lunedì 27 agosto 2012

UNA MOSCHEA A MONFALCONE........

La discussione intorno alla ventilata creazione di un centro religioso e culturale islamico a Monfalcone , riporta al centro del dibattito i temi della tolleranza, della integrazione e della capacità della nostra comunità di vivere il presente ed il futuro invece di aggrapparsi disperatamente al passato.


L'esigenza di creare un centro di aggregazione sociale di cultura islamica nasce evidentemente in primo luogo dal fatto, incontestabile, che a Monfalcone vive una cospicua comunità islamica. A Monfalcone , in margine alle politiche organizzative di Fincantieri, si è prodotto un intenso flusso migratorio proveniente altre parti di Italia e del mondo, che ha avuto a sua volta l'effetto di creare diverse comunità . Una di queste per esempio è la comunità bengalese,(la seconda in Italia) che ormai rappresenta il dieci per cento della popolazione cittadina. Non a tutti questo piace, qualcuno ne è decisamente disturbato, ma negare la realtà non serve a niente ed a nessuno. Ai bengalesi si aggiungono nordafricani, senegalesi ed altri soggetti di religione islamica di varia provenienza giunti a Monfalcone in vari modi e per diversi motivi, cosi' come accade in tutta Italia . Non si conoscono cifre ufficiali ma possiamo ipotizzare una comunità di almeno 3000 persone . La maggio parte di esse è in Italia con permessi regolari e quindi hanno tutti i diritti che cio' comporta. Quindi credo sia piu' che lecito che essi desiderino di avere un luogo dove raccogliersi in preghiera, vista anche la fortissima religiosità che pervade il mondo islamico, per il quale vita quotidiana e religione sono intrecciate in modo indissolubile.

La comunità islamica ha quindi ventilato l'ipotesi di acquistare i locali di un ex discount ormai chiusi ed abbandonati da tempo. E sono subito iniziate le polemiche, naturalmente alimentate dalla sgangherata e populista alzata di scudi dei partiti della destra e della Lega da una parte, e dalla incerta e confusionaria ricerca di una idea da parte dei partiti di centro sinistra dall'altra, con in mezzo l'interposizione di precari argomenti contrari da parte di cittadini spaventati dalla possibile modifica dello status quo.

Le argomentazioni poste a sostegno del partito dei contrari vanno dall'improbabile al ridicolo , ma da parte dei cittadini evidenziano nel complesso paura del diverso, un senso di smarrimento nel vedere il mondo che cambia, il timore che la costituzione di una comunita' nuova porti via qualcosa a quella vecchia, ma anche sconcerto nel vedere che nel nostro mondo nel quale il senso della comunita' e tradizioni si perdono e vanno a naufragare nell'individualismo, si formano comunita' nuove che questi valori tengono invece saldi, in modo particolare perchè immigrati che cercano di mantenere il proprio senso di di identità. C'è sicuramente un senso di disagio nel vedere queste persone prive di mezzi che si dichiarano disposte ad affrontare costi e difficoltà notevoli per potersi aggregare, mentre la nostra civiltà invece costruisce muri sempre piu' alti tra un individuo e l'altro. Disagio che attraverso l'invidia talvolta si trasforma in rabbia.

Uno dei primi argomenti che sono stati sbandierati è proprio quello delle risorse e del costo . IL prezzo dell'immobile è di 500.000 euro , che la comunità intende sborsare senza accendere mutui, per mezzo di una sottoscrizione . Urla e grida sul fatto che questi immigrati sono tutti indigenti, che usufruiscono di agevolazioni e sussidi pagati da "noi che paghiamo le tasse" e che se sono in grado si pagarsi una moschea, allora non hanno bisogno di aiuti e sussidi. Il rappresentante della Lega Nord ha anche tentato una improbabile operazione aritmetica dalla quale si evincerebbe che ogni componente della comunità dovrebbe poter donare alla causa due o tremila euro. Qui tornano alla mente la finta laurea in medicina di Umberto Bossi, la laurea a pagamento del "Trota" e tutta la serie di considerazioni leghiste sulla cultura. Se i componenti della comunità disposta a sostenere la spesa fossero 2.500 , che non è un numero campato in aria visto che probabilmente a questa operazione parteciperebbero tutti i musulmani del circondario , ognuno dovrebbe sborsare duecento euro non duemila. E duecento euro sono una cifra alla portata anche di una famiglia povera se servono ad uno scopo importante.

Poi vale la pena di considerare che anche loro lavorano e pagano le tasse. Certo, molti usufruiscono di agevolazioni. Pero', ad essere corretti , molti di noi sono pronti a dare addosso ad un bengalese che usufruisce di agevolazioni e che si priva di duecento euro per costruire la propria chiesa, ma non credo che le stesse persone andrebbero a controllare come spendono i soldi le persone indigenti che non sono bengalesi e/o musulmane. Come a dire che noi siamo disposti ad aiutare gli stranieri indigenti purchè poi facciano quello che vogliamo noi. Potrebbero spendere duecento euro magari per un televisore ma non per la propria religione perchè questo ci disturba? Non credo questo sia un pensiero dignitoso, e credo che avvilisca piu' chi lo formula che chi lo subisce.

Vorrei poi proporre una riflessione su quante chiese possiede la religione cristiana, nella quale non mancano i poveri, e molte volte di quale sfarzo e di quale opulenza, di quanto sia lecito discutere sulla pagliuzza nell'occhio del vicino , e tutto questo senza dimenticare quanto questo contrasta con la povertà di Cristo.

 

Si parla poi della questione di sicurezza , ipotizzando che una moschea automaticamente diverrebbe un luogo di ritrove di cellule terroristiche. Non si comprende il motivo per il quale le suddette cellule non potrebbero ritrovarsi in un qualsiasi appartamento , a casa di complici o in altri luoghi. Dubito fortemente che la mancanza di una moschea sarebbe un deterrente per dei terroristi agguerriti e determinati

Si parla poi del fatto che non si dovrebbe incoraggiare una religione che annovera tra i suoi seguaci tante persone violente , e si citano casi di recente cronaca . Molti pensano alla religione islamica come ad una religione che incita alla violenza, schiavizza le donne , non tollera altre religioni In realtà come in tutte le religioni anche qui vi sono i fanatici, ma a chi lo ha dimenticato vorrei ricordare che anche la religione cristiana ha contato nel suo passato molti eccessi, come i massacri compiuti al grido di "Dio lo vuole" nelle crociate, e poi la caccia alle streghe, i roghi della la Santa Inquisizione, i massacri compiuti dalle cattoliche armate spagnuole in sudamerica ai tempi di Cortez e Pizzarro sino al motto GOTT MIT UNS (Dio è con noi) inciso sui pugnali dei nazisti delle SS . E' chiario che queste persone avevano della religione Cristiana un idea abbastanza distorta., e non dobbiamo certo giudicare i Cristiani da questi eccessi, cosi' come non è corretto giudicare i musulmani dagli eccessi compiuti dai Talebani . Per quanto riguarda le donne , ricordiamo che il delitto d'onore che mandava assolto o quasli il marito che uccideva la moglie infedele è stato abolito da pochi anni, e cito Tommaso d'Aquino, illustre dottore della Chiesa "

""Il valore essenziale della donna consiste nella sua capacità di partorire gli esseri umani e di governare la casa." (Tommaso d'Aquino, dottore della Chiesa, 1225-1275)

"Un feto maschile diventa un essere umano dopo 40 giorni, un feto femminile dopo 80 giorni. Le femmine derivano da spermatozoi difettosi o da flatulenze umide." (Tommaso d'Aquino, dottore della Chiesa e patrono delle università cattoliche)

 

La donna è un errore della natura… con i suoi eccessi di umidità, la sua bassa temperatura fisica e la sua inferiorità spirituale è una specie di uomo mutilato, menomato e malriuscito… solo l'uomo è la piena realizzazione della razza umana." (San Tommaso d'Aquino, dottore della Chiesa, 1225-1274)


Eccetera. A tutt'oggi le donne non possono diventare preti, vescovi e tutto sommato nella civiltà cui vorremmo si sottomettessero le persone di religione musulmana, la donna continua ad avere un ruolo sottomesso rispetto all'uomo


Non esistono argomenti che possano in maniera irrefutabile dimostrare la superiorità di una religione rispetto ad un altra e, d'altra parte, gli stessi sacerdoti di Monfalcone, quando intervistati, hanno parlato favorevolmente  della libertà religiosa.


Tralasciamo gli argomenti di minore rilevanza, come la agibilità dell'edificio (chi ha mai sentito parlare del certificato di agibilità delle Chiese cristiane o di altro culto?) La presenza di una via ad alto scorrimento (sulla stessa via, a pochi metri c'è da secoli una Chiesa) eccetera, tutti argomenti che evidentemente sono pretesti per nascondere la paura del diverso.


Da parte della Amministrazione comunale , un balbettio confuso che è arrivato al punto di invitare i Cittadini ad andare maggiormente in Chiesa , una argomentazione grottesca che rivela il disorientamento di chi è diviso tra un perbenismo di maniera, progressismo di facciata ed il timore di non potere controllare la situazione che si sta evolvendo (si, beh, è giusto dare anche ai musulmani i loro spazi.....ma noi contiamoci , facciamo quadrato, andiamo in Chiesa per dimostrare piu' che altro a noi stessi che anche noi abbiamo valori altrettanto solidi dei loro.....o no? O non piu?) Il timore che questa Società decrepita e decadente sia giunta al capolinea, e che una Società multietnica e multirazziale sia un futuro che non potremo manipolare.

Bene, io credo che se questa Società vuole dimostrare ancora qualcosa, non lo farà certamente impedendo con i cavilli e la violenza che una parte di essa possa svilupparsi come vuole, lo scontro di civiltà non puo' essere vinto con la forza.


Non con la forza, non con l'autorità ma solo e soltanto con la saggezza e l'autorevolezza....... Cui abbiamo dato già un fiero colpo pensando di impedire a delle persone di professare la propria religione con una certificazione di agibilità o di destinazione d'uso di un edificio.... O pensando di poter risvegliare con uno schiocco di dita  un senso di religiosità che contrasti il loro, quasi fosse una gara.... Invitando dal giornale i Cittadini ad andare in Chiesa....

............ no more comment

domenica 19 agosto 2012

Parigi, o cara

Anche quest'anno una vacanza all'estero, ed a chi dice "prima di visitare il mondo voglio conoscere l'Italia" rispondo che la mia non è solo una vacanza all'estero, ma è anche una vacanza dall'Italia.

Ho bisogno di staccare non solo dal lavoro, dai luoghi noti, dal trantran quotidiano ma anche di uscire per qualche giorno da questo paese sfatto e decadente per andare a respirare aria nuova , aria di speranza . Di immergermi nel Paese che vorrei

E allora, Parigi.

 

Parigi anche secondo me è la piu' bella città del mondo. Bella,viva , energetica, vitale Si respira aria di passato senza decadente nostalgia, di un presente senza troppe recriminazioni, di un futuro possibile

Non è la prima volta che ci vado, ma quest'anno abbiamo fatto una cosa un po' diversa: una vacanza a Parigi, non un viaggio a Parigi. La differenza non sta nel luogo ma, evidentemente , nel viaggiatore .

Vedere cose non ancora viste ma senza fretta e senza urgenza, sapendo già che lasceremo cose non viste e non fatte per la prossima volta...... Che ci sarà , prima o poi. Abbiamo lanciato una monetina ideale in tutte le fontane di Parigi

Il primo impatto sa di efficienza ed organizzazione. All'aeroporto CdG (Charles de Gaulle), veamente immenso, c'è un terminale della metropolitana, con tutte le biglietterie del caso acquistiamo l'abbonamento Paris Navigo
http://parisbytrain.com/paris-train-metro-week-pass-navigo-decouverte/

che ci permette l'utilizza di tutti i mezzi pubblici per una settimana - in realtà l'abbonamento vale da lunedi' a domenica e noi lo acquistiamo il mercoledi' ma comunque risparmiamo rispetto al piu' noto abbonamento turistico Paris Visit, che acquistiamo solo per mio figlio piu' piccolo perchè è ridotto e su questi si , si risparmia. Con questo abbonamento prendiamo il Roissybus che ci porta a l quartiere dell'Operà dovre abbiamo l'hotel. Bus ogni 15 minuti, mezzo nuovo con aria condizionate, autista gentile e disponibile alle spiegazioni. Arriviamo, scendiamo , attraversiamo il piazzale dell'Operà e ci fermiamo ad orizzontarci vicino una fermata del bus. Apriamo la cartina e poco dopo si avvicina un signore anziano, che in perfetto italiano senza quasi accento si offre di aiutarci. Gli spieghiamo la nostra destinazione e lui suggerisce di prendere la metro sino all'hotel, perchè fa caldo (in realtà non troppo per noi che usciamo da Caligola) ci indica la fermata e poi alla fine , visto che la conversazione si avvia ci accompagna siano all'ingresso della stazione piu' vicino.Ci congediamo con una stretta di mano da questo signore cosi' gentile. Dall'uscita della metro (abbiamo già l'abbonamento, ricordate?) all'hotel ci sono meno di cinquecento metri. Veniamo accolti da da un impiegato sorridente e gentile che sa già tutto di noi e ci aspetta (prenotazione via Internet tramite una agenzia di Monfalcone) ci indica le nostre camere, una al 5 ed una al 6 piano. Disappunto di mia moglie che avrebbe preferito due camere adiacenti. Mentre inizia a spiegare la cosa all'impiegato, il direttore , un giovane gentile e sorridente esce dal suo ufficio e si avvicina chiedendo se ci siano problemi. Immediatamente ci rassicura: oggi non è possibile ma da domani ci cambierà le camere se lo desideriamo e troverà la soluzione che vogliamo. Saliamo con l'ascensore. L'hotel non è nuovo ma certamente rammodernato di recente ( veramente ristrutturato non solo ridipinto)

http://www.booking.com/hotel/fr/bresil-opera.en.html?aid=311984;label=bresil-opera-9cIzaCqXa35DsRKXl61w1wS8099442553:pl:ta:p1:p2:ac:ap1t2:neg;ws=&gclid=CMjQ1Jrg87ECFcGHDgodnnsANw

Le camere sono una sorpresa. Ampie, luminose, arredate sobriamente ma con gusto, frigo a disposizione un poco piu' grande del solito frigobar, televisore che vorrei avere a casa (programmi pero' solo in francese) e wi fi gratis in tutte le stanze con un ottimo segnale

Bagni ampi, ben divisa la parte doccia, tutto pulitissimo . La vista della camera al sesto piano è eccezionale , un panorama dei tetti di Parigi da cartolina. Tra l'altro le camere sono su piani diversi ma si affacciano sul medesimo vano scala per cui  in realtà siamo separati solo da pochi metri. Appena scesi diremo al portiere che non servirà cambiare le camere vanno benissimo cosi'. Il portiere e il direttore sorridono: "Très Bien"



Il pensiero non puo' non correre alla nostra recente visita a Roma, Italia a giugno. Stesso target , hotel a tre stelle prenotato via internet, piu' o meno lo stesso prezzo. L'hotel di Roma, il nefasto hotel Acropoli di sui auspico la distruzione con le sue stanze brutte sporche e puzzolenti , attribuite all'ultimo istante perchè si erano dimenticati di segnare la nostra prenotazione, su piani diversi , bagni indecenti con una doccia per modo di dire da cui la poca acqua appena tiepida che usciva finiva sul pavimento, rifiuti abbandonati nei corridoi, una sala colazione che sembrava un corridoio con una cameriera che urlava come una pazza. Se questo hotel meritava tre stelle, l'hotel di Parigi ne merita almeno sei.....questa è una delle cose che intendo quando parlo di prendersi una vacanza dall'Italia....

La nostra vacanza a Parigi inizia dunque sotto i migliori auspici ( e tali saranno sino alla fine)

E'  quasi sera, facciamo un giretto per il quartire che si chiama Grand Boulevard , percorso da ottocentesche gallerie coperte da vetrate che attraversano i grandi edifici e sulle quali si affacciano negozietti particolari, ristorantini etnici...una meraviglia. Ceneremo da Chartier un ristorantino che poi scopriremo essere notissimo e molto ambito (quando usciremo la fila per entrare si snoda per piu' di cento metri) .cose semplici e buonissime, pollo al forno , anatra con le patate, uno spezzatino di maiale con patate. Conto per quattro persone sotto i quaranta euro comprese le bevande, gentili, velocissimi...L'interno del locale sembra una stazione ferroviaria dell'ottocento , con ampi specchi e tanto di sedili stile treno e con soprastante cappeliera in ottone sulla quale appoggiare gli zaini ed un enorme orologio a centro muro che fa tanto Hugo Cabret


La serata finisce dopo un rapido viaggio in metro sotto la Tour Eiffel che alla 22,00 in punto aggiunge alla solita illuminazione gialla una fantasia di lampi blu che dura per cinque minuti, gran folla radunata sul prato antistante che sorseggia coca cola da un barattolo o Champagne da bicchieri di cristallo, persone in jeans ma anche in abito da sera. Grande "Aaahhhaaaa!" alla accensione delle luci blu, "Oooohooooo....." quando si spengono , fa un pò da ridere ed un pò tenerezza. Ma è uno spettacolo stupendo


L'indomani dopo una colazione ottima e abbondante in una sala luminosa che si affaccia su un giardinetto interno, dolci e pane freschissimi, frutta, affettati formaggio, ogni genere di bevande calde, succhi di frutta , d'arancia di mela, toast , macedonia tutto a volontà , visitiamo il museo Cité des Sciences et de l'Industrie una specie di Immaginario Scientifico all'ennesima potenza. Purtroppo tutte le esibizioni (elettricità statica, chimica, interno del planetarium grande come un cinema dove spiegano le stelle) sono in francese ma è comunque una mattinata piacevole. Pranzeremo al bar interno a baguette ripiene e dolci, sette euro a testa comprese le boissons (bibite) e non riusciamo a finire tutto. Il pomeriggio ci vedrà a passeggio sui Champs Eliseé , piani di negozi enormi e particolarissimi, ci fotograferemo in saloni auto ove sono esposte vetture futuristiche ed incredibili, compresa un prototipo Peugeot da corsa che fa oltre trecento all'ora ed è elettrica.

Ci spostiamo ovviamente in metro, che è rapidissima con i treni ogni pochi minuti . All'interno si trova di tutto, compresa una band di russi composta da una decina di elementi, ognuno con uno strumento diverso che suona benissimo nel corridoio tra un treno e l'altro


Per spostarsi pero è bene calcolare bene l'itinerario e valutare gli incroci tra una linea e l'altra per evitare di fare giri troppo lunghi tra un punto e l'altro. Per questo, chi ha l'i phone o l'I Pad puo' collegarsi con il sito della metro ove c'è una pagina dove si puo' calcolare in modo immediato il percorso da fare , con i cambi e le stazioni a cui farli ed il calcolo del tempo


Http://www.ratp.fr/itineraires/fr/ratp/resultat-detaille/start/Grands+Boulevards+%28METRO%29%2C+Paris/end/Gare+D%27Austerlitz+Grandes+Lignes+%28RER%29%2C+Paris/is_date_start/1/date/2012-08-19/time/15%3A45%3A00/route_type/plus_rapide


Altrimenti prendere un po di pratica con la cartina che si tova gratuitamente dappertutto ( richiderla in Hotel) e comunque appesa a tutti i muri della metro.

Questa è un altra cosa che funziona benissimo, e rende  l'idea di un paese moderno ed efficiente

Avendo già visitato Parigi  in precedenza, questa volta abbiamo girellato per posti ancora non visti, come l'immenso mercato della Pulci (Les Puces) con i suoi 15 km (quindici chilometri) di percorso tra bancarelle  e venditori di ogni cosa usata, dai vestiti usati a due euro ai mobili d'arte, dai dischi in vinile alle pipe di seconda mano, ai pezzi di nave c'è veramente di tutto


Http://marcheauxpuces-saintouen.com/3.aspx

Abbiamo girellato la sera per il quartiere latino o per il quartiere del Marais,  in posizioni speculari  rispetto alla Senna ed all'Ille de la Cité dove si trova Notre Dame, sul cui sagrato la sera ci sono artisti di strada e molta vitalità

Abbiamo visitato molti parchi. Quasi tutti vietati ai cani anche se tenuti al guinzaglio. Tutto sempre pulito ed ordinato, ed è possibile distendersi sull'erba curata, moltissimi lo fanno non solo turisti ma anche tanti studenti parigini che portano la colazione, leggono il giornale o navigano con l'I Pad . Molta polizia in giro ed anche pattuglie dell'esercito in assetto di guerra con i mitra d'assalto bene in vista che pero' danno una idea di sicurezza . Anche i soldati con il mitra sono sorridenti e gentili.

Al giardino del Lussemburgo una grandissima vasca ospita il gioco delle barchette di legno a vela, che è possibile affittare da una gentile signora con un carretto, due euro per mezz'ora, e che i bambini spingono con un bastone di legno quando si fermano contro il bordo

Sul lungo senna le spiagge artificiali predisposte dal Comune che vi ha steso 5000 tonnellate di sabbia sofficissima,, gratuite ed aperte anche la sera .


I Bateau mouche  percorrono la sera il fiume con in fari accesi ad illuminare le sponde, carichi di turisti , alcuni stipati sulla coperta, altri , a seconda del prezzo , che cenano sui ponti climatizzati e circondati da vetrate, come dentro a serre di cristallo che scivolano sull'acqua.

Non riusciremo a visitare le catacombe, al cui orario di apertura , le 10 del mattino , troveremo circa 600 persone in fila (attesa stimata tre o quattro ore) , un gentile turista italiano ci informa che per non aspettare tanto sarebbe  bene arrivare un ora prima dell'apertura, cosicchè si apetteranno solo due ore per entrare dato che la fila inizia alle 8 o anche prima. Ringraziamo e cambiamo itinerario. Non ci piace poi  molto la visita a Versailles. Abbiamo rinunciato la domenica mattina per le file chilometriche, ci torniamo un pomeriggio infrasettimanale ed effettivamente non facciamo fila, ma all'interno è una bolgia non si riesca a muoversi, anche a causa delle numerose comitive giapponesi che si comportano in tutto e per tutto come greggi di pecore, travolgono tutto e non capiscono niente. L'orario ideal per entrare e vedere con un minimo di calma sarebbero le 16,30, manca abbastanza poco alla chiusura perchè i giapponesi non ci siano piu' ed abbastanza per vedere tutto

Ci godremo moltissomo il museo dll'Orangerie con le tele di Monet lunghe 12 metri (le famose ninfee) che sono protagoniste di un recente film di Wooy Allen, Midnight in Paris, di cui visiteremo anche un altra location, la chiesa di Sant Etienne du Mont vicino al Panteon


Bellissimo anche il museo d'Orsay ricavato in una stazione ferroviaria dell'ottocento interamente chiusa perchè già destinata ai treni elettrici (che non fanno fumo) e caratterizzata anch'essa dagli enormi orologi di Hugo Cabret. Qui moltissime tele di impressionisti e post impressionisti Monet, Manet, Cezanne, Degas , Renoir......... Ci si puo' perdere piu' di una giornata. Ma noi siamo in vacanza, vediamo le cose piu' importanti sotto la sapiente guida di mia moglie


Ma piu' di tutto ci immergiamo nella città, visitiamo molti negozi, il Virgin Megastore con i suoi milioni di dischi, non possiamo mancare all'Hard Rock caffè, al parco di Eurodisney, (a marne la valleé , sempre con metro e RER usando il nostro magico abbonamento Paris navigo, ingresso a prezzo ridotto acquistando il biglietto su internet e trovando (non è facile) sul sito francese l'offerta Francilien (abbiamo pagato 35 euro a testa contro 55)

E poi camminare nei quartieri, nei parchi, nei boulevards vedere questa moltitudine di persone di tutto il mondo. La gente nella metro composta, cortese, con lo sguardo sempre altrove per non violare la Privacy ma pronti a dare una mano se serve


Gli impiegati, i commessi, i poliziotti, persino gli spazzini sempre sorridenti, gentili e disponibili. Si respira un aria diversa, qui ogni persona sembra a suo agio nel proprio ruolo, c'è una dignità invidiabile anche nell'addetto ai bagni pubblici, che ringrazia con un cenno della testa per i 50 centesimi della tariffa, pulisce il bagno tra una persona e l'altra, e ci regala una cartolina (pubblicitaria, va bene, ma è una cartolina) . Sorride e saluta come se fossimo clienti del suo negozio personale 

Il poliziotto che ci sorride e ci saluta in italiano. Il barbone che si alza per ringraziare della nostra piccola elemosina. E' un altro mondo

 

Per mangiare abbiamo trovato proprio accanto al centro Pompidou un ristorante della catena FLUNCH che non è bellissimo ma dove si mangia bene a buon prezzo (una trentina di euro in quattro) si scendono le scale, vie è un chiosco dove cuociono la carne alla piastra sul momento, un banco dove danno alcuni piatti pronti, poi un banco di verdure a buffet. Si passano le casse e c'è un ampia sala da pranzo in cui c'è un banco buffet gratuito con verdure di ogni genere, patate  fritte e paste asciutte a volontà. Come in tutti i ristoranti di Parigi, è possibile avere gratuitamente caraffe d'acqua naturale a volontà e non è obbligatorio acquistare bibite. Pieno di turisti. Si mangia bene anche se dopo un paio di volte ci si accorge che la varietà non è amplissima. Va bene per chi non da importanza al mangiare o per chi per qualche sera vuole evitarsi lo stress di trovare ogni volta un ristorante diverso.

Fuori c'è l'ultramoderno centro Pompidou , con la sua arte moderna e di fianco la piazza intitolata a Stravinsky con una grade vasca in cui sono state posizionate 16 bizzarre scultura ispirate alla sua opera, ultramoderne, coloratissime ed in movimento. sulla piazza uno squadrone di bambini gioca al calcio correndo in mezzo alla gente. sono molto bravi

... ci sarebbe ancora tanto da raccontare ... artisti da trada , suonatori, panorami, angoli , storie.... abbiamo visitato anche il cimitero monumentale di père-lachaise , con la tomba di Oscar Wilde e Jim Morrison ...ogni angolo di Parigi è un microcosmo

... ma credo di avere reso il concetto 

Parigi, Parigi.......Parigi o cara

dobbiamo tornare in Italia, tra le cose che non funzionano e di cui nessuno è responsabile

torneremo


Arrivederci presto......