giovedì 1 marzo 2012

LA REPRESSIONE IN VAL SUSA: PROVE TECNICHE DI REGIME

L'episodio che ha visto un manifestante NO TAV contrapporsi in maniera provocatoria ad un carabiniere è stato largamente sfruttato dalla propagande di regime, dai telegiornali, dalla stampa, per cercare di creare un aura di eroismo attorno le forze dell'ordine che stanno reprimendo la protesta NO TAV in Val di Susa .un modo di fare che credevamo confinato al passato, I servizi dei telegiornali, in particolare il TG 2, con le sue sviolinate tra Val di Susa e parallelismi con Pasolini assomigliava molto ai filmati dell'Istituto Luce ai tempi di Mussolini



Questo è ciò' che appare naturalmente nelle trasmissioni ufficiali. Chi ha voglia di cercare la verità può' navigare su Youtube dove facilmente troverà quello che la televisione di regime non trasmetterà mai: poliziotti che caricano manifestanti inermi, con famiglie e con bambini, sparo di lacrimogeni illegali e cancerogeni, addirittura un lancio di sassi ed oggetti da parte dei poliziotti dall'alto di un ponte verso manifestanti impossibilitati a reagire la scorsa estate


E' evidente che le lobbies economiche e politiche che vogliono proseguire nell'accantieramento della TAV e delle opere accessorie, cominciano a sentire che tutto lo strapotere del regime e delle forze dell'ordine non è sufficiente a garantire l'impunità di fronte alla violenza che si sta compiendo versa l'intera Valsusa e quindi cercano di fabbricare in qualche modo un artificiale consenso


Ogni violenza della quale si rendono protagonisti i manifestanti NOTAV , blocchi stradali , ferroviari , qualche scapaccione viene enfatizzata all'estremo, mentre vengono taciute le violenze della polizia, ma anche e soprattutto vengono taciute le violenze , le prevaricazioni della politica. Le violenze che sono state compiute contro le popolazioni della Val di Susa sono molte ed articolate. Innanzitutto la menzogna, continua, articolata, insinuante, capziosa con la quale si cerca di giustificare la operazione TAV , con dati e dichiarazioni false, che sarebbero facilmente peraltro sgonfiabili con il ragionamento ma che vengono propagandate con insistenza , in assenza di un reale contraddittorio e sono diffuse in modo populista e demagogico potendo contare su un poderoso sistema di comunicazione . Eppure, a chi conosce l'argomento in maniera approfondita è palese che non è il NO alla TAV ad essere ideologico e pregiudiziale, ma il SI


IL NO alla TAV può' contare su pareri autorevoli di scienziati, ingegneri del traffico, geologi , esperti di trasporti.


Il SI si basa su dichiarazioni ideologiche di politicanti di carriera: con grande uso della parola "strategico" ( ma non si spiega mai quale sia questa "strategia" , indispensabile (forse agli affaristi che con essa si arricchiranno) .

Cavallo di battaglia dei politicanti che vogliono la TAV sono ; progresso ( ma distruggere una valle per iniziare un opera inutile che non verrà mai terminata perchè i soldi non ci sono non si puo' certo chiamare progresso) anche se non spiega dove ci dovrebbe portare questo progresso, strategico (già commentato) e poi la frase mitica " se non lo facciamo noi lo faranno gli altri Paesi europei a Nord delle Alpi " cosa estremamente ausipicabile ma che non succederà mai perchè nessuno è fesso e corrotto come noi e disposto a farsi distruggere il territorio e l'economia per questa follia.E poi  diciamocelo chiaramente. Sono dieci anni e piu' che l'Italia temporeggia su questa operazione, e l'Europa continua a concedere proporghe. Se fosse un affare possiamo veramente pensare che Austria e Germania non si sarebbero imposte da tempo per scipparci il business?


Quindi , il popolo della Val Susa sono anni che subisce la violenza della menzogna, i soprusi di carotaggi e ispezioni abusive, occupazione abusiva ed illegale di terreni, valutazioni di impatto ambiantale artefatte, provocazioni, pressioni economiche e psicologiche ove si arriva persino ad avere persone infiltrate che proclamandosi valsusini invocano la TAV in maniera non dissimile nella quale dopo la fine della seconda guerra mondiale infiltrati titini invocavano a Trieste e Gorizia l'avvento della Jugoslavia


Traditi dall'Italia , traditi dalla politica ivi compreso quel carrozzone politico di centro destra con targa di sinistra che è ormai diventato il PD , ridotti dai mass media a Nimby, ad esaltati , a minoranza di esagitati hanno saputo portare avanti una campagna di protesta pacifica e non violenta degna del mahatma Gandhi, che ha radunato folle enormi anche nel freddo , nella pioggia e nel disagio.


Poi , nella migliore tradizione della vigliaccheria e della disonestà intellettuale a cui ci ha abituato la politica italiana, non appena la esasperazione di questa gente che si vede scippata la casa e la terra da parte di politicanti corrotti ha toccato momenti di "violenza" ( ovvero un manifestante che chiama "pecorella" un carabiniere, manco l'avesse ammazzato) tutti sono pronti a salire in cattedra per "condannare" dissociarsi, deplorare


E' un modo di operare disonesto, che sempre piu' prende piede in Italia sia nella politica che in tutte le manifestazioni della Societò, nel mondo del lavoro : la parte piu' forte approfitta della propri aforza per provocare il piu' debole, poi appena questi reagisce, lo si condanna per la violenza. Un metodo efficace ma non certamente democratico

Per questo la questione della TAV in Valsusa trascende quella che è una protesta di una popolazione contro una ferrovia, ma diviene il banco di prova sul quale si testa la reale esistenza di democrazia nel nostro Paese. Ed i risultati non sono incoraggianti


A tutti quei benpensanti i quali condannano frettolosamente i valsusini come violenti ed ignoranti che non capiscono la grandezza di un progetto , invocando la Legge e l'ordine , magari l'intervento dell'Esercito , bisognerebbe ricordare che ci sono molti modi per provocare una situazione sulla quale è importante ed urgente intervenire par tacitare le voci della protesta, ove anche scompaiano la voce della ragione e la voce della coscienza


Consiglio a questo proposito  "Noam Chomsky - la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media"
 http://www.disinformazione.it/strategie_manipolazione_media.htm


La democrazia non esiste laddove non vi è corretta informazione, laddove chi sceglie non sceglie in liberta' perchè non è messo nelle condizioni di conoscere bene tutte le scelte, laddove la conoscenza è manipolata e distribuita in maniera mirata


Ed è questo che sta succedendo in Valsusa, questo che si sta evidenziando in questa sporca faccenda



Prima di giudicare, sarebbe bene informarsi in maniera indipendente, attraverso internet, esattamente come succede in tutti i Paesi ove esiste un regime. Le rivoluzioni della primavera araba sono nate proprio cosi',

Se riusciremo a capire in che modo sta finendo il nostro Paese....prima che sia  troppo tardi

Nessun commento:

Posta un commento