere per irregolarità nella contabilizzazione dei bilanci di MPS. Profumo fu nominato, da indagato, AD di Leonardo (ex-Finmenccanica) e sta ancora al suo posto. ,) <b>Quindi perchè Renzi dichiara di stimare Draghi?</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Sicuramente Draghi, nel suo , è bravo. Ma il "suo" siamo sicuri che sia portare un paese fuori dalla crisi sanitaria, sociale ed economica guardando non solo al PIL ma anche al benessere della gente? Siamo sicuri? <b>E chi lo ha deciso?</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">5) "Italia Viva annuncia da subito che sosterrà il governo indipendentemente dai nomi dei ministri, da quanti saranno tecnici e quanti saranno politici. Auspichiamo che tutte le forze politiche esprimano lo stesso sostegno: chi oggi pone veti agli altri non sta facendo solo un errore politico, ma sta rifiutando l'appello del presidente della Repubblica, che ha escluso che questo Governo avesse una connotazione politica". A questo punto due cose: uno, se da Draghi è disposto ad accettare tutto mentre contro Conte non era disposto ad accettare niente, è chiaro che non stiamo parlando del bene del Paese ma del suo personale. Perchè comunque la mettiamo , Draghi come premier è una incognita mentre Conte il suo lo ha fatto bene. E se non lo faceva abbastanza bene perchè non lo ha fatto fuori prima?<b> Diciamo che il senso dello Stato di Renzi si puo' definire in un unico vocabolo: opportunismo</b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Secondo: l'appello del Presidente lui lo accetta quando gli dice di accogliere Draghi, ma NON quando gli dice di sostenere Conte ... <b>E allora? Responsabilità istituzionale a spot? </b></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Tutto quello che dice Renzi si smonta da se, perchè lui è solo un parolaio, carrierista, pataccaro, poltronaro, falso come una moneta da tre euro. <b></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><span style="font-family: arial;"><b><br />Dispiace che in Italia e nel mondo ci sia ancora qualcuno che gli crede </b></span><p></p>Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-88433080584460252082021-02-08T16:13:00.002-08:002021-02-08T16:13:33.833-08:00UN GOVERNO PURCHESSIA?<p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">La gestazione del Governo Draghi sembra che alla fine si stia rivelando distruttiva per il sistema politico italiano. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Quando è andato in frantumi il Governo Conte, abbiamo potuto realizzare quanto in realtà fosse fragile l'equilibrio sul quale si reggeva. Solo la funambolica abilità del Presidente Conte poteva riuscire nell'arduo compito di tenere uniti a sufficienza elementi cosi' instabili e riuscire nel contempo a lavorare e a gestire l'emergenza , pur sotto il fuoco continuo delle opposizioni . Poi l'epilogo, come sappiamo , quando Renzi ha decretato lo stop. Sui motivi non si finirà mai di discutere, tuttavia è evidente che il motivo principale sono i 209 miliardi del Recovery Fund . Come in molte situazioni analoghe, per esempio nel mondo degli affari, la compagine è rimasta coesa sino al momento nel quale i soldi sono stati sul punto di arrivare, in questo caso sfruttando l'abilità e la credibilità di Conte, poi è arrivato il colpo di mano che rimette tutto ini discussione, con la pressione che deriva dal fatto di avere questi soldi in bilico e che quindi rende urgente trovare accordi e un nuovo equilibrio per poterli riscuotere. E' chiaro che l'Europa non erogherà questi fondi se non ad un Governo stabile e credibile. Di fronte a questo stallo alla messicana, innescato da Renzi che non aveva niente da perdere (per sua stessa ammissione, in una visione assolutamente personalistica della questione) è stato giocoforza per il Presidente della Repubblica tentare la carta di un uomo forte e super partes, quel Draghi che tante parti evocavano già da tempo. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Ora tutti i partiti o quasi stanno facendo a gara per entrare nel costruendo Governo Draghi, accettando tutte le cose che sino a pochi giorni fa rifiutavano con sdegno, ipotizzando alleanze sino a poco prima inimmaginabili. Renzi, che per trovare una scusa per la spallata a Conte faceva questioni di lana caprina su qualunque argomento, ora accetterebbe qualsiais cosa. La lega ha abbassato i toni , il PD non ne parliamo, e persino i 5 stelle sono possibilisti. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Come si diceva piu' sopra, c'è la pressione che deriva dall'avere questi soldi in bilico che rende tutto ugente. Cioè che mette fretta. E la fretta, lo sappiamo , è una pessima consigliera. Vogliamo veramente avere un Governo purchessia? Veramente Draghi è il salvatore della patria, il Messia? E' indubbiamente un valente economista. Ma il Capo di un Governo non puo' essere solo un economista, ce lo ricordiamo Monti? Questi 209 miliardi andranno ad aiutare la gente , le piccole imprese strangolate dal Covid? O probabilmente andranno alle Banche? </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">Pur di abbattere Conte tutti erano contro tutti , ora tutti a incensare Draghi, idolatrarlo. Ma tutti quelli che urlavano "elezioni!" Perchè questo non è il volere "deglitagliani" , pensano che Draghi sia quello che vogliono gli italiani? Pur di abbattere Conte mettiamo l'Italia in mano ad un Manovratore che non sappiamo dove andrà. Sicuramente cercherà di salvare l'Economia, ed infatti è ben visto da Confindustria che gli ha già chiesto di togliere reddito di Cittadinanza e Quota 100. Tra quelli che lo sostengono c'è chi non ha niente da perdere, come Renzi ma anche come la Lega che in qualche modo rientra nei giochi dai quali era esclusa e senza andare ad elezioni che sicuramente preferisce evitare. Non parliamo di Berlusconi, che smettera di essere un ologramma. Il PD, da sempre buono per tutte le stagioni , di sicuro ha ben poca faccia da perdere. Quelli che ci rimetteranno saranno i 5 stelle. Che con i Governi Conte 1 e 2 hanno accettato alleanze improbabili ma a fini di bene, riuscendo a portare a casa almeno una parte del proprio programma e dimostrando grande senso di responsabilità istituzionale. Ma che in questa ammucchiata perderanno tutto, perderanno quello che hanno costruito, perderanno la propria identità e potranno essere additati come poltronari (dai poltronari) . Se invece non aderiranno rischieranno di essere additati come irresponsabili. Io credo che l'unica via di uscita onorevole e ragionevole sarebbe quella di porre le proprie condizioni per un eventuale appoggio a Draghi, avendo il coraggio di dire di no se, come probabile, le loro condizioni non verranno accettate .</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">E vorra dire che andremo alle elezioni. Non sono il peggiore dei mali, sicuramente perderemo del tempo, ma la logica dell'emergenza ha sempre fatto piu' danni che bene. La "parola agli italiani" ha prodotto questa instabilità che ci portiamo avanti dal 4 marzo 2018, vediamo se "glitagliani" hanno imparato qualcosa </span></p>Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-36748162861057981442021-02-01T01:05:00.000-08:002021-02-01T01:05:25.159-08:00GIORNATA DELLA MEMORIA<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEolbUbSBdfMhtIselETfd84j5FPXla_wpqLeCs9lyFHUnvMzURYcpnWYtgEVORB5rZFTvHrzou0ev0MzEsVOJ7YyYn1ui_JCdYU62hcoXSa8bOIqaXd0UwnhL0AMgnNmc7hJEmGB68dk/" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" data-original-height="694" data-original-width="526" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEolbUbSBdfMhtIselETfd84j5FPXla_wpqLeCs9lyFHUnvMzURYcpnWYtgEVORB5rZFTvHrzou0ev0MzEsVOJ7YyYn1ui_JCdYU62hcoXSa8bOIqaXd0UwnhL0AMgnNmc7hJEmGB68dk/w185-h240/image.png" width="185" /></a>La f<span style="font-family: arial;">oto di una bambina impaurita livida, infagottata in una miserabile uniforme troppo grande per lei tanto da dovere essere chiusa con delle spille da balia . Il labbro spaccato dalle percosse, i capelli malamente cozzonati, gli occhi lucidi di un bambino che ha la febbre o che ha appena pianto. Uno sguardo fermo , nel quale sembra esserci qualcosa che va oltre la paura, la disperazione: quasi una consapevolezza del male che sta per venire. Ed insieme lo sguardo di sfida di un bambino che si sente picchiato senza ragione, troppo debole per reagire ma non per questo disposto a cedere.... L'ingenua sfida di un bambino che sta per morire. </span></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span>Questo è uno dei tanti documenti che ci vengono proposti nella giornata della memoria, uno dei tanti ricordi che emergono...per non dimenticare. Uno dei tanti e probabilmente troppi. La valango di foto , documentari, filmati, interviste che rischia di esondare, congestionare la nostra capacità di ricevere e quindi di diventare talmente eccessiva da venirne rifiutata in toto, rischia di annullarsi. Rischia di banalizzare il male. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"> </span><span style="font-family: arial;">Delle persone che non hanno vissuto il periodo dell'Olocausto, le piu anziane , nate nell'immediato dopo guerra, sono talmente abituate a sentire parlare dell'Olocausto, delle stragi naziste da non farci quasi piu' caso, anche perchè in principio se ne parlava poco e sembrava impossibile che se una cosa fosse veramente stata cosi' grave , non se ne parlasse di piu', e negli anni successivi c'erano sempre smentite , discussioni politiche con scambio di accuse e scarico di responsabilità, tanto da creare molta confusione. E poi c'era un certo qual malinteso pudore nel diffondere immagini e documenti troppo crudi, che ha aiutato a coprire per anni questa scomoda verità della quale il Governo italiano dell'epoca era stato complice. Le giovani generazioni , molte volte vivono tutto questo come un film su un passato remoto del quale non esistono i presupposti perchè si ripeta, e lasciano i ragionamenti , le filosofie , le discussioni ai "vecchi" come vecchie cose alle quali non vale piu' la pena di pensare.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"> <span> </span>Tutto questo nasce, evidentemente, da pesanti tentativi di rimozione, che nell'immediato dopo guerra avevano ragione d'essere nei problemi di riconfigurazione geo politica dell'Europa devastata dalla guerra e nella quale l'Italia figurava come alleata dei vincitori, percio' molto scomoda da processare , e la valanga di informazioni e documenti evocati ogni anno nel'anniversario della liberazione di Auschwitz, rischia di suonare come una liturgia rituale e retorica , che non riesce a coinvolgere Ma tutto questo non è senza conseguenze. Quando, di fronte ad una immagine come questa, si scrive, si dice o si pensa "mai piu'" bisognerebbe capire se siamo veramente consapevoli ed attenti a fare in modo che questo non si ripeta piu'. Perchè tutto quello che è successo , i campi di concentramento, gli stermini, le camere a gas, le persecuzioni, le esecuzioni di massa non sono state fatte da alieni venutio dallo spazio, mostri extraterresti o non umani. Sebbene vestiti con uniformi mostruose, i carnefici e gli esecutori erano persone che venivano dalla vita civile, dalla vita "normale" falegnami, librai, osti, impiegati, piccoli burocrati comunali o statali, fabbri, insegnanti persone comuni prestate all'esercito. E sopratutto, conniventi furono i popoli, in primis il popolo tedesco, ma anche quello italiano, quello degli altri paesei europei occupati dai nazisti . E' stato detto che il vero dramma nel dramma non fu tanto il genocidio, quanto il fatto che milioni di persone lo trovassero normale. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span><i>Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, non aveva nulla né di demoniaco né e né di mostruoso. (Hannah Arendt)</i></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span>Gente normale che fa cose normali. Che diventano genocidio. La banalità del male, appunto, termine che nasce come titolo del libro di Hanna Arendt, La lettera Eichmann a Gerusalemme: resoconto sulla banalità del male , nato dai rapporti che l'autrice inviava al proprio giornale settimanale New Yorker, sulle sedute del processo ad Adolf Eichmann, Il gerarca nazista, poi condannato ed impiccato per i crimini commessi :dal dibattimento in aula, infatti, Hanna Arendt ricavò l'idea che il male perpetrato da Eichmann - come dalla maggior parte dei tedeschi che si resero corresponsabili dell'Olocausto - fosse dovuto non a un'indole particolarmente malvagia radicata nell'anima quanto piuttosto a una completa inconsapevolezza di cosa significassero le proprie azioni. Eichmann dichiaro sempre di avere fatto nient'altro che quanto gli avevano ordinato , come un burocrate qualsiasi</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span>E qui vanno sottolineate due cose: banalità del male ed inconsapevolezza della portata delle proprie azioni, ovvero anca mancanza di nozione di causa effetto. In questo risiedono i prodromi di una possibile ripetizione di quanto già accaduto , sia pure con forme diverse. Il compito della memoria è quello di ricordarci che il male non arriva con un camion carico di nazisti che prendono il potere urlando , ma che si sviluppa dentro ed intorno a noi con un aura di normalità.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span>A cominciare dai negazionisti , a coloro i quali negano che ci sia stata la Shoa, che cercano di riscrivere la Storia per cancellare la memoria , molte volte perchè di questo passato non hanno consapevolezza e cercano di ripercorrere quelle che ritengono siano antiche glorie perchè si fermano alla superficilità del mito. Per continuare con coloro che minimizzano, distorcono, rifiutano di sapere . E sono tutto intorno a noi, vediamo l'indice di gradimento dei partiti che fanno un preciso riferimento ai regimi che sono stati coloro i quali hanno provocato gli orrori dell'olocausto in costante salita. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span></span><span style="font-family: arial;">Per continuare con i sovranisti che in nome di un malinteso senso di "amor di Patria" invocano la chiusura dei confini ai rifugiati. Fateci caso: le foto dei campi profughi ai confini dell'Europa, con i bambini a piedi nudi nella neve non vi ricordano qualcosa? </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span>La banalità del male puo' essere anche il tratto di penna, di un burocrate che impedisce ad un rifugiato di entrare nel Paese verso il quale sta fuggendo, per esempio, per un mero errore formale, o per una interpretazione di una Legge, e lo rimanda oltre un confine nel quale il suo destino è estremamente incerto. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span>La banalità del male puo' essere anche perdersi in contorte trattative tra Paesi confinanti intorno alla burocratica interpretazione di Leggi e regolamenti internazionali nella spartizione di compiti e responsabilità mentre nei campi profughi i rifugiati continuano a morire di fame e di freddo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span>E questi burocrati sono persone normali , che applicano semplicemente delle Leggi, a loro volta, promulgate da persone che vediamo in televisione cordiali e sorridenti</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span>Ci sono migliaia di profughi ammassati ai confini terrestri dell'Europa in condizioni precarie, al freddo , affamati, senza cure mediche. E questi profughi molte volte vengono da paesi in cui situazioni di guerra e miseria risultano molto comode ai Paesi occidentali che possono approfittare di queste situazioni incerte per accaparrarsi le risorse naturali di questi paesi a bassissimo costo , o per vendere loro le proprie armi, o per scaricarvi i propri rifiuti tossici: tutto , si capisce, con i documenti in ordine, tutto ammantato di legalità . Banalità del male è liquidare il tutto dicendo o pensando "che questi profughi potevano restare a casa loro", fare finta di non sapere</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span>Banalità del male è anche il non decisionismo dei Governi ma puo' essere anche non pensare alle conseguenze di una scelta politica, di un voto. Puo essere anche partecipare per goliardia o per provocazione ad una manifestazione con risvolti xenofobi , o antisemiti, o anche solo a sostegno di un partito o movimento politico che fa proprie queste idee. Liquidare certe manifestazioni di matrice fascista o neofascista come ragazzate , come giovanile goliardia, invece di cercare di capirne le conseguenze.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><span> </span>Basterebbe forse, ecco.... Tenere a mente l'immagine di questa bambina, strappata agli affetti, picchiata senza motivo ed infine uccisa ad Auschwitz a 14 anni, e riuscire ad immaginare che la sua morte , e quella di altri milioni di persone come lei, tra cui molti bambini, sono state il risultato di un qualcosa che è iniziato come manifestazioni di giovinastri frustrati dall'esito e dalle conseguenze della prima guerra mondiali, che si trovavano magari in una birreria a parlare male del Governo ed a proporre un nuovo Governo in nome del popolo tedesco....o in nome "deglitaliani" , e che indicavano negli stranieri, oppure in qualche minoranza del proprio Paese la causa di tutti i mali, proponendosi come i salvatori della Patria. .Banalmente.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;">foto di </span><span style="background-color: white; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; text-align: left;"> </span><span style="background-color: white; font-family: "Eugenio Text", Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 18px; text-align: left;">Czeslawa Kwoka, uccisa nel marzo 1943 ad Auschwitz. dalla rete</span></p>Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-859519914335637392020-09-13T14:14:00.002-07:002020-09-13T14:14:48.114-07:00PERCHE' NO?<p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i>L’idea di cambiare la costituzione solo per fare un taglio lineare dei Parlamentari, mi sembra come minimo ingenua. A voler essere buoni, si comprende la buona volontà dei 5 stelle di tenere fede alle proprie promesse elettorali tagliando il numero dei parlamentari. </i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i><br /></i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i>Ma cosi’, non è una cosa seria. Non si puo’ chiedere una riforma della costituzione senza un articolato progetto, che si prefigga di migliorare veramente le cose attraverso interventi mirati. </i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i><br /></i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i>E’ evidente che i problemi del nostro parlamento sono tanti, dalla qualità dei suoi membri all’assenteismo eccetera. <b><u>Tuttavia la soluzione non puo’ essere solo quella di un taglio lineare, che riduce la democrazia senza risolvere niente.</u></b> </i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i><br /></i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i>Le motivazioni a sostegno del SI si riassumono con l’ idea di un risparmio economico, unita ad una punizione della “casta” . </i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i><br /></i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i><b><u>Due cose entrambe viste in negativo:punire e risparmiare,</u></b> dove risparmiare evidentemente implica il concetto che questi sono soldi sprecati perché il parlamento non opera in maniera sufficientemente efficace per le risorse che assorbe. </i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i><br /></i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i>T</i></span><i style="-webkit-text-stroke-width: initial;">uttavia, come ha detto Matteo Santori, portavoce del movimento denominato 6000sardine su Huffpost , questo “rappresenta il culmine di un processo di delegittimazione del Parlamento e delle istituzioni repubblicane. Il taglio dei parlamentari, travestito di riformismo nel nome dell’efficienza e del risparmio, è in realtà l’apice dell’antipolitica “ </i></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><i style="-webkit-text-stroke-width: initial;"><br /></i></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><i style="-webkit-text-stroke-width: initial;">E’ una specie di rottamazione alla Renzi, cambiare tutto per non cambiare nulla. E’ chiaro che i sostenitori del SI cavalcano l’onda di entusiasmo “anticasta” con i quale molti elettori vogliono “Punire” la casta non importa come. Senza pensare che in questo modo, cito ancora Santori <b>“Il taglio indebolisce gli elettori, non gli eletti.</b>”</i></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><i style="-webkit-text-stroke-width: initial;"><br /></i></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><i style="-webkit-text-stroke-width: initial;"><br /></i></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i>Se non viene cambiata la LEGGE ELETTORALE , se non vengono eliminate le liste bloccate che a tutti gli effetti fanno si che gli eletti non vengano decisi dagli elettori ma dai capi di partito, un taglio lineare dei parlamentari non fa altro che accorciare le liste , e siccome sappiamo che ai primi posti nelle liste ci vanno sempre i soliti noti, verrà semplicemente ridotta la possibilità dell’ingresso di volti nuovi in parlamento.</i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i>Se non si cambia la Legge Elettorale, col cavolo che questi tagli lineari colpiranno gli assenteisti e comunque i peggiori in Parlamento- </i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 22px; text-align: justify;"><i><span style="font-kerning: none;"></span><br /></i></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i>Una riforma seria del Parlamento non puo’ prescindere dal ritorno della possibilità per gli elettori di scegliere gli eletti ed esercitare, quindi, una delle funzioni essenziali della democrazia: il CONTROLLO</i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 22px; text-align: justify;"><i><span style="font-kerning: none;"></span><br /></i></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i>Una volta che la parola sarà tornata agli elettori, allora si potrebbe anche discutere di snellire le fila del Parlamento, anche se un vero risparmio potrebbe , dovrebbe, essere fatto diminuendo i compensi dei parlamentari, parametrandoli ai compensi che percepivano al momento dell’ingresso in Parlamento e ridimensionando la macchina organizzativa , dai portaborse alle auto blu eccetera. Anche se sarebbe ora che un miglioramento deciso della qualità dei nostri parlamentari, facesse entrare nella visione degli elettori il concetto di INVESTIMENTO e non di COSTO. </i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 22px; text-align: justify;"><i><span style="font-kerning: none;"></span><br /></i></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i>Si perché in un Paese serio, che desidera crescere, la soluzione non puo’ essere quella di attaccare e fare a pezzi le Istituzioni, bensi’ di fare in modo cheLE ISTITUZIONI FUNZIONINO. L’ondata anticasta che pervade il Pese, peraltro piu’ che giustificata, non deve impedirci di ragionare. E tra l’altro tempo che una vittoria del SI potrebbe rappresentare una comoda scusa per NON rimettere mano alla legge elettorale, non fare altre riforme eccetera, perché tanto la riforma è stata già fatta. Troppo comodo </i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 22px; text-align: justify;"><i><span style="font-kerning: none;"></span><br /></i></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i>Condivido le affermazioni di molti circa il fatto che la proposta oggetto del referendum è demagogica, populista ed è stata dettata anche dal desiderio di apparire “ di mostrarsi agli elettori italiani come indomiti – ma ciechi - paladini della causa anti-casta “ cit</i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i><br /></i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i>Io votero’ NO, non sono disposto a farmi prendere in giro. Questo taglio di Parlamentari “ad cazzum” (scusate il francesismo) è fumo negli occhi, è come se qualcuno ti prendesse a sberle, e poi per consolarti si desse da solo degli schiaffi sulla mano dicendo “cattiva mano, cattiva” Il Parlamento funziona male perché è composto da troppe persone sbagliate , non perché sono genericamente troppe. </i></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; background-color: white; color: #1a1a1a; font-family: Helvetica; font-size: 18px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="font-kerning: none;"><i>Se cosi fosse , per avere il Governo perfetto basterebbe eliminare tutti i parlamentari tranne uno….facile no?</i></span></p>Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-23910691643074350542020-08-14T15:39:00.002-07:002020-08-14T15:39:48.520-07:00TANTO NON CAMBIA NIENTE......<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"Tanto non cambia niente" è il mantra dei qualunquisti, dei delusi, di una vasta area di elettori o mancati elettori italiani ed in generale il piu' diffuso Leitmotiv delle frequenti campagne elettorali . "Tanto non cambia niente" è un buon motivo per non impegnarsi, per non votare ma molto spesso anche soltanto per non prendere una posizione . "Tanto non cambia niente" è il modo nel quale un mondo politico sempre più' lontano dalla gente prospera, e diventa sempre più' alieno ed autoreferenziale. Ma "Tanto non cambia niente"è anche una pratica scusa per non cercare di capire quello che succede, ed è forse proprio questo il fulcro del problema. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In un paese che soffre di un altissimo tasso di analfabetismo funzionale, quasi il 30% il più' alto in Europa, ha buon gioco chi fa propaganda politica utilizzando termini complessi e di difficile comprensione , perché questo produce rassegnazione in chi ascolta non comprende e che alla fine rinuncia a capire e lascia che le cose succedano perché "Tanto non cambia niente". Ecco il punto-</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il tema che mi ha suscitato questa riflessione è la discussione strisciante, in sordina nei media nazionale , più' sentita sui Social, , per un referendum confermativo di una<span style="background-color: white;"><span style="color: #222222;"> legge di revisione costituzionale votata dalle camere con cui è stato previsto il taglio del 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento, ed il voto è prossimo perché si voterà tra poco più' di un mese - </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #222222;"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="background-color: white; caret-color: rgb(34, 34, 34);">La questione è tutt'altro che banale </span>perché oppone da un lato coloro i quali sostengono la proposta del Parlamento esclusivamente o quasi per motivi economici, una motivazione che pero' può' ragionevolmente essere ritenuta valida esclusivamente in un ottica demagogica e populista, perché un risparmio calcolato tra i 50 ed i 100 milioni l'anno, a fronte di un bilancio dello stato che viaggia intorno ai 600 miliardi di euro non può' essere considerato economiacamente rilevante , e dall'altra coloro i quali si oppongono al taglio dei parlamentari temendo che ad esso corrisponde di fatto un danno alla democrazia, perché diminuisce le rappresentanza , e potrebbe limitare la effettiva autonomia del parlamento lo stesso, rendendo più' facile quel fenomeno di accaparramento dei parlamentari disposti a migrare da una formazione politica all'altra , fenomeno anche noto come il "mercato delle vacche" </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le argomentazioni portate a sostegno del taglio dei parlamentari , di carattere appunto populista perché tese a colpire la fantasia degli elettori con quello che viene definito un "taglio alla casta" appaiono molto accattivanti alle persone che hanno difficoltà a comprendere le implicazioni che vanno oltre la immagine immediata di alcun parlamentari che "vanno a casa" . L'immagine di parlamentari cui viene sottratta la "poltroncina" , che vengono "mandati via" soddisfa un bisogno di rivalsa contro una classe politica in generale vista come debole, corrotta ed incapace , la famosa "pedata nel sedere" invocate nelle discussioni da bar. Soddisfa un bisogno generato dalla rabbia e dalla frustrazione, più' che da ragionamenti razionali. Eppure, dovrebbe essere evidente che diminuire il numero dei Parlamentari non garantisce in alcun modo un miglioramento della classe politica non garantisce in alcun modo una migliore qualità della politica stessa, anche perché nessuno è in grado di garantire che coloro i quali rimarranno saranno i migliori, che se ne andranno i peggiori. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Coloro i quali non ritengo positivo il taglio numerico dei parlamentari , e proporrebbero altre soluzioni (come ad esempio i dimezzamento dei compensi dei parlamentari, il taglio delle pensioni ed in generale dei privilegi dei parlamentari ) utilizzano argomentazioni complesse, che non tutti hanno il tempo e la voglia di stare ad ascoltare. Quindi facilmente, chi legge i commenti un momentino piu0' articolati, facilmente gira pagina pensando </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"Tanto non cambia niente"</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E' questo il pericolo del </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"Tanto non cambia niente", perché questo è uno dei momenti nei quali effettivamente qualcosa può' cambiare, e se le persone non andranno a votare perché </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: start;">"Tanto non cambia niente", le cose potrebbero cambiare, e in peggio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-align: start;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: start;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"Tanto non cambia niente" è stato un veleno che ha corroso molto la nostra Società e di certo l'ha peggiorata di molto, ed è stato alimentato da una politica che ci ha voluto sempre più' ignoranti e meno capaci di critica e sono stati diversi probabilmente i momenti della nostra storia recente nel quale siamo stati indotti a non fare , a non votare , o a votare sulla base di ondate emotiva costruite ad arte, ed a farci convincere che </span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"Tanto non cambia niente"</span></div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Andano a votare possiamo cambiare le cose o perlomeno impedire che cambino in peggio. Vale la pena pensarci. non sempre è vero che </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">"Tanto non cambia niente"......</span></div>
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Tanto non cambianiente.....Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-3295822266810156092020-04-14T07:57:00.000-07:002020-04-15T02:34:00.287-07:00Modesta risposta a "MAGISTRALE " ESERCITAZIONE DIALETTICA DI MARCELLO VENEZIANI SUL PREMIER<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questa "MAGISTRALE ESERCITAZIONE DIALETTICA DI MARCELLO VENEZIANI SUL PREMIER " gira da un po' su Internet, e ci invita a divertirci un poco se possiamo: bene, ci proviamo. Innanzitutto complimenti a questo signore che è riuscito a spendere circa mille parole per parlare del nulla. Si vede che non aveva un granché da fare .</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La sua fatica, che oltre alle mille parole ha preso anche il suo tempo per scriverle, è tesa a dimostrare che Conte è il nulla assoluto, ed a supporto di questo porta diverse argomentazioni. Alcune , prese singolarmente, anche condivisibili ma , a mio modesto parere , esposte in modo arrabbiato ed anche, sempre secondo me, fazioso.</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Giuseppe Conte non è un leader, non è un eletto, non è un politico. <b>E' vero, ed è il motivo per il quale si trova al suo posto. </b>E' stato scelto da Matteo Salvini e Luigi Di Maio proprio perché aveva un un profilo politicamente neutro, e questo si è reso necessario proprio perché " la Politica, dopo lo Scarso, lo Storto, il Pessimo, ha raggiunto lo Zero, la rappresentazione compiuta del Vuoto. " e su questo è difficile argomentare . E' vero :<b>r</b></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>aggiunto il Vuoto politico si è reso necessario chiedere ai NON politici di buona volontà di andare a fare da stampella a un Governo composto da Politici troppo sfiduciati per reggersi in piedi. </b></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E' stata una scelta necessaria ed anche coraggiosa , da parte di tutti. Naturalmente l'evoluzione della situazione ci ha fatto vedere tutti i limiti di questa scelta, specie da parte (mia opinione) di Salvini che con il suo 7 % ha tentato di imporre la sua leadership culminata nell'autogestito termidoro del Mohjto . Ma rimane una scelta coraggiosa ed epocale. </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Mi sento di contestare la definizione "Luogotenente del Niente" perché Conte, terminata la prima esperienza , ha dimostrato di avere la capacità la stoffa e la determinazione per iniziare una seconda esperienza questa si, come luogotenente di nessuno dimostrando capacità tecniche non indifferenti ed una autonomia di pensiero che sicuramente disturba molti. A questo proposito vale ricordare il discorso di Conte al Parlamento in occasione delle proprie dimissioni da Presidente del Consiglio del suo primo Governo , nel quale ha dimostrato ampiamente le proprie qualità, sino a quel momento sottomesse alla necessità di fare stare in piedi il Governo Lega/M5S , ha dimostrato intelligenza, competenza e senso dello Stato, oltre a duna notevole indifferenza per le sirene del potere, e sicuramente capacità intellettuali inedite nell'altrimenti arido panorama di palazzo Chigi . Certamente si puo' definire Luogotenente del Nulla solo nel caso in cui si ragioni in una logica di Partiti, di capibastone e luogotenenti, non di un Presidente del Consiglio che non dipenda da nessuno. <b>Pero' in questo caso essere un NON luogotenente appare come un merito</b>. E' probabilmente esatto dire che egli oggi è il fenomeno più avanzato della politica dopo lo sfascio di tutti i sistemi precedenti, i partiti, i movimenti, le ideologie, la politica e l'antipolitica, i tecnici e i populisti, le élite e le plebi. È una inaspettata svolta avvocatizia della politica e, a quanto sembre, Conte non scende in politica, assume solo da avvocato l'incarico di difendere una causa per ragioni professionalI. E la cosa non mi sembra per niente male, se invece di continue faziosità ci troviamo ad avere qualcuno che persegue un bene ideale a prescindere dalle regioni di Partito</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sono d'accordo sulla idea che andrebbe studiato nelle università del mondo perché segna un nuovo stadio, anonimo e postumo della politica, che , come gia detto , segue ad un periodo vorticoso nel quale si sono superate diverse fasi, partiti movimenti ideologie e non dimentichiamo i personalismi e le manie di protagonismo per arrivare al tecnisimo puro. Invece mi sembra sbagliato concludere non si puo esprimere su d i lui perché lui segna la fine del discorso politico: non mi sembra. Se la politica è l'arte del possibile, il metodo per conciliare diverse esigenze mi sembra che di questo lui sia un maestro. Diverso puo' esssere il giudizio se si dice politica e si intende invece faziosità o partitismo. . E non trovo che lui si limiti al preannuncio perché lui decide e fa </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Semmai delude chi si aspetta la politica urlata, quella degli spot e degli annunci ad effetto, la politica del bunga-bunga e del Papetee, delle messe improvvisate nei Talk Show, dei rosari pagani e delle donne cristiane ad uso e consumo di Facebook, . In questo si, lui è una finestra nel vuoto: non c'è la telenovela.</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">I fatti separati dalle opinioni, si diceva; e perché no, se lui è un tecnico.. Dopo che Conte ha parlato non lascia una eco rimbalzante di frasi ad effetto, questo no. Dice l'essenziale. Che non è silenzio, ma misura. Conte non rientra in nessuna categoria conosciuta,.Vero. E meno male . </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Conte è portatore sano di politica e di governo, perché lui ne è esente. Avercene. Non sono d'accordo che sia contenitore sterile di ogni contenuto, piuttosto che sappia affrontare i contenuti in modo distaccato. Non mi sembra proprio che non abbia una sua idea; certo quel che dice è pertinente del luogo, dell'ora e delle persone che ha di fronte. Non ci siamo abituati. </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Parlare della sua inesistenza è un po fantascientifico, Dopo l'esperienza con Salvini è riuscito a prendere in mano le redini di una esperienza di Governo allo sfascio e di reinventarla. Non mi sembra pochissimo. Tralasciamo poi la serie di metafore e similitudini nelle quali l'autore si compiace di ripetere e citare se stesso perchè inutilmente ripetitive....eh se no come arriviamo a mille parole.</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Conte non ha una storia, non ha eredità e provenienze, non ha fatto nessuna scalata. Questo io lo giudico un merito È stato direttamente chiamato al Massimo Grado col Minimo Sforzo, anzi senza aver fatto assolutamente nulla. Ma magari anche senza avere fatto nulla di male e oggi nel panorama politico italiano non è poco</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> Tralasciando le battute di dubbio gusto che seguono nel racconto, riassumendo Conte è un tecnico senza una specifica connotazione politica. Piu' o meno come Monti credo. Bisogna dire che di tutti gli altri del panorama politico italiano che invece di connotazione politica ne avevano anche troppa, nessuno è stato ritenuto degno del suo ruolo. Questa come la mettiamo? </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Certo fa molto intellettuale alla moda dire che " Conte non dice niente ma con una faticosa tonalità che sembra nascere da uno sforzo titanico, la sua parlata cavernosa e adenoidea è una modalità atonica, priva di pensieri o emozioni, pura espressione vanesia di un dire senza dire, il gergo della premieralità. Il suo vaniloquio è simulazione di governo, promessa continua di intenti, rinvio sistematico di azioni; è un riporto asintomatico di pensieri, la somma di più uno e meno uno. Indica con fermezza che si adatta a tutto e non comunica niente." <b>Ma non è vero.</b> Conte dice poco, lo fa con misura, dice le cose che riesca a fare in tono semplice comprensibile da tutti. Chi vive nella realtà fa quello che puo' con quello che ha senza fantasmagorici annunci ai quali la politica ci aveva sino ad ora abituati </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Dopo Conte non c'è più la politica; c'è la segreteria telefonica, il navigatore di bordo, la cellula fotoelettrica. Il drone. Beh, frase ad effetto. Sicuramente non c'è la politica urlata ma mi viene da dire che piuttosto di avere politicanti impazziti al timone della nave , forse un pilota automatico non è cosi' male . Conte ha certamente una funzione, e non è solo quella di cerniera lampo tra sinistra e M5S,(ma io aggiungo, non dimentichiamo che se non è piu' la cerniera tra Lega e M5S è solo perché qualcuno ha esagerato con i Mohjto) punto di sutura tra establishment e grillini (ex tra Lega e Grillini c.s.) . È la spia che la politica non c'è più, vero, perlomeno nella versione degradata più recente. Lui è oltre, ma non è senza,non è il sordo rumore del nulla versato nel niente. E' il rumore di un mondo politico che si è rotto e non so puo' piu' aggiustare senza fare vera politica. E' il tonfo di un mondo politico che si è ubriacato di se stesso ed è stramazzato al suolo e non risorgerà con le fregnacce. Dopo Conte, chi vorrà apparire credibile dovrà esserlo davvero. </span></div>
Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-75014948299227236022020-04-01T15:11:00.000-07:002020-04-01T15:11:34.360-07:00TRADUZIONE DELL'ARTICOLO Lessons from Italy’s Response to Coronavirus by Gary P. Pisano , Raffaella Sadun and Michele Zanini PUBBLICATO DA HARWARD BUSINESS R<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; text-decoration: underline;"><b>Lezioni dalla risposta dell'Italia al Coronavirus</b></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">Nel momento in cui i politici di tutto il mondo lottano per combattere la rapida pandemia di Covid-19, si trovano in un territorio inesplorato. Molto è stato scritto sulle pratiche e le politiche utilizzate in paesi come Cina, Corea del Sud, Singapore e Taiwan per reprimere la pandemia. Sfortunatamente, in gran parte dell'Europa e degli Stati Uniti, è già troppo tardi per contenere Covid-19 nei suoi esordi e i politici stanno lottando per tenere il passo con la pandemia in espansione. Nel fare ciò, tuttavia, stanno ripetendo molti degli errori commessi all'inizio in Italia, dove la pandemia si è trasformata in un disastro. Lo scopo di questo articolo è di aiutare i politici statunitensi ed europei a tutti i livelli a imparare dagli errori dell'Italia in modo che possano riconoscere e affrontare le sfide senza precedenti presentate dalla crisi in rapida espansione.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">Nel giro di poche settimane (dal 21 febbraio al 22 marzo), l'Italia è passata dalla scoperta del primo caso ufficiale Covid-19 a un decreto del governo che essenzialmente vietava tutti i movimenti di persone all'interno dell'intero territorio e la chiusura di tutti i attività commerciali essenziali. In questo brevissimo periodo, il paese è stato colpito da un vero tsunami di forza senza precedenti, punteggiato da un flusso incessante di morti. È senza dubbio la più grande crisi italiana dalla seconda guerra mondiale.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">Alcuni aspetti di questa crisi - a cominciare dai suoi tempi - possono senza dubbio essere attribuiti alla pura e semplice sfortuna, che chiaramente non era sotto il pieno controllo dei politici. Altri aspetti, tuttavia, sono emblematici dei profondi ostacoli che i leader in Italia hanno affrontato nel riconoscere l'entità della minaccia rappresentata da Covid-19, nell'organizzare una risposta sistematica ad essa, e nel saper apprendere dai primi successi e, soprattutto, dai fallimenti.Vale la pena sottolineare che questi problemi sono emersi sebbene il Covid-19 avesse già avuto un impatto completo in Cina, e alcuni modelli alternativi per il contenimento del virus (in Cina e altrove) fossero già stati utilizzati con successo. Ciò che emerge è un fallimento sistematico nell'assimilare e poi agire sulla base delle informazioni esistenti in modo rapido ed efficace , come se mancasse del tutto l’idea di ciò che si sarebbe potuto fare.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">Ecco le spiegazioni per questo fallimento - che si riferiscono alle difficoltà di prendere decisioni in tempo reale, nel momento in cui si sta verificando una crisi per poterla superare.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none; text-decoration: underline;"><b>Riconoscere i propri pregiudizi cognitivi.</b></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"> Nelle sue fasi iniziali, la crisi Covid-19 in Italia non assomigliava affatto a una crisi. Le dichiarazioni iniziali sullo stato di emergenza sono state accolte dallo scetticismo sia da parte del pubblico che da molti membri nei circoli politici, anche se diversi scienziati avevano avvertito del potenziale di una catastrofe già da settimane. In effetti, alla fine di febbraio alcuni importanti politici italiani si sono impegnati nella stretta di mano pubblica a Milano per sottolineare che l'economia non doveva andare nel panico e fermarsi a causa del virus. (Una settimana dopo, a uno di questi politici fu diagnosticato Covid-19.)</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">Reazioni simili sono state ripetute in molti altri paesi oltre all'Italia ed esemplificano ciò che gli scienziati comportamentali chiamano p</span><span style="font-kerning: none; text-decoration: underline;"><b>regiudizio di conferma</b></span><span style="font-kerning: none;"> - una tendenza a cercare di cogliere solo le informazioni che confermino la nostra posizione preferita o ipotesi iniziale.(evitando percio’ una analisi imparziale ed approfondita che potrebbe ribaltare convinzioni comode sostituendole con ipotesi scomodo NdT) Minacce come le pandemie che si evolvono in modo non lineare (ovvero iniziano in piccolo ma si intensificano esponenzialmente) sono particolarmente difficili da affrontare a causa delle difficoltà di interpretare rapidamente ciò che sta accadendo in tempo reale. Il momento più efficace per agire in modo risolutivo è quello veramente iniziale, quando la minaccia sembra essere ancora minima , magari prima che ci siano casi sul territorio. Ma se l'intervento funziona davvero, non essendoci conseguenze gravi a posteriori sembrerà che azioni cosi’ drastiche siano state una reazione eccessiva, e questo è un gioco al quale molti politici non vogliono giocare.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">L'incapacità sistematica di ascoltare gli esperti evidenzia i problemi che sia i leader che le persone in generale - hanno nel comprendere come comportarsi in situazioni estreme e altamente complesse in cui non esiste una soluzione facile. Il desiderio di agire fa sì che i leader facciano affidamento alle proprie reazioni viscerali oppure sulle opinioni del proprio staff. Ma in un momento di incertezza, è essenziale resistere a questa tentazione e invece impiegare il tempo per scoprire, organizzare e assorbire la conoscenza parziale che è dispersa in diverse tasche di competenza.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none; text-decoration: underline;"><b>Evitare soluzioni parziali. </b></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">Una seconda lezione che si può trarre dall'esperienza italiana è l</span><span style="font-kerning: none; text-decoration: underline;"><b>'importanza degli approcci sistematici e dei pericoli delle soluzioni parziali</b></span><span style="font-kerning: none;">. Il governo italiano ha affrontato la pandemia di Covid-19 emanando una serie di decreti che aumentavano gradualmente le restrizioni all'interno delle aree di blocco ("zone rosse"), che venivano poi espanse fino a quando non si applicavano infine all'intero Paese.In tempi normali, questo approccio sarebbe probabilmente considerato prudente e forse anche saggio. In questa situazione, ha fallito per due motivi. Innanzitutto, non era coerente con la rapida diffusione esponenziale del virus. I "fatti sul campo" in qualsiasi momento non erano semplicemente predittivi di quale sarebbe stata la situazione pochi giorni dopo. Di conseguenza, l'Italia ha seguito la diffusione del virus piuttosto che prevenirlo. In secondo luogo, l'approccio selettivo potrebbe aver involontariamente facilitato la diffusione del virus. Consideriamo la decisione di bloccare inizialmente alcune regioni ma non altre. Quando il decreto che annunciava la chiusura dell'Italia settentrionale è diventato pubblico, ha fatto esplodere un massiccio esodo nell'Italia meridionale, senza dubbio diffondendo il virus in regioni in cui non era presente.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">Ciò dimostra ciò che è ormai chiaro a molti osservatori: una risposta efficace al virus deve essere orchestrata come un sistema coerente di azioni intraprese contemporaneamente. I risultati degli approcci adottati in Cina e Corea del Sud sottolineano questo punto.Mentre la discussione pubblica sulle politiche seguite in questi paesi spesso si concentra su singoli elementi dei loro modelli (come test approfonditi), ciò che caratterizza veramente le loro risposte efficaci è la moltitudine di azioni che sono state intraprese contemporaneamente. La risposta è efficace quando è combinato con una strategia di contatto rigorosa e la strategia è efficace fintanto che è combinata con un sistema di comunicazione efficiente che raccoglie e diffonde informazioni sui movimenti di persone potenzialmente infette e così via.Queste regole si applicano anche all'organizzazione del sistema sanitario stesso. Sono necessarie riorganizzazioni importanti all'interno degli ospedali (ad esempio, la creazione di flussi di cure Covid-19 e non Covid-19). Inoltre, è urgentemente necessario un passaggio dai modelli di assistenza incentrati sul paziente a un approccio basato sul sistema comunitario che offre soluzioni pandemiche per l'intera popolazione (con un'enfasi specifica sull'assistenza domiciliare). La necessità di azioni coordinate è particolarmente acuta in questo momento negli Stati Uniti.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">L'apprendimento è fondamentale. Trovare il giusto approccio di implementazione richiede la capacità di apprendere rapidamente sia dai successi che dai fallimenti e la volontà di cambiare le azioni di conseguenza. Certamente, ci sono preziose lezioni da trarre dagli approcci di Cina, Corea del Sud, Taiwan e Singapore, che sono stati in grado di contenere il contagio abbastanza presto. Ma a volte le migliori pratiche possono essere trovate proprio all’interno del proprio sistema . Poiché il sistema sanitario italiano è altamente decentralizzato, diverse regioni hanno provato diverse risposte politiche. L'esempio più evidente è il contrasto tra gli approcci adottati dalla Lombardia e dal Veneto, due regioni limitrofe con profili socioeconomici simili.La Lombardia, una delle aree più ricche e produttive d'Europa, è stata colpita in modo sproporzionato da Covid-19. Al 26 marzo, detiene il triste record di quasi 35.000 nuovi casi di coronavirus e 5.000 morti in una popolazione di 10 milioni. Il Veneto, al contrario, è andato molto meglio, con 7000 casi e 287 decessi in una popolazione di 5 milioni, nonostante si sia assistito a una diffusione sostenuta all'inizio.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">Le traiettorie di queste due regioni sono state modellate da una moltitudine di fattori al di fuori del controllo dei responsabili politici, tra cui la maggiore densità di popolazione della Lombardia e il maggior numero di casi quando è scoppiata la crisi. Ma sta diventando sempre più evidente che anche le diverse scelte di salute pubblica fatte all'inizio del ciclo della pandemia hanno avuto un impatto.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">In particolare, mentre la Lombardia e il Veneto hanno applicato approcci simili al distanziamento sociale e alle chiusure al dettaglio, il Veneto ha adottato un approccio molto più proattivo al contenimento del virus. La strategia veneta era articolata su più fronti:</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"> - Test approfonditi su casi sintomatici e asintomatici precoci.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"> - Tracciamento proattivo di potenziali positivi. Se qualcuno è risultato positivo, sono stati testati tutti nella casa di quel paziente e anche i suoi vicini. Se i kit di test non erano disponibili, erano auto-messi in quarantena.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"> - Una forte enfasi sulla diagnosi e l'assistenza domiciliare. Ove possibile, i campioni sono stati raccolti direttamente dalla casa di un paziente e quindi elaborati nei laboratori universitari regionali e locali.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"> - Sforzi specifici per monitorare e proteggere l'assistenza sanitaria e altri lavoratori essenziali. Includevano professionisti del settore medico, quelli in contatto con popolazioni a rischio (ad es. Operatori sanitari nelle case di cura) e lavoratori esposti al pubblico (ad es. Cassieri di supermercati, farmacisti e personale dei servizi di protezione).</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">Seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie del governo centrale, la Lombardia ha optato invece per un approccio più conservativo ai test. Su base pro capite, finora ha condotto la metà dei test condotti in Veneto e si è concentrato molto più solo sui casi sintomatici - e finora ha fatto investimenti limitati in tracciabilità proattiva, assistenza domiciliare e monitoraggio e protezione dell'assistenza sanitaria lavoratori.Si ritiene che l'insieme delle politiche attuate in Veneto abbia notevolmente ridotto l'onere per gli ospedali e ridotto al minimo il rischio di diffusione di Covid-19 nelle strutture mediche, un problema che ha avuto un forte impatto sugli ospedali lombardi. Il fatto che politiche diverse abbiano prodotto risultati diversi in regioni altrimenti simili avrebbe dovuto essere riconosciuto fin dall'inizio come una potente opportunità di apprendimento. I risultati emersi dal Veneto avrebbero potuto essere utilizzati per rivedere presto le politiche regionali e centrali. Tuttavia, è solo nei giorni scorsi, un mese intero dopo lo scoppio in Italia, che la Lombardia e altre regioni stanno prendendo provvedimenti per emulare alcuni degli aspetti dell '"approccio veneto", che includono la pressione del governo centrale per aiutarli a rafforzare il loro capacità diagnostica.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">La difficoltà nel diffondere le nuove conoscenze acquisite è un fenomeno ben noto sia nelle organizzazioni del settore privato che in quelle del settore pubblico. Ma, a nostro avviso, l'accelerazione della diffusione della conoscenza che sta emergendo da diverse scelte politiche (in Italia e altrove) dovrebbe essere considerata una priorità assoluta in un momento in cui "ogni paese sta reinventando la ruota", come ci hanno detto diversi scienziati. Perché ciò accada, specialmente in questo momento di maggiore incertezza, è essenziale considerare diverse politiche come se fossero "esperimenti", piuttosto che battaglie personali o politiche, e adottare una mentalità (così come sistemi e processi) che faciliti imparare dalle esperienze passate e attuali nel trattare con Covid-19 nel modo più efficace e rapido possibile.È particolarmente importante capire cosa non funziona. <b>Mentre i successi emergono facilmente grazie ai leader desiderosi di pubblicizzare i progressi, spesso i problemi vengono nascosti a causa della paura della disapprovazione o, quando emergono, vengono interpretati come fallimenti individuali - piuttosto che sistemic</b>i. Ad esempio, è emerso che all'inizio della pandemia in Italia (25 febbraio), il contagio in un'area specifica della Lombardia avrebbe potuto essere accelerato attraverso un ospedale locale, dove un paziente Covid-19 non era stato diagnosticato correttamente e isolato. Parlando con i media, il primo ministro italiano ha riferito di questo incidente come prova di inadeguatezza manageriale nello specifico ospedale. Tuttavia, un mese dopo è diventato più chiaro che l'episodio avrebbe potuto essere emblematico di un problema molto più profondo: <b>che gli ospedali tradizionalmente organizzati per fornire cure incentrate sui pazienti sono mal equipaggiati per fornire il tipo di assistenza focalizzata sulla comunità necessaria durante una pandemia.</b></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 13px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"><b></b></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">La raccolta e la diffusione di dati è importante. L'Italia sembra aver sofferto di due problemi relativi ai dati. All'inizio della pandemia, il problema era la scarsità di dati. Più specificamente, è stato suggerito che la diffusione diffusa e inosservata del virus nei primi mesi del 2020 potrebbe essere stata facilitata dalla mancanza di capacità epidemiologiche e dall'incapacità di registrare sistematicamente picchi di infezione anomala in alcuni ospedali.Più recentemente, il problema sembra essere di precisione dei dati. In particolare, nonostante il notevole sforzo che il governo italiano ha dimostrato nell'aggiornamento periodico delle statistiche relative alla pandemia su un sito Web accessibile al pubblico, alcuni commentatori hanno avanzato l'ipotesi che la notevole discrepanza nei tassi di mortalità tra l'Italia e altri paesi e all'interno dell'italiano le regioni possono (almeno in parte) essere guidate da diversi approcci di prova. Queste discrepanze complicano la gestione della pandemia in modi significativi, perché in assenza di dati realmente comparabili (all'interno e tra i paesi) è più difficile allocare risorse e comprendere cosa sta funzionando dove (ad esempio, cosa sta inibendo l'effettiva tracciabilità della popolazione).</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">In uno scenario ideale, i dati che documentano la diffusione e gli effetti del virus dovrebbero essere il più possibile standardizzati tra le regioni e i paesi e seguire la progressione del virus e il suo contenimento a livello sia macro (statale) che micro (ospedaliero). La necessità di dati a livello micro non può essere sottovalutata. Mentre la discussione sulla qualità dell'assistenza sanitaria viene spesso svolta in termini di macroentità (paesi o stati), è noto che le strutture sanitarie variano notevolmente in termini di qualità e quantità dei servizi offerti e delle loro capacità gestionali, anche all'interno gli stessi stati e regioni. Invece di nascondere queste differenze di fondo, dovremmo esserne pienamente consapevoli e pianificare di conseguenza l'allocazione delle nostre risorse limitate. Solo disponendo di buoni dati al giusto livello di analisi, i politici e gli operatori sanitari possono trarre le giuste conclusioni su quali approcci stanno funzionando e quali no.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none; text-decoration: underline;"><b>Un approccio decisionale diverso</b></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; min-height: 12px; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;"></span><br /></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">C'è ancora un'enorme incertezza su cosa debba essere fatto esattamente per fermare il virus. Diversi aspetti chiave del virus sono ancora sconosciuti e oggetto di accesi dibattiti e probabilmente rimarranno tali per un considerevole periodo di tempo. Inoltre, si verificano ritardi significativi tra il tempo di azione (o, in molti casi, l'inazione) e gli esiti (sia infezioni che mortalità). Dobbiamo accettare che una comprensione inequivocabile di quali soluzioni funzioneranno probabilmente richiederà diversi mesi, se non anni.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="font-kerning: none;">Tuttavia, due aspetti di questa crisi sembrano essere chiari dall'esperienza italiana. Innanzitutto, non c'è tempo da perdere, vista la progressione esponenziale del virus. Come ha affermato il capo della Protezione Civile , "Il virus è più veloce della nostra burocrazia". In secondo luogo, un approccio efficace nei confronti di Covid-19 richiederà una mobilitazione simile alla guerra - sia in termini di entità delle risorse umane che economiche che dovranno essere impiegate, nonché l'estremo coordinamento che sarà richiesto in diverse parti della salute sistema di assistenza (strutture di prova, ospedali, medici di base, ecc.), tra entità diverse sia nel settore pubblico che privato, e la società in generale.</span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: "Helvetica Neue"; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none;">Insieme, la necessità di un'azione immediata e di una massiccia mobilitazione implicano che una risposta efficace a questa crisi richiederà un approccio decisionale che è tutt'altro che normale. Se i politici vogliono vincere la guerra contro Covid-19, è essenziale adottarne uno che sia sistemico, dia la priorità all'apprendimento ed è in grado di ridimensionare rapidamente gli esperimenti di successo e identificare e chiudere quelli inefficaci. Sì, questo è un ordine elevato, soprattutto nel mezzo di una crisi così enorme. Ma data la posta in gioco, deve essere fatto.</span></div>
Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-91087949893529069702020-03-20T09:17:00.002-07:002020-03-20T09:17:52.078-07:00Una Riflessione nell'epoca del Coronavirus<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> A proposito di tutta la serie di commenti che giornalmente riscontriamo sui social contro l'operato del Governo , sulle notizie contrastanti dallo stesso diffuse, sui provvedimenti presi, sulle posizione dei partiti di opposizione vorrei proporre il mio punto di vista:</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">1) questo Governo si è trovato a dover affrontare un evento epocale, una crisi mai vista e mai vissuta da nessuno. Non ci sono precedenti, non ci sono punti di riferimento certi dai quali partire. Quindi tutti coloro i quali a chiacchiere avrebbero saputo fare meglio, rientrano nella categoria dei numerosissimi Commissari Tecnici della Nazionale o come diceva George Burns - "È un peccato che le persone che sanno come far funzionare il Paese siano troppo occupate a guidare taxi o a tagliare capelli." In questi io includo i vari Salvini, Meloni, Berlusconi, Renzi e tutti i vari "guru" della politica e della vita civile. </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">2) è chiaro che, con il senno di poi , sarebbe stato il caso di sigillare i nostri confini in maniera ermetica, non appena saputo quello che succedeva in Cina. Ma questa cosa non sarebbe stata ragionevolmente possibile. Ve lo immaginate il Governo Conte che l'11 gennaio, data della prima morte accertata in Cina proclamava l'embargo totale di uomini e merci verso il mondo intero? e si, il mondo intero perché a quanto sembra, il nostro primo caso arrivava dall'Europa . Ve lo immaginate il blocco totale delle merci e delle persone sulla base della notizia di un morto in Cina? ci riuscite? io no. E subito dopo sarebbe stato troppo tardi. Il mondo è ormai globalizzato, mettiamocelo in testa. una cosa è dare un giudizio ragionevole sulle decisioni prese, una cosa è la fantascienza</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">3) a quelli che dicono che bisognerebbe bloccare tutto, a coloro i quali fanno polemiche sul blocco delle passeggiate in confronto al perdurare del lavoro nelle fabbriche, io risponderei con le parole de lPresidente di Confindustria Lombardia Marco Bonomet " <i>non è così semplice, decidere di fermare un’azienda. Soprattutto se questa appartiene a filiere strategiche per il Paese, soprattutto alla luce del momento particolare. Si pensi all’industria farmaceutica, proprio oggi così importante: ha bisogno di essere assistita da aziende che si occupano di imballaggi, di movimentazione e trasporti, di distribuzione intermedia, di fiale di vetro e di plastica e di tante altre cose. Colpire un’impresa che fa componenti per questo settore non può che essere l’extrema ratio. Un altro esempio è l’ossigeno. Oggi, data la situazione, se ne produce in gran quantità: ma dietro questo gas ci sono aziende che si occupano di bombole di acciaio, valvole e altro. E non si possono colpire, nei settori strategici, neppure i manutentori</i>"</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">perciò' anche qui, ci puo' aiutare la scienza, non la fantascienza</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">4) le informazioni e le disposizioni che ci sono state date, sono quelle che potevano essere date sulla base delle conoscenze che venivano acquisite di momento in momento , nell'ottica di creare collaborazione e non panico, sempre da persone che in questa situazione erano degli absolut beginners e che quindi sicuramente hanno anche fatto errori. Che dovrebbero pero' essere giudicati da chi si dovesse essere trovato in situazioni analoghe, a prendere decisioni difficilissime sulla base di dati incerti, e non da leoni della tastiera , da divano o da balcone</span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">5 )non ritengo che nel panorama italiano ci fosse una persona migliore del Presidente Conte per prendere in mano questa situazione e portarla avanti, come un capitano su una nave in tempesta, con continue bordate che arrivavano dagli esponenti della opposizione, i quali non perdono occasione di criticare ma senza basi solide, Perché è facile dire che "si doveva fare di più', si poteva fare meglio" se non si indicano con precisione e dati certi CHE COSA e COME. si poteva fare eventualmente meglio. Conte è stato criticato perché ha pensato di erogare "solo" 25 mld di euro per la crisi. Ma di che cosa stiamo parlando? per l'Italia 25 mld sono già una cifra folle, un traguardo pressoché irraggiungibile. I vari esponenti politici che vagheggiavano "Governo di Unità nazionale" ritenevano veramente che questo fosse il momento di una crisi di Governo? e poi quale Unità nazionale? la vera Unità Nazionale si raggiungerebbe ove tutti dimenticassero le proprie paturnie e facessero squadra con il Governo, eventualmente avanzando proposte sensate, non facendo avanspettacolo fuori dai Palazzi del Governo e del Parlamento blaterando il classico "il lo farebbe meglio"---e Meloni e chi con lei e per lei che ipotizza elezioni a maggio? in. che mondo vivono? veramente vorreste averli adesso a palazzo Chigi al posto di Conte? </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">6) e non dimentichiamo che tutti o quasi i personaggi che pontificano e si atteggiano a censori e grandi statisti fanno parte di quella politica che , trasversalmente a tutti i Partiti, ha per anni saccheggiato e devastato la Sanità Pubblica ( che è la sola che oggi ci difende dal virus) per favorire il business della Sanità Privata </span></span></div>
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></span></div>
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-color: rgb(21, 23, 25); -webkit-text-stroke-width: initial; font-size: 14px; font-stretch: normal; line-height: normal; text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: #f3f3f3;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">7) se ad oggi abbiamo già più morti che in Cina, 3405 contro 3245 e non è ancora finita, ed i Cinesi sono 1400 milioni (1,4 miliardi) contro i nostri 60 milioni è probabile che qualcosa da noi non stia funzionando. i Cinesi , per amore o per forza, nel momento del bisogno hanno smesso di circolare. In Italia no, abbiamo più' persone sanzionate per avere violato le regole che contagiati (ufficiali). Per cui è evidente che i Cittadini Italiani invece di fare tutti i commissari della Nazionale o i Capi del Governo dovrebbero fare la loro parte, che vuol dire stare a casa, seguire le regole veramente e non solo in apparenza, aiutare chi li vuole aiutare. invece di essere i soliti che non appena compare una regola o una Legge bisogna assolutamente trovare il modo di aggirarla perché deve essere chiaro che le regole devono valere per tutti tranne che per me. E sia chiaro che se è ben vero che ci sono giovani che hanno fatto violazioni in modo eclatante, è anche vero che la violazione delle regole in modo strisciante vede protagonisti persone di tutte le età, compresi gli anziani che per passare il tempo continuano ad andare alla Posta, alla Banca, o anche al negozio di alimentari ogni giorno. Finiamola di andare a cercare pagliuzze nell'occhio di Conte se poi abbiamo le travi armate nel nostro . Amen </span></span></div>
Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-31484205916419819032020-02-10T15:19:00.001-08:002020-02-10T15:19:22.803-08:0010 FEBBRAIO, LA MEMORIA DEL "BONO ITALIANO" <div style="text-align: justify;">
<span style="white-space: pre;"> </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il 10 febbraio celebriamo la giornata del ricordo dell'Esodo Istriano fiumano e dalmato e della tragedia delle foibe. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="white-space: pre;"> </span>In modo analogo alla giornata della memoria della Shoa del 27 gennaio , anche questa rievocazione arriva tra le polemiche, i negazionismi, le strumentalizzazioni politiche . Non è percio' banale, specie in questo momento storico , ripetere che<b><i> un popolo che dimentica la propria storia è destinato a ripeterne gli erro</i></b>ri. Gli italiani in particolare sono vittime di una rimozione collettiva che trae origine dalla particolare situazione creatasi dopo l'armistizio dell'8 settembre, che l'ha vista diventare alleata degli ex nemici, cosa che da un lato ha permesso ai funzionari e quadri dello Stato e dell'Esercito di rimanere al loro posto, con la possibilità di gestire le inchieste sui crimini di guerra, e dall'altro ha messo gli Alleati stessi nella difficoltà di dover processare per crimini di guerra un proprio alleato ,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> Insomma l'Italia divenne paese occupato dalle truppe germaniche ed un alleato dei vincitori per cui riusci' a sfuggire alle proprie responsabilità, impedendo che venissero evidenziati i crimini commessi , e creando quindi le premesse perchè nella memoria collettiva crescesse il mito del "bono italiano" , dell'italiano incapace di vera cattiveria, vittima e non artefice del fascismo del quale avrebbe subito le costrizioni . In questa rimozione è chiaro che risulta facile creare dei dubbi in merito ai racconti dei crimini perpetrati dagli Italiani ai danni delle popolazioni risiedenti nelle zone oltre l'attuale confine, dalla Slovenia alla Dalmazia , per i quali peraltro esiste una vastissima letteratura . </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="white-space: pre;"> </span>Alla rimozione collettiva dei crimini commessi dagli italiani durante la guerra, si contrapposero e si contrappongono tutt'ora i tentativi di giustificazione o addirittura di negazione per gli eccessi compiuti dai partigiani titini, per i quali gli storici ritengono peraltro sia sbagliato parlare di vendetta, che incise probabilmente in maniera minimale sulle motivazioni dei massacri delle Foibe. Piu' probabilmente vi era una esigenza di pulizia etnica, da parte di Tito, un freddo calcolo in prospettiva di poter rivendicare maggiori territori per la nascente Jugoslavia nel momento in cui gli Alleati stavano decidendo la nuova geografia del dopo guerra. Il terrorismo effettuato con le stragi nelle Foibe, la persecuzione di ogni persona di origine o di cultura italiana, o la detenzione in campi di campi di prigionia ( si parla di 30.000 italiani detenuti nei Lager in condizioni tragiche) fu strumentale a determinare l'Esodo della popolazione italiana dall'Istria e dalla Dalmazia .</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="white-space: pre;"> </span>Da una parte quindi le efferatezze di uno Stato fascista, dall'altro quelle di uno Stato comunista, per ognuno dei quali vi è chi sostiene ancora oggi le ragioni e contesta i torti, al punto che ancora oggi, a settant'anni di distanza, è difficile parlare di foibe, è difficile pubblicare libri , produrre film o spettacoli teatrali sul tema dell'Esodo e delle foibe, se solo pensiamo alle polemiche sul Film "Red land" o sullo spettacolo "magazzino 18" di Cristicchi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="white-space: pre;"> </span>Nel mezzo, anche tanta retorica, nelle celebrazioni, nei discorsi , che ha contribuito negli anni a rendere quello delle foibe un polveroso ricordo, quello dell'Esodo un film già visto troppe volte. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="white-space: pre;"> </span>A questo peraltro ha anche contribuito il silenzio degli esuli, cacciati umiliati ed offesi. Ed indotti al silenzio perchè scomodi a tutti. Scomodi perchè la loro esistenza impediva di dimenticare che una volta si era tutti fascisti, rendeva evidente il fallimento del fascismo imperialista nel quale troppi avevano creduto. Ma scomodi anche perchè rendevano evidente che il comunismo di Tito era ben lontano da quel "paradiso comunista" al quale i comunisti italiani sembravano voler credere</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="white-space: pre;"> </span>Gli esuli furono cacciati da Tito ma spesso molto malamente accolti dagli Italiani, ai quali venne raccontata la fiaba che erano stati cacciati da Tito perchè irriducibili fascisti e quindi respinti ovunque, maltrattati, umiliati.Sicuramente una parte della nostra Storia che è molto scomodo ricordare</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="white-space: pre;"> </span>Anzi sono tutti episodi che è scomodo ricordare , da una parte e dall'altra. Meglio la rimozione collettiva. Ma bisogna sapere, <b><i>bisogna ricordare che la Storia dimenticata ritorna assieme ai suoi incubi ed ai suoi fantasmi. </i></b>La situazione che si era creata nell'immediato dopoguerra, per quanto non giustificabile, non perdonabile, trae la sua origine proprio dalla guerra. - Ed a questo proposito no, non siamo stati "i buoni" della storia , abbiamo fatto le nostre stragi come tutti gli altri. Percio' smettiamola di pensare che tutto questo non ci riguardi, o che si possa seppellire con uno sbadiglio " che palle sti giorni della memoria" - siamo stati anche noi responsabili di questa guerra, e di cio' che l'ha provocata, ovvero la follia dei totalitarismi, il bisogno dei popoli dell'"uomo forte" del condottiero che dia loro la follia di un orgoglio di Patria che si traduca nell'essere piu' degli altri, di essere egemoni. E di non dovere pensare perchè basta il Capo. Il Duce o il Fhurer , oppure il Tito di turno a pensare per loro - E questo sta tornando. Facendo leva sull'egoismo, sull'individualismo, sul populismo ogni giorno appare un uomo forte disposto a promettere al popolo cio' che non si merita. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="white-space: pre;"> </span>Il giorno del ricordo esiste proprio per cercare di evitare che tutto questo non accada piu', per strappare il velo di questa rimozione collettiva. Perchè quanto è successo potrebbe accadere ancora se si venissero a crearne le premesse. E visto il decadimento della politica, il crollo dei valori, il disorientamento dei cittadini elettori , questo è meno lontano di qua</span>nto si pensi. </div>
Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-81680448482808678242019-08-26T14:37:00.000-07:002019-08-26T14:37:19.281-07:00Il Governo della marmellata<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ora che il Governo è caduto, spiattellandosi come un barattolo di marmellata sul pavimento della cucina, tutto intorno c'è una grande agitazione, (per continuare nella nostra metafora,) come se intorno a questa marmellata ci fosse un brulicare di api, vespe, mosche ed altri insetti. Tutti attratti dal dolce, ovvero dalle opportunità che sembrano essersi aperte. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Meloni, (Fratelli d'Italia) continua ad invocare nuove elezioni alle quali presentarsi come "centrodestra unito".Traduzione: siccome la Lega che ha causato tutto questo pasticcio almeno sulla carta dovrebbe avere un potenziale di voti alto ma non sufficiente per governare da sola, (l'illusione del 40% alle europee) la proposta è quella di creare una coalizione con la quale presentarsi alle elezioni nella quale la Lega si agganci a qualche altro Partito di centrodestra (per esempio Fratelli d'Italia) con il quale sperare di raggiungere la possibilità di governare senza alleanze. Sarebbe un bel colpo per al Meloni con il suo 4,3 % (6,5 se speriamo nella illusione delle europee) riuscire ad andare al Governo. Un calcolo niente male: la Lega ci mette i voti, lei ci metterebbe l'illusione di qualcosa di nuovo visto le difficoltà che oggi potrebbe incontrare un Salvini con i suoi elettori. Un po come una Società in accomandita, con la Lega che mette il capitale (voti) e Meloni che dirige la baracca</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Poi c'è B , anche lui disposto ad offrire il suo braccio per un Governo di Centrodestra, magari anche senza elezioni ( ma non ci sono i numeri) oppure con nuove elezioni sicuramente con una strizzatina d'occhi a Salvini che , almeno teoricamente, sarebbe il detentore del grisbi'. Di fatto B non sembra molto convinto, fiuta l'affare ma non sa bene come acchiapparlo</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Poi naturalmente ci sono i PD, il plurale è d'obbligo, uno è il PD di Zingaretti che avrebbe voluto un eventuale Governo con M5S senza Conte, in modo da poter mettere i 5 stelle in secondo piano. Ancora una volta come una Società in accomandita semplice con 5 stelle ci mettono il capitale, (sempre loro) Zingaretti amministra e decide. L'altro è il PD secondo Matteo (Renzi) che non è segretario, teoricamente non è nulla ma in pratica controlla i gruppi in Parlamento e quindi , di fatto, decide. E lui il Governo PD-5 stelle lo vorrebbe (ora) perchè? calcolo politico: in questo Governo lui non ci sarebbe, non perchè l'ha promesso ma perchè non gli conviene visto che questo eventuale Governo nasce male e difficilmente potrà fare qualcosa di sostanzioso. Pero' ha il pregio di salvare il Paese dalle elezioni, dove il centrodestra potrebbe veramente vincere, e di questo gli verrebbe il merito. Infatti Renzi, auspicando questo Governo offre i voti che non ha (perchè ce li hanno i 5 stelle) ed il PD che teoricamente non guida con un intento prodigo e generoso. Fa il c---- con il c---- degli altri insomma. Molto generoso come gli scrocconi dei film di Toto' , offre tutto quello che non ha per apparire buono e generoso, contando poi di raccogliere i frutti dei questa nobiltà d'animo alle prossime elezioni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non so se ho dimenticato qualcuno ma in questo mercato della vacche tutti sembrano cercare il proprio tornaconto, tutti doverosamente dichiarando di parlare in nome degli italiani ai quali fanno dire di tutto de il contrario di tutto, ma in realtà senza che nessuno si adoperi per il bene del Paese. La caduta di questo Governo ha sparso sul pavimento la marmellata e tutti cercano di appropriarsene , ronzando senza posa ma senza esprimere nulla di concreto che vada nella direzione di dare stabilità all'Italia. In tutto questo, io spezzo una lancia a favore dei M5S , che si sono trovati a dover già dal 4 marzo mendicare un alleato, e l'hanno fatto pur di governare. L'alleato era instabile ed imprevedibile , ma loro ci hanno provato lo stesso inventando il "contratto di Governo" cosa che tutti hanno deriso e sputtanato ma che in realtà non solo è stato un modo intelligente per tentare di mettere insieme formazioni cosi' diverse, forse l'unico, ma anche una invenzione che non mi stupirebbe venisse adottata anche in futuro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Durante questo turbolento periodo il M5S nonostante le intemperanze di Salvini e le bordate delle opposizioni ha portato avanti il suo programma, ha incassato il crollo del Governo ed adesso sta tentando di ricucire senza perdere la dignità E' ovvio che i 5 stelle non possono accettare niente di meno che un nuovo Governo Conte , quale che sia il partner che verrà, perchè non puo' veramente accettare un ruolo subalterno da accomandante in questa Sas. Puo' soltanto siglare un altro contratto di Governo con chi vorrà prestarsi o altrimenti rassegnarsi ad andare al voto</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non so quanto senso ha , oggi, fare questi ragionamenti , perchè ormai ben poco si puo' fare se non stare alla finestra ed aspettare gli eventi. Pero' una cosa va detta: questo agitarsi intorno al barattolo della marmellata rotto sul pavimento, ci dice molto su l carattere e sulle vere intenzioni degli insetti che ci ronzano intorno cercando esclusivamente il dolce di un buon affare . Per cui quando andremo alle prossime elezioni, cerchiamo di ricordarci chi si è comportato da opportunista e chi si è comportato da statista . Ecco</span></div>
<br />
<br />Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-15456816078854300442019-06-01T14:59:00.001-07:002019-06-01T21:58:17.329-07:00VAE VICTIS<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fefefe; color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 19px;">La caduta dei 5 stelle , quasi fosse stata una gag comica di Stanlio e Ollio che si ribaltano dalle scale, sembra avere provocato grande allegria, ed anche una certa dose di sollievo, specie nel PD ma non solo</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fefefe; color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 19px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fefefe; color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 19px;">Borbottiii soddisfatti, sospiri di sollievo, calcoli sul nuovo assetto che si verrebbe a creare se nuove elezioni venissero indette in questo momento, in particolare da parte dei partiti minori della destra , ed immediatamente, (questione proprio di poche ore,) assisi comodamente e rilassati sulle poltrone dei talk show i dirigenti PD cominciano ringalluzziti a snocciolare le loro ricette "per il bene dell'Italia e degli italiani" , a pontificare su quello che si potrebbe/dovrebbe fare "per il Paese" , per citare Travaglio, quasi che non avessero governato per anni prima di questo Governo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fefefe; color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 19px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: #fefefe; caret-color: rgb(10, 10, 10); font-size: 19px;">I telegiornali già dal giorno dopo lo spoglio delle schede hanno cominciato a parlare della ripresa dei cantieri della TAV e insomma sembrano tutti felici di avere </span></span><span style="background-color: #fefefe; color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 19px;">spazzata via questa marmaglia di dilettanti allo sbaraglio, questi sognatori, questi fastidiosi illusi, e di poter ritornare allo status quo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: start;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fefefe; color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 19px;">La debacle del MOvimento Cinque stelle insomma è stata accolta come una grande festa da molte parti perchè evidentemente il M5S rappresenta, o forse ormai rappresentava, una spina nel fianco per un sistema uguale a se stesso da decenni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fefefe; color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 19px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fefefe; color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 19px;">Certamente il M5S ha pagato a carissimo prezzo la alleanza con la Lega, dalla quale è stato strangolato, vedendo passare sotto silenzio i propri meriti ed il buon lavoro prodotto, sovrastati dalla roboante propaganda di Salvini, per arrivare al grosso errore di non concedere il luogo a procedere contro l'alleato per il caso Diciotti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fefefe; color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 19px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fefefe; color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 19px;">Su quest'ultimo caso ben poco c'è da dire. Evidentemente Di Maio ha temuto che se non avesse consentito di evitare all'alleato Salvini questo processo, il Governo sarebbe caduto e sarebbe terminata percio' la prima, e forse unica esperienza al Governo del Movimento, prima di poter lasciare un segno tangibile del proprio passaggio . Una esitazione consumata in pochi giorni , per una scelta alla fine sbagliata. Certo, con il senno di poi , è ragionevole pensare che ove Di Maio avesse deciso di concedere il nulla osta a procedere contro Salvini, ed in ragione di cio' il Governo fosse caduto, i giudizi nei suoi riguardi sarebbero stati ugualmente negativi. Ma tant'è, cosa fatta capo ha.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fefefe; color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 19px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #fefefe; color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif; font-size: 19px;">Cosi' gli elettori non hanno perdonato, e stanno abbandonando l'unico movimento veramente alternativo comparso sul panorama italiano negli ultimi decenni. Come sempre in questi casi, gli elettori che magari hanno dato fiducia ad un soggetto nuovo, ne sorvegliano sospettosamente le mosse aspettando il primo errore per poi precipitarsi subito a staccare la spina, e tornare a rifugiarsi nella rassicurante consuetudine dei partiti piu' classici, che sono peggiori e ne hanno combinate negli anni di tutti i colori ma che hanno il pregio di avere dei difetti noti, fanno parte del panorama e quindi va bene cosi'. La parola d'ordine è che è meglio un male noto che rischiare di dare fiducia al nuovo - quando non ritornano direttamente all'astensionismo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: #fefefe; caret-color: rgb(10, 10, 10); font-size: 19px;">Guai ai vinti dunque, che vedranno distrutti i propri sforzi da chi vuole cambiare tutto per non cambiare nulla. Vae Victis come disse Brenno. Vinti certamente i 5 Stelle, scesi al 17% e che in una tornata elettorale oggi tornerebbero all'opposizione e magari sullo sfondo, Ma vinti anche tutti coloro che avrebbero voluto una alternativa al pastone post democristiano servito dal PD oppure alla destra che rappresenta il resto del panorama. Vinto chi ci aveva creduto, chi ci aveva sperato. Chi aveva pensato che ci potesse essere una alternativa a questo sistema chiuso, dove cane non mangia cane, dove tutti in qualche modo si accordano, dove ce n'è sempre abbastanza per tutti basta mettersi d'accordo. Vinta la prospettiva, vinta la speranza, le ceneri dei 5 stelle non sono ancora fredde e già tutti tornano a sedersi sulle antiche poltrone, a spartirsi le prebende e le cadreghette, si riaccomodano nell'ansia di riprendere da dove si erano interrotti i giochi, con il sorrisetto soddisfatto di chi sa che il banco vince sempre e non c'è posto per i sognatori</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: #fefefe; caret-color: rgb(10, 10, 10); font-size: 19px;">vae victis, sognatori.....</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: #fefefe; caret-color: rgb(10, 10, 10); font-size: 19px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #0a0a0a; font-family: "roboto" , sans-serif;"><span style="background-color: #fefefe; caret-color: rgb(10, 10, 10); font-size: 19px;"><br /></span></span></div>
</div>
</div>
<div>
<br /></div>
</div>
Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-56543133467133404512019-01-14T14:14:00.001-08:002019-01-14T14:17:35.517-08:00L'ANALISI COSTI/ BENEFICI DELLA TAV E LE MADAMINE<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Una delle cose che i vari Governi che si sono succeduti hanno accuratamente evitato di fare in questi trent'anni o piu' di TAV è stata una analisi costi/benefici delle opere da realizzare </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ed il perché è evidente : non esistono ragioni serie per fare alcuni tratti della TAV, quelli che non a caso sono oggetti di polemiche, scontri , proteste vigorose. Prima tra tutti la tratta Torino Lione, che prevede un devastante traforo che sboccherebbe sulla Val di Susa, ma poi per esempio anche la tratta Ronchi dei Legionari-Trieste che prevederebbe lo sventramento di trenta chilometri di Carso. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Le ragioni serie, per capirsi , sarebbero sensate prospettive di crescita, esigenze di traffico, obiettivi commerciali o industriali da raggiungere, mercati che si aprirebbero solo se i treni potessero avere certe caratteristiche, iniziative che si potrebbero realizzare solo se queste opere venissero realizzate. Se ci fossero insomma benefici, se non certi perlomeno seriamente ipotizzabili, che giustificassero gli immensi costi di queste opere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"> I vari Governi che si sono succeduti, (tutti perché la TAV è un business talmente succulento che fa gola a tutti), hanno evitato accuratamente di fare una analisi costi/benefici perché sarebbe stato per loro disastroso, non avrebbero avuto scuse e avrebbero dovuto immediatamente chiudere baracca e burattini. Tutte le motivazioni che sono state prodotte negli anni erano demagogiche; come per esempio " perché e meglio, perché è importante, perché ce lo chiede l'Europa tutta una serie di balle. E' del tutto ovvio che se avessero potuto produrre un analisi costi/benefici che sostenesse l'opera, avrebbero zittito d'un colpo tutte le opposizioni e i movimenti di protesta.Ma non potevano, evidentemente, spararla cosi grossa </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b>E' PER QUESTO CHE SOSTENGO CHE CHI DICHIARA DI VOLER FARE LA TAV ANCHE CONTRO L'ANALISI COSTI/BENEFICI , E' INTERESSATO AI COSTI, INTESI COME MOVIMENTI DI DENARO DAI QUALI ATTINGERE, E NON AI BENEFICI</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ora che l'analisi costi/benefici è stata fatta, prima ancora di conoscerla a fondo, le lobby che hanno interesse continuare in questo folle sperpero di denaro (come il Ponte sullo stretto di Messina ed altre cattedrali nel deserto) tentano le carte piu' disperate, inscenando anche manifestazioni pro-Tav nelle quali si tenta di far credere che "il popolo lo vuole" . E' piu' che certo che , fomentate evidentemente da una certa parte imprenditoriale (le madamine non sono certo donne del popolino) i, molte persone senza un lavoro possano essere indotte a manifestare,<b> anche se quello che chiedono in realtà non è la realizzazione di un opera della quale non usufruiranno mai, quanto di un posto di lavoro purchessia. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Poi c'è stato anche qualche solone che ha sparato quella che " se avessero fatto l'analisi costi /benefici i Romani non avrebbero costruito le strade consolari, balla galattica perchè i romani in realtà una rudimentale analisi costi benefici l'hanno fatta: le strade consolari erano la loro arma da guerra per conquistare il mondo, sulle strade i loro eserciti avevano una mobilità che gli altri si sognavano ed in questo modo loro il mondo l'hanno conquistato e scusate se è poco. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Allora, a tutti quelli che sparlano di analisi costi /benefici vogliamo fare un esempio? ci rendiamo conto che tutti noi facciamo continuamente una analisi dei costi benefici? quando compriamo una automobile, una casa, ma anche un vestito non rapportiamo forse il nostro acquisto alle nostre possibilità economiche ed alla utilità che potrà avere? a moltissime donne piacerebbe comperare le borse di Prada, ma spendere 3500 euro per una borsa da parte di una persona che ne guadagna 1200 al mese e ci deve vivere sarebbe una sciocca follia e la maggior parte dell persone non lo fa. A moltissimi piacerebbe guidare una Ferrari, ma se la automobile costa come 5 o 6 appartamenti, per una famiglia che fatica una vita intera per comperarne uno, con il mutuo, magari non è il caso e ripiega su un auto di prezzo abbordabile che faccia il suo onesto mestiere pagabile con rate conciliabili con la vita quotidiana. L'imprenditore che costruisca una palazzina, prima di cominciare i lavori calcola i<b> costi ,</b> del terreno, dei muratori, degli ingegneri, delle tasse eccetera, calcola quanti appartamenti si possono realizzare e qual'è il prezzo di mercato in quella zona al quale puo' sperare di venderli (cioè gli ipotizzabili<b> benefici</b>) e poi decide se imbarcarsi nella avventura.<b> I nostri politici invece sono interessati solo ai costi, che muovono immense quantità di denaro, che peraltro in gran parte non abbiamo, perchè tra appalti, finanziamenti, contributi qualcosa scappa per tutti , e solo di progettazioni , prospezioni , calcoli e consulenze (eh, si, le consulenze....) si sono spesi centinaia di milioni se non miliardi di euro.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A quelli che tacciano i NO TAV di essere contro il progresso, è facile rispondere che il progresso non si costruisce buttando miliardi di euro in opere inutili, ma creando qualcosa di utile. A loro ma anche a coloro i quali parlano di posti di lavoro, è facile rispondere che i posti di lavoro si possono creare anche riparando i ponti pericolanti, le autostrade obsolete, potenziando e facendo manutenzione alla rete ferroviaria esistente. Magari anche costruendo l'Alta Velocità, ma solo dove è conveniente e dove ha un senso. Dove ai costi , appunto seguono i benefici.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La pantomima delle madamine, delle dimostrazioni si tav sono evidenti strumentalizzazione di una certa classe imprenditoriale che non si rassegna a perdere questa grassa mucca da mungere, e che riesce a indurre qualcuno a manifestare con il miraggio di un posto di lavoro ma questo per l'Italia non è il futuro bensi' un baratro di debiti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Chele madamine , tanto , non pagheranno. Li pagheremo noi.Anche quelli (molti meno di quanto sparano gli "organizzatori" ma qualcuno in piazza c'era) che si attaccano disperatamente a un cartello con scritto "Si Tav" sperando che qualche imprenditore li noti e gli dia un lavoro....con il quale pagare i debiti....si anche quelli della TAv.....</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-71875351607535718492018-09-17T14:57:00.000-07:002018-09-17T14:57:17.203-07:00CHIUSURE DOMENICALI E LIBERISMO<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Siete sicuri di voler vivere in questa specie di jungla post moderna?</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Colgo l'occasione di un post pubblicato su Facebook a sostegno della apertura domenicale dei negozi per una riflessione che coinvolge un po' tutto il pensiero liberista. In sintesi il posto recita cosi " <b>LA LIBERTA' NON HA ORARI- Obbligare i negozi a chiudere di domenica è sbagliato per le imprese, che non saranno libere di lavorare quando vogliono, sbagliato per i lavoratori che perderanno il posto o si vedranno ridurre lo stipendio, sbagliato per i consumatori che non potranno fare acquisti di domenica.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Gli unici contenti saranno i commercianti più forti, che possono permettersi di chiudere, e le imprese del commercio online.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Un governo che toglie libertà e ammazza l'economia</b>. (Giordano Masini). Poi cita alcuni dati che riprendo dopo </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Un governo che toglie le liberta e ammazza l'economia</b>. Ma siamo sicuri che liberismo e libertà siano sinonimi? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> La democrazia è libertà all'interno delle regole, altrimenti parliamo di anarchia. E le regole sono importanti perchè evitano che la nostra vita diventi un far west dove vige la legge del piu forte. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b><i>Lo Stato pone delle regole che permettono di mantenere in equilibrio un sistema conteso tra interessi diversi, ciascuno con un peso diverso, che spesso tendono ad un orientamento della Società sbilanciato verso poteri piu' forti a svantaggio di una maggioranza debole-</i></b> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Un esempio tipico è quello del <b>diritto del lavoro</b>. Se il lavoro venisse regolato in maniera liberista soltanto dal mercato, ovvero dalla Legge della domanda e dell'offerta dove sarebbero i diritti dei lavoratori ? Perchè un datore di lavoro dovrebbe accontentarsi di operai che lavorano solo otto ore al giorno, solo quaranta ore la settimana, solo 5 giorni su sette? Perchè dovrebbe concedere delle ferie? In mancanza di regole potrebbe costringere i lavoratori ad accontentarsi sempre di meno e sfruttarli sempre di piu (cosa che peraltro sta già in parte accadendo) sino a raggiungere il limite della sopravvivenza per i lavoratori ed il massimo dei guadagni per se .</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Agli inizi del secolo le condizioni dei lavoratori erano molto peggiori di ora, lavoravano i bambini , gli orari erano massacranti e le paghe misere poi sono arrivate delle conquiste, pagate a volte con il sangue, che hanno prodotto delle Leggi, sui minimi salariali , sulle ore da lavorare sulla sicurezza eccetera. E si è arrivati alle Leggi sul lavoro perchè si è capito che non ci puo' essere progresso in una Società se non c'è la crescita di tutti. <b>Mi piacerebbe che chi sostiene le tesi liberiste leggesse il libro Furore di John Steinbeck prima di parlar</b>e Se adottiamo una visione puramente liberista, che senso ha tutto questo? Se il profitto è l'unico obiettivo non c'è posto per la qualità della vita dei lavoratori no? Percio' il Governo, ed in senso ampio lo Stato in questo caso non toglie libertà, la regola. E la regola perchè altrimenti gli interessi delle imprese che gestiscono i centri commerciali (interessi di pochi ma di elevato potere economico e genericamente influenti) vanno a modificare negativamente gli interessi di molti ( i lavoratori, parte debole) . </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ora, una Società deve darsi degli obiettivi.<b> L'obiettivo di una Società umana non puo' essere quello di sacrificare il benessere e la qualità della vita di molti per fare gli interessi di pochi, dovrebbe essere evidente</b>. Quindi è corretto trovare un equilibrio, perchè avere un giorno libero la settimana, comune a tutta la famiglia, permette una vita migliore per la Famiglia e l'intera Società. Permette la coltivazione e la conservazioni dei Valori che differenziano una Società umana da un insieme casuale di individui, la Famiglia, la Comunità- Una Società priva di valori perde se stessa e non ha molto senso di esistere. Questo per quanto riguarda un fattore umano che non puo' mai essere considerato un numero , e sulla importanza della dignità della persona, sul suo diritto ad uno sviluppo armonico e sul diritto della ricerca della felicità si basano le piu' importanti conquiste della Società civile, dalla Costituzione della republica Italiana, alla DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>In questi documenti si parla non solo di diritti dei lavoratori </b><i>per es. ART. 36. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><i>La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><i>Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.</i> <b>ma anche della importanza di costruire una Società nella quale sia l'individuo che la Famiglia vengano tutelati e valorizzati .</b></span></div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma poi oltre a tutto questo c'è anche un fattore economico e sociale da non sottovalutare . Le aperture esasperate, domenicali, notturne, in giorni di festività come Pasqua, Natale, 25 aprile eccetera non sono possibili alle piccole attività ed ai piccoli negozi nei quali spesso lo stesso proprietario corrisponde alla maggior parte della forza lavoro. Per poter aprire sette giorni su sette il piccolo imprenditore dovrebbe assumere personale che non si puo' permettere . Ed infatti i centri commerciali esercitano una operazione di dumping che fa chiudere le piccole attività concorrenti (spesso dopo che un centro commerciale che apre in una zona , i primi ad esser assunti sono i piccoli commercianti della zona che sono stati costretti a chiudere) . </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Questo tra l'altro rende evidente un'altra frase di questo post<i>"</i><b><i>Gli unici contenti saranno i commercianti più forti, che possono permettersi di chiudere, e le imprese del commercio onlin</i>e:</b> i commercianti piu forti <b>non</b> sono contenti perchè sulla possibilità di aprire di piu si basa il loro potere di annientare la concorrenza" " Il risultato è ovviamente negativo per l'occupazione perchè i piccoli negozi che chiudono rappresentano comunque una perdita di posti di lavoro, se non nel numero degli addetti sicuramente nella qualità del lavoro e della vita degli occupati, poi per la comunità perchè vengono persi dei luoghi di aggregazione specie per le persona anziane, ed infine molto spesso vi è una perdita di qualità dei prodotti venduti, perchè alla qualità della piccola bottega si sostituisce l'offerta preconfezionata del centro commerciale, anche se il centro commerciale generalmente offre prezzi piu' bassi (peraltro corrispondenti alla ridotta qualità) . </span></div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Come puo' l'imprenditore del centro commerciale offrire merci a prezzi bassi e venduti nel corso di una fascia oraria cosi' ampia? Ovviamente sfruttando le eonomie di scala ma anche utilizzando lavoratori pagati poco, costretti ad una ampissima disponibilità con orari spezzati, turni decisi all'ultimo minuto, contratti precari , nessun riconoscimento della professionalità , ed in generali utilizzati non come persone ma come numeri. La chiusura domenicale potrebbe riportare un minimo di equilibrio in questa situazione , anche se è ben vero che tornare indietro sui danni già fatti è abbastanza difficile.</span></div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Obbligare i negozi a chiudere di domenica è sbagliato per le imprese, che non saranno libere di lavorare quando vogliono</b> questo già accade in altre situazioni senza che nessuno si scandalizzi. Per esempio i bar e pubblici esercizi che devono chiudere ad una certa ora per problemi di pubblica sicurezza e per evitare schiamazzi tanto per dirne una. Non è scritto da nessuna parte che li imprenditori devono poter fare quello che vogliono. L'importante è che le regole siano uguali per tutti</span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>sbagliato per i lavoratori che perderanno il posto o si vedranno ridurre lo stipendio.</b> Questo è un problema serio e reale per il quale bisognerà pensare ad una soluzione, anche se è ben vero che non sempre la grande distribuzione ha assunto per le aperture domenicali, molto spesso ha spalmato gli orari dei lavoratori su piu' giorni, spesso esasperando il ricorso a turni frammentati ed a cambi turno improvvisi e chiamate al lavoro nei momenti di maggiore affluenza , cosa che pesa non poco sulla qualità della vita dei sottoposti. Ovviamente è auspicabile che una ripresa del piccolo commercio conseguente le chiusure domenicali possa spostare nuovamente l'occupazione sulla piccola impresa anche se questa è una prospettiva remota e su lunga distanza . Tuttavia se una Società decie di darsi un indirizzo che vada nella direzione di una maggiore dignita della persona e della Famiglia, questo difficilmente puo essere indolore</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>sbagliato per i consumatori che non potranno fare acquisti di domenica</b>. Questo no, dai... Ma ci vogliamo rendere conto di quanto ci siamo fatti condizionare a passare le domeniche dalla piazza del paese, dal corso principale della città, dai parchi pubblici al centro commerciale? Dalla socializzazione ad un posto dove siamo bombardati da messaggi pubblicitari e spendiamo piu di quanto è necessario perchè veniamo condizionati a farlo? Ci vogliamo rendere conto che questa invasione di centri commerciali ci ha trasformati in coatti che hanno una ragione di esser soltanto in base a quanto consumano? Ma vogliamo dare una occhiata dentro casa nostra e vedere quanti oggetti abbiamo comperato che in realtà non ci servono? Questo consumismo esasperato è una forma di intossicazione .Da questo non ci si puo' aspettare che un miglioramento perchè che le Famiglie non abbiano di meglio da fare la domenica che passare il tempo al centro commerciale e una cosa che non si puo vedere</span></div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Infine i numeri, come promesso.</b> Dunque in questo post (ed anche in altri dello stesso tenore) si cita il fatto che ci sono 19,5 milioni di persone che comprano di domenica ( dato che andrebbe analizzato: persone che OGNI domenica vanno al cento commerciale? O piu' probabilmente persone che ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA hanno comperato di domenica? Magari il giornale?) 3,4 milioni di dipendenti che lavorano la domenica ( saranno compresi anche quelli che la domenica sono costretti a lavorare, come Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri Esercito , medici ed infermieri, macchinisti e personale viaggiante dei treni, piloti ed equipaggi degli aerei, marinai, eccetera? ) 24,5 milioni di ore lavorate in piu' (davvero? Un dato interessante ....ma allora chi lavora la domenica non ha un riposo compensativo?) 400 milioni di euro in maggiori stipendi (dato sicuramente positivo se reale e confermato ) ed il fatto che il 15% del fatturato settimanale avviene di domenica. Ora, se la domenica si chiudesse secondo voi il fatturato calerebbe del 15 %? Bene se cosi' fosse, significherebbe che la domenica si spende solo per passare il tempo e si comperano cose inutili che possono anche non essere comperate, e quindi la chiusura domenicale si rivelerebbe un vantaggio per le Famiglie ma molto piu' probabilmente questo 15 % si spalmerebbe sul resto della settimana, rendendo un poco piu' intenso il lavoro negli altri 6 giorni cosa che consiglierebbe la direzione dei centri commerciali di spalmare anche le ore lavorate sul resto della settimana </span></div>
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>Un ultima osservazione su quei lavoratori , obbligati a lavorare la domenica </b>come personale sanitario, forze dell'ordine ecc, che criticano la chiusura domenicale sostenendo che se loro lavorano la domenica, possono farlo tutti. Mi dispiace per questo atteggiamento dettato credo non dal ragionamento ma dall'invidia. Per utilizzare una metafora, io credo che se una persona si stende in spiaggia a prendere il sole , non porta via niente a nessuno per quanto si abbronzi , e quindi se è possibile per alcune categorie di lavoratori , che non svolgono servizi essenziali, di poter usufruire del riposo domenicale , questo non porti via niente a chi è costretto purtroppo a lavorare la domenica. Anche perchè, se la domenica lavora....non ha tempo di andare a fare la spesa. O no? </span></div>
Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-60796494993844129832018-06-17T09:36:00.000-07:002018-06-17T09:36:06.277-07:00MA VOI DOVE ERAVATE?<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Alcuni commenti che hanno accolto il nuovo Governo rivelano un curioso atteggiamento nei confronti della democrazia . Si parla di avvento del fascismo , di disastro, di catastrofe (Il Quirinale li ferni! Scalfari) di Governo retrogrado con idee maschiliste (Boldrini) del pericolo del populismo di destra (Martina) di Squadrismo (Fornero) eccetera.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Mi soffermo un momento su chi accusa questo Governo di essere fascista , quindi dittatoriale. Ebbene, piaccia o no questo Governo non è nato con la marcia su Roma come sembrerebbe dai commenti dei suoi detrattori ma dalle elezioni , regolari elezioni che hanno premiato la Lega di Salvini e il movimento 5 stelle di Di Maio . E' importante sottolinearlo perchè questo evidenzia le responsabilità di chi era al Governo ed ora non c'è piu , ed in particolare evidenzia che se chi era al Governo ora è stato mandato a casa dagli elettori , questo è avvenuto non per un colpo di stato ma per manifesta incapacità, ed incompetenza, p'er avere deluso gli elettori ovvero per propria responsabilità e non per un evento ineluttabile ed alieno. Questo attaccare continuamente un Governo regolarmente eletto è strumentale a manipolare la realtà, cercando di distogliere la attenzione dalla realtà dei fatti. Poi dovrebbe essere evidente a tutti che insultare questo Governo , per il solo fatto di esisterte dal momento che opera da pochi giorni , equivale a insultare tutti o quasi gli elettori italiani. E si', perchè se Lega e M5S sono al Governo questo è dovuto agli elettori che li hanno votati, ma anche agli elettori che si sono astenuti e quindi non hanno votato per una alternativa. Stiamo parlando quindi della maggior parte dellì'elettorato Questa è la democrazia , bellezza, pregi e difetti. Mi sembra perecio'che chi fa questo non dimostri grande rispetto della Democrazia che, evidentemente secondo qualcuno andrebbe elargita a comando a seconda di come torna comoda. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La democrazia ha parlato, chi non è d'accordo contesta la democrazia e quindi si avvicina pericolosamente a quei concetti fascisti e squadristi che tanto si compiace di contestare . O sbaglio? Oppure accusa gli elettori di avere sbagliato a scegliere? Perchè anche questo è un concetto che sembra emergere dalla discussione generale</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Qui il discorso si fa un attimino piu' complicato. Gli elettori hanno sbagliato perchè si sono lasciati conquistare dal populismo? Puo essere , per molti sarà sicuramente cosi' ma su questo vanno capite alcune cose. Innanzitutto, che il populismo è stato sdoganato da tutti , a partire da Berlusconi con la sua abolizione dell'ICI per arrivare a Renzi con i suoi 80 euro ed i suoi giochini di parole. Una volta che abbiamo sdoganato il populismo, vince chi la spara piu' grossa, Percio' non lamentarsi, da parte di chi con il proprio operato di Governo non si discosta molto dalle prospettive di quello attuale. Si parla di promesse elettorali elettorali assurde o irrealizzabili ? Chi ha cominciato? Berlusconi con il Ponte sullo stretto? Con il milione di posti di lavoro? Renzi anche lui che ha rilanciato i milioni di posti di lavoro? Di che cosa stiamo parlando? Ed ora che l'opposizione si basa su una indegna bagarre, su un continuo digrignare i denti che punto di riferimento viene proposto agli elettori italiani? Si è parlato di questo Governo come della calata dei barbari. I barbari sono coloro i quali si contrappongono alla cultura, coloro i quali distruggono quello che non sono in grado di comprendere. Sia pure.... con quali mezzi la opposizione vuole contrapporsi a questi "barbari"? Proponendosi come faro di civiltà, opponendo ad un linguaggio barbaro e primitivo una serie di ragionamenti saggi ed inoppugnabili? Mah, a me non sembra. Mi sembra che, alla fine, adoperino un linguaggio piu' pacato i "barbari" dei cosidetti civilizzati. Mi sembra che coloro i quali si agitano, gridano, sputano sentenze, siano ben poco credibili. Pensano di poter dare lezioni di buon governo, pensando che gli elettori si siano già dimenticati che questi signori erano al Governo sino a ieri ed alla proca dei fatti hanno dato pessimi risultati.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E qui vorrei chiedere. Ma voi che vi agitate, che gridate, strillate e stridete...ma dove eravate? Dove eravate mentre la situazione che avrebbe portato a questo tipo di Governo si stava creando? Dove eravate mentre gli esodati, le persone che erano state impoverite dai malaffari delle Banche, talvolta gli imprenditori per la disperazione si suicidavano? Dove eravate mentre i terremotati venivano lasciati a loro stessi abbandonati con vane promesse? Dove eravate mentre dilagava il business mafioso legato agli sbarchi clandestini ed il malaffare legato alle cooperative che gestivano i profughi? Dove eravate mentre l'unico partito rimasto di riferimento alla sinistra diventava di proprietà di Renzi che lo portava a destra, distruggendo ogni possibilità di una vera alternativa e di una reale opposizione? Dove eravate mentre Renzi portava il PD al Governo insieme a Berlusconi sdoganando la congiunzione tra destra e sinistra e sopratutto annullando le differenze tra destra e sinistra che cessavano di diventare concetti legati alle ideologie per diventare semplicemente due diverse tifoserie? Dove eravate mentre alle richieste presenti e talora disperate della gente , alle esigenze del popolo veniva risposto con ironia, sarcasmo, battute e tweet pieni di disprezzo? Dove eravate mentre l'arroganza degli esponenti politici distruggeva i valori della sinistra? Eravate seduti talmente in alto sui vostri troni che non riuscivate a sentire la voce del popolo? E adesso cosa vorreste da questo popolo? Che insorgesse per ripristrinare il vostro dispotismo? Vi rendete conto di quanto siete patetici? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Se, e dico se , questo popolo ha votato in questo modo per ignoranza, sappiate che questa ignoranza l'avete costruita anche voi, preoccupati solo delle vostre cadreghette ed inerti se non complici (massi'...anche complici) nella distruzione della Scuola, della cultura , nell'accrescimento dell'analfabetismo funzionale, cosa che vi permetteva di governare con maggiore facilità ( ma che permette a CHIUNQUE di governare piu' facilmente ....quindi oggi a chi ha vinto le elezioni) </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La strada per ritrovare una Italia migliore non passa sicuramente per il PD , partito che deve scomparire, ma evidentemente, se non altro per un corretto sistema di contrappesi passa obbligatoriamente per la rinascita di una sinistra che sappia ripartire dai propri VALORI e non dalle esternazioni di un bulletto qualsiasi, che sappia creare cultura, fiducia, senso dello Stato, che rappresenti in se stessa un valore, che sappia calamitare tutte le forze progressiste democratiche che credono nell'uguaglianza e nella giustizia sociale . Una strada molto lunga. Nel frattempo buona Lega a tutti</span></div>
Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-32136911400304827112018-06-02T16:44:00.005-07:002018-06-02T16:51:28.683-07:00MAMMA LI TURCHI!!!<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Oddio i fascisti. Oddio il medioevo. Oddio i barbari..Oddio i populisti. Adesso che il Governo Di Maio /Salvini è stato fatto, improvvisamente tutti sembrano risvegliarsi di colpo e rendersi conto di chi ha vinto le elezioni. Non solo: sembrano improvvisamente rendersi conto che questi, dopo essere stati eletti , HANNO DAVVERO INTENZIONE DI GOVERNARE. E che vi credevate, che stessero giocando a tressette? </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L'atteggiamento, in particolare, dei rappresentanti del PD è di sconcerto e stupore. Non sembrano volersi rendere conto di quello che sta succedendo. Danno l'impressione di essersi aspettati che alla fine un deux ex machina comparisse e "mettesse le cose a posto" .tipo "no ma dai...adesso basta scherzare....questo posto queste poltrone sono nostre....sono sempre state nostre..." Eppure avevano architettato cosi' bene con il Rosatellum...un po di manfrina poi l'incarico ad un governo PD-FORZA ITALIA. Certo, un po di melina sulle ali di " chi ha vinto deve governare" e "il popolo italiano ci vuole alla opposizione" per alzare il prezzo , poi sarebbe arrivata la "assunzione di responsabilità" e "per il bene del Paese avrebbero concesso la loro preziosa esperienza per governare.... </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">E invece. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il finale non è stato privo di rancorose interviste di esponenti del PD che predicavano sventura con espressioni , talvolta ringhianti, che sembravano piu' che altro , disperate. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il brutto è che questi personaggi, piu' che predire disgrazie, sembrano auspicarle, prefererendo che l'Italia affondasse , fallisse con lega e M5S piuttosto che si potesse capire che esiste la vita oltre il PD ed i Partiti che sino ad ora hanno costituito la Casta.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Da persona di sinistra leggo con dispiacere i commenti sarcastici, denigratori, talvolta anche offensivi di persone delle quali ho stima e che so essere persone di sinstra anche se militano nel PD che , parliamoci chiaro , non è un partito di sinistra, nei confronti di questo Governo che non è ancora nato e per il quale è già a pieno regime la macchina del fango, perchè mi sembrano un troppo facile scarico di responsabilità </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">A queste persone, a coloro i quali associano ancora il PD alla sinistra, a quelli che dicono " a voi di sinistra che avete votato per il Pd siete contenti adesso?" A tutti coloro i quali spiegano con tono professorale come e perchè il governo Lega M5S porterà il Paese alla sfascio, a tutti quelli che incolpano gli Elettori di avere sbagliato, di non avere capito quanto bene il PD avrebbe fatto al Paese, a tutti coloro i quali si comportano come se questa situazione fosse dovuta ad una imprevedibile congiunzione astrale , come se la deriva populista e in ultima analisi individualista del Paese fosse dovuta ad una specie di virus piovuto dal cielo , a tutti coloro i quali distribuiscono copn generosità colpe e responsabilità vorrei dire questo: ma se il Paese ha virato a destra, se il populismo trionfa (copertina di Repubblica del 1 giugno "I populisti al Governo) non avete pensato a quanta colpa è del PD e dei partiti che hanno governato negli ultimi 15/20 anni?</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Credete di potere scaricare la responsabilità sui Lega e M5S ? Credete di poter fare finta di niente e dire "ripartiamo di territori" e aspettarvi che la gente vi corra incontro a braccia aperte? E no cari. Non funziona cosi. Lega e M5S se è vero che sono populisti, semplicemente non lo sono da meno del PD e di FORZA ITALIA. Eh si cari. Nel momento in cui Renzi ha dato la scalata al PD , lo ha fatto in modo populista, con la famosa "rottamazione" con la quale ha dato un corpo alle chiacchiere da osteria "mandiamo a casa sti vecchi, largo ai giovani" chi non ha sentito queste chiacchiere al bar? Mandiamo via i vecchi , quali che siano le loro capacita : esperienza e saggezza sono disvalori, giovane è bello. Poi con la mancetta elettorale degli 80 euro altra trovata demagogica e populista. Oltre al modo di apparire in pubblico e di porsi tra social e selfie.In questo modo ha sdoganato il populismo , che è quindi divenuto legittimo. In questo modo ha spianato la strada anche ad altri populisti. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Poi il PD si è posto come partito non piu' di sinistra e quindi da partito alternativo alla destra è divenuto partito concorrente alla destra .Mi riferisco al Job Acts ed alla abolizione dell'art.18 in primis, naturalmente, distruzione di anni di lotte operaie per omaggiare i datori di lavoro, ma anche alla operazione "Buona Scuola" che oltre a produrre danni alla scuola stessa, ha nel il sapore di una grottesca tracotanza, di una umiliante arroganza e mancanza di rispetto nei confronti della Scuola stessa , la subalternità agli USA con l'operazione fallimentare degli F35 e tutti gli atteggiamenti nei confronti della parte datoriale piuttosto che verso i lavoratori</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il PD ha avocato a se tutte le anime della sinistra, poi è rimasto li come una autovettura incustodita e con il motore acceso , il discolo Renzi ci è salito, ci ha fatto lo ginkana e lo ha sfasciato ed ora la sinistra , quella vera , non ha piu punti di riferimento. Non stupisce che molti elettori di sinistra si siano lasciati tentare dal Movimento 5 stelle se no dalla Lega . Ovviamente sarebbe troppo comodo dare tutta la colpa a Renzi, perchè ci sono tutti quelli che lo hanno seguito che non possono esimersi dalle proprie responsabilità. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ora la palla passa a Lega 5 stelle che NON sono fascisti, ma partiti LEGITTIMAMENTE E LEGALMENTE ELETTI dal popolo italiano. Anche perchè per molti elettori NON ESISTEVANO ALTERNATIVE CREDIBILI, FACCIAMOCENE UNA RAGIONE!!! Staremo a vedere quello che sapranno fare , e cio' che POTRANNO fare .E tutti coloro i quali sputano su questo l pagheranno in termini di credibilità , perchè o un sistema è valido per tutti o non lo è per nessuno, E se è legittimo oggi denigrare gli elettori che "hanno sbagliato" oggi ad eleggere Lega e M5S, offendere, deridere, infangare allora sarà altrettanto legittimo trattare in modo analogo chi vota PD. E questo, un partito ridotto al 20% o meno non se lo puo' permettere. Io credo che il tempo del PD sia finito, e che se la sinistra vuole ripartire, deve rifarlo si dai territori, ma non con gli arroganti attuali rappresentanti dlel PD ingessato , in giacca e cravatta lontano mille anni luce dalla realtà delle cose e completamente avvitato su se stesso in contemplazione del proprio ombelico , ma deve ripartire dai MOVIMENTI e cercare di costruire un NUOVO soggetto politico che non abbia paura di valorizzare gioventu' ma anche saggezza, giovanile energia con l'esperienza. Abbiamo cinque anni perchè la sinistra possa risorgere dalle proprio ceneri proponendo politica, quella vera , opponendo al populismo un serio progetto politico , rispondendo alla facile propaganda con rela senso dello stato. Se ci siete battete un colpo </span></div>
Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-747553447237501588.post-89472579784928989492018-04-14T01:01:00.003-07:002018-04-14T01:01:53.754-07:00COME E PERCHE' USCIRE DA QUESTO STALLO ALLA MESSICANA<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><i><b style="color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px;">Stallo alla messicana</b><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px;"> (</span><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_inglese" style="background-image: none; color: #0b0080; font-family: sans-serif; font-size: 14px; text-decoration: none;" title="Lingua inglese">inglese</a><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px;">: </span><span style="color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px;">Mexican standoff</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px;"> o </span><span style="color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px;">Mexican standout</span><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px;">; detto anche "triello"</span><sup class="reference" id="cite_ref-1" style="color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 0.7rem; line-height: 1; white-space: nowrap;"><a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Stallo_alla_messicana#cite_note-1" style="background-image: none; color: #0b0080; text-decoration: none;">[1]</a></sup><span style="background-color: white; color: #222222; font-family: sans-serif; font-size: 14px;">) è un termine che indica una situazione nella quale due o più persone (solitamente tre) si tengono sotto tiro a vicenda con delle armi, in modo che nessuno possa attaccare un avversario senza essere a propria volta attaccato.</span> </i></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Lo stallo alla messicana nel quale è caduta la politica in Italia,dopo le elezioni del 4 marzo scorso di sicuro farà storia. </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Nessuno si può' muovere senza rischiare di produrre un disastro. E del resto, come in una partita a tria, , vincere è impossibile per chiunque. Una situazione che è stata mirabilmente creata ad arte dal PD, con la imposizione a colpi di fiducia della Legge elettorale soprannominata Rosatellum, in onore del deputato Rosato che ne è stato il diabolico artefice. </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Questa Legge, che è stata pensata esplicitamente per impedire al Movimento 5 Stelle di governare anche ottenendo un grandissimo risultato elettorale , di fatto rende impossibile la formazione di un Governo a ciascuno dei Partiti e Coalizioni che hanno vinto le elezioni, a meno che essi non si alleino tra di loro. </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Pensata molto furba perché , vista la caduta verticale del PD nel consenso degli elettori, era prevedibile che avrebbero vinto il Centro Destra ed il movimento 5 stelle, tra i quali una alleanza appare improponibile nel lungo periodo. Con questo tipo di legge elettorale, perciò', il PD aveva la convinzione che un qualunque Governo non avrebbe potuto essere formato senza il PD stesso. Perché? </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Perché il PD è il partito buono per tutte le stagioni, sfoderabile, double face (ma anche triple o più) reversibile, convertibile facilmente riverniciabile adattabile per tutte le occasioni. E ' stato alleato con Berlusconi, ha corteggiato la destra le sinistra tutto e tutti, non avrebbe nessun problema ad allearsi con chiunque. Non sembra avere principi invalicabili ne problemi di perdita di dignità</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Quando adesso Martina, Rosato ed altri esponenti del PD parlano con disprezzo di inciucio per i timidi tentativi che fanno Di Maio e Salvini di dialogare tra loro per dare un Governo al Paese,(accusandoli anche di essere disposti a tutto pur di avere il Potere...) fingono di dimenticare che la Legge elettorale è stata da loro creata appositamente per rendere tale tipo di alleanza inevitabile. Quando poi con lo sguardo arrogante dichiarano che "Gli elettori hanno deciso che il PD deve stare all'opposizione" in realtà dicono una enorme stupidaggine, perché gli elettori che li hanno votati li volevano al Governo, quelli che non li avevano votati li volevano mandare a casa , nessuno aveva di loro una stima come avversari tanto da sperare di averli all'opposizione per avere un corretto rapporto di contrappesi. Parliamoci chiaro, del PD di Renzi non mi risulta che ci siano avversari che ne abbiano cosi tanta stima. E cosa dire di quanto, con il medesimo sguardo arrogante dichiarano che " chi è stato eletto adesso deve assumersi la responsabilità di governare" quando sanno benissimo che non è di responsabilità che si sta parlando, ma di possibilità tecnica che è stata da loro stessi scientemente sabotata con questa legge elettorale.</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Pero' è anche chiaro che questo loro sproloquiare di predestinati alla opposizione tipo "Dio lo vuole" un senso ce l'ha, ed è quello di alzare il prezzo per una loro eventuale ingresso "per gentile concessione" e per "senso di responsabilità" (chiaramente quella degli altri è sete di potere, la loro senso di responsabilità...questioni lessicali...) in un eventuale Governo di minoranza , sulla falsa riga del terzo governo Andreotti nel 1976,naturalmente in questo caso il PD si ritaglierebbe un ruolo protagonista perché nè la Lega di Salvini ne il M5S di Di Maio potrebbero permettersi di lasciare la guida del Governo al loro avversario diretto. Non c'è che dire, molto ben pensata . Infatti:</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">- un eventuale Governo Salvini-M5S produrrebbe ben poco, perché ciascuno dei due dovrebbe muoversi senza deludere i propri elettori ma anche senza pestare i piedi all'alleato e quindi alla fine dei cinque anni il PD avrebbe buon gioco nel dire che questi partiti non sono adatti a governare. Tra le altre cose sia Salvini che Di Maio, sia pure in modo diverso, hanno promesso grandi cambiamenti ed un loro governo statico produrrebbe enorme delusione tra i loro elettori e perdita secca di base elettorale</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">- un eventuale Governo del MS con il PD produrrebbe anche qui un Governo statico, non producendo i cambiamenti predicati dal M5S e con la possibilità del PD alla fine dei cinque anni di predicare che senza il Pd non ci può' essere Governo e quindi producendo enormi danni alla immagine del M5S </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">- un eventuale alleanza tra Centro Destra e PD produrrebbe effetti analoghi con l'aggravante della spaccatura che produrrebbe all'interno della coalizione di CD , dove gli elettori leghisti non potrebbero perdonare una alleanza con il PD</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il Pd con questa Legge elettorale ha prodotto veramente la tempesta perfetta. Decisi a distruggere quello che non potevano ottenere , ovvero il Governo del Paese (ebbene si, il potere!!) In modo simile ad un esercito in fuga hanno avvelenato i pozzi, fatto saltare i ponti insomma, hanno reso ingovernabile il Paese (producendo un danno enorme) pur di non lasciarlo governare ad altri. </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Alcuni hanno detto che Renzi (ed in generale il PD renziano) è uno che porta via il pallone, riferendosi a quei bambini capricciosi e mediocri che all'oratorio quando perdevano la partita, si portavano a casa il pallone impedendo agli altri di giocare . Questi non solo hanno portato via il pallone, hanno distrutto le porte e cancellato i segni del campo di calcio . </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">La soluzione? Una soluzione estrema , difficile ma risolutiva sarebbe la seguente; Salvini e Di Maio si presentano insieme al Colle. Non abbracciati , non a baci abbracci , tarallucci e vino come li vorrebbero i PD. Ma spalla a spalla, con dignità e spirito costruttivo, alleati temporanei per uno scopo comune. Richiedano l'incarico per formare il nuovo Governo con un unico punto: la riforma della Legge elettorale. Per la quale non si dovrebbe parlare un anno come paventava lo stesso Salvini ad una sua prima disamina di questa possibile soluzione: è sufficiente che si porti in Parlamento , con voto di fiducia, la abrogazione del Rosatellum, tam e sbam detto e fatto. Poi di nuovo subito al voto con la Legge precedente senza perdite di tempo. Sarebbe un atto di coraggio, che renderebbe molto in termini di immagine ai due partiti che assumerebbero una veste di statisti superiore ai vari esponenti del PD, sicuramente superiori a Renzi & Co. Non esente da rischi per ciascuno di loro (solo uno dei sue andrebbe al Governo) ma annullerebbe la congiura del PD per rendere ingovernabile il Paese. </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Altrimenti non farebbero altro che il gioco del PD, tentando e ritentando di formare un Governo con le regole assurde imposte dal rosatellum . Analogamente all'aforisma attribuito ad Oscar Wilde: " </span><a href="http://aforismi.meglio.it/aforisma.htm?id=180ae" style="background-color: #eeeeee; box-sizing: border-box; color: #777777; font-family: georgia; font-size: 22px; font-style: italic; text-decoration: none;">Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza.</a> <span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">lCosi' allo stesso modo non bisogna discutere di nuovo Governo con le regole imposte in modo antidemocratico dal PD , dialogando al di fuori dei propri schemi e facendosi condizionare da chi le regole le ha imposte e quindi le padroneggia al meglio.</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span><span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Non c'è storia: Governo di scopo, abrogazione del Rosatellum , elezioni subito. E vinca il migliore (PD al 10% e sono generoso) </span></div>
Massimo Bullihttp://www.blogger.com/profile/17885651017344814488noreply@blogger.com0