domenica 4 marzo 2012

IL GOVERNO MONTI, LA TAV, GLI ILLUSI ED I COLLUSI

Risulta come minimo straordinaia la comunicazione del Presidente del Consiglio Monti secondo la quale il Governo, nel decidere il mantenimento della linea "dura" contro i manifestanti NO TAV e nel proclamare la convinzione del Governo stesso della importanza di continuare nella cantierizzazione della linea TAV in Val di Susa ha basato le sue decisioni sulla valutazione di un documento ove venivano analizzati nel dettaglio i costi ed i benefici dell'opera. E' una cosa straordinaria perchè questo documento, sino ad ora, non l'ha mai visto nessuno. Non è dato sapere se l'abbia vista nemmeno lo stesso Monti , dal momento che , nei suoi annunci televisivi , ha elencato solamente alcuni presunti vantaggi, ovvero la maggiore velocità di trasporto delle persone da una città all'altra, senza indicare in che modo questa velocità rappresenterebbe un vantaggio economico, e sopratutto nei numeri se questo vantaggio presunto fosse in grado di coprire gli enormi costi della TAV in questione. Da questo tipo di comunicazione infatti possiamo legittimamente comprendere che non si parla di analisi costi/benefici ma che vengono come al solito presentati alcuni presunti benefici e che quindi viene sbandierato come dato tecnico quello che invece è soltanto un assioma politico: la TAV come postulato .



E' del tutto evidente che se questo documento esistesse e fosse realmente attendibile, sarebbe stato un arma formidabile per contrastare e forse annientare i movimenti NO TAV . Chi si occupa seriamente di TAV infatti , e chi scrive se ne occupa da dieci anni, sa benissimo che le motivazioni NO TAV sono razionali , basano su fondamenti tecnico scintifici molto validi, su analisi del traffico, prospettive di sviluppo , che tra i sostenitori del movimento NO TAV vi sono illustri economisti, ingegneri dei trasporti , geologi eccetera mentre la politica sostiene la TAV sulla base di affermazioni ideologiche in cui si abusa dei termini di "strategico" ( cio' funzionale ad una strategia.... Che pero' non è dato conoscere) irrinunciabile, sino al fatidico "L'Europa lo vuole" che assomiglia tanto a quel "Dio lo vuole" che si volle alla base delle Crociate ( delle quali ricordiamo stragi e massacri ma sulla cui valenza religiosa è lecito discutere)

 
Parlare quindi soltanto di benefici magnificando la velocità senza analizzare i costi, è chiaramente capzioso e fuorviante. Vorrei chiedere al Presidente Monti cosa ne penserebbe di un contadino, che per raggiungere un suo fondo distante tre chilometri dalla sua abitazione, pensasse di costruirsi una autostrada a sei corsie tra il fondo e la sua abitazione e si comperasse una Ferrari per correrci sopra. Sicuramente ci sarebbe il vantaggio che il contadino potrebbe andare al lavoro in pochi secondi. Ma credo che per recuperare i costi non basterebbe un era geologica


Appare quindi come un clamoroso passo falso questa affermazione del Governo su una attenta analisi dei costi e benefici dell'operazione TAV , ed uno schierarsi acritico con i Governi precedenti.


Parallelamente a questo atteggiamento è insorta una vera e propria offensiva mediatica, nella quale giornali e televisione fanno a gara per dipingere i NO Tav come esaltati, terroristi, ignoranti, NIMBY. Vengon intervistati illustri professori chi dichiarano l'importanza della TAV senza mai portare numeri e cifre a sostegno delle proprie tesi, neanche Mario Virano commissario per la TAV in Val Susa intervistato a lla trasmissione "In Mezz'ora" di Lucia Annunziata, tante parole ma neanche un numero, a parte la cifra di 2,7 miliardi i euro annunciata per una fase del progetto che pero' non è stata ben specificata. Consideriamo che la galleria sarà lunga 57 chilometri e che per una galleria di 30 chilometri tra Ronchi dei Legionari e Trieste in roccia carsica a livello di pianura e quindi meno costosa della montagna, sono stati preventivati 4,5 milardi di Euro, ed appare chiaro che la cifra enunciata da Virano è un chiaro tentativo di deviare l'attenzione dai veri costi citando artificiosamente solo una piccola parte del lavoro complessivo. Mentre i NO TAV intervistati nelle trasmissioni vengono continuamente zittiti anche dai conduttori, anche nelle emittenti meno sospette come di recente anche nella trasmissione Piazza Pulita su La7.


L'ultima invenzione della propaganda, ora, è quella di proporre interviste a sedicenti "SI TAV" movimento improvvisamente scoperto- La tecnica è banale quanto efficace: si intervista un NO TAV, preferibilmente pacifico, e poi di seguite tre persone che sostengono la TAV: ed il gioco è fatto: per lo spettatore ignaro il messaggio appare chiaro, i NO TAV sono una minoranza di esagitati.




Numericamente parlando, effettivamente i NO TAV non sono probabilmente i piu' numerosi. E molte persone intervistate nel corso di trasmissioni radiofoniche e televisive si dicono possibiliste per questo o quel motivo. Si dice anche che protestare contro la TAV è anti democratico perchè organismi democraticamente eletti hanno preso questa decisione. Ma il punto fondamentale che si cerca di eludere in ogni modo è il seguente; quante delle persone che sono possibiliste verso la TAV conoscono effettivamente e fondo il problema? Quante persone hanno la possibilità di esprimersi in vera democrazia perchè sono stati messi nella condizione di conoscere tutti i termini del problema?


La risposta è sconfortante. Chi vuole la TAV appartiene a due categorie: una delle due è quella dell persone che conoscono superficialmemnte il problema, e sono molte a causa delle diffusa controinformazione , e che vengono convinte dall'idea della veolcità, della possibilità di viaggiare, dal vagheggiato trasferimento del trasporto dalla gomma alla rotaia senza un idea precisa del bilancio costi/benefici non solo in termini monetari ma anche in termini ambiantali: sono gli ILLUSI, coloro i quali si fanno cioè illudere dalla propaganda di regime e non sentono il bisogno di approfondire e di capire. Poi ci sono coloro i quali sono ben informati sulla TAV ma sono comunque favorevoli perchè sono o sperano di entrare nel business. E questi sono i COLLUSI



Ritengo che tra i politici di mestiere , qualli che decidono il nostro destino, non abbiano il diritto di appartenere alla categoria degli ILLUSI perchè non è possibile tollerare l'ignoranza su una questione che ha visto la mobilitazione di un intero popolo, sino a portare famiglie, donne, bambini a farsi bastonare dalla polizia per difendere la propria terra . L'ignoranza non è ammessa. Credo percio' che tutti i politicanti che appoggiano queste decisioni appartangeno alla categoria dei COLLUSI


Il calcolo politico dei COLLUSI si basa sul fatto che la corretta informazione fa molta fatica a diffondersi, perchè la maggior parte dei mass media diffonde la informazione di regime, e quella poca che gira, nella maggior parte su Internet viene ad arta inquinata da fantomatici ed improvvisati SI TAV, ed altri soggetti che creano una ridondanza di informazione nella quale è difficile distinguere il falso dal vero . In questo modo possono permanere nel business con un rischio molto ridotto di doverne in qualche modo un giorno renderne conto agli elettori


Tuttavia è evidente che della categoria dei COLLUSI fa parte anche il Presidente Monti con tutto il suo governo, Cosa che lascia beno poca speranza per il futuro di questo Paese.

Ecco allora che si comprende bene la valenza politica del movimento NO TAV. Non che si debba considerare il movimento NO TAV in maniera diversa da quello che è, un movimento spontaneo di persone che difendono il proprio futuro senza particolari connotazioni politiche . Ma il movimento si trova oggi, quasi incidentalmente, a rappresentare un vero e proprio movimento di Resistenza, contro un regime non democratico , che persegue fini che non sono nell'interesse del popolo italiano mediante la diffusione di menzogne propagandate ad arte.

Un movimento nel quale si incontrano moltissime persone che si riconoscono nei valori di libertà, democrazia, che aborrono le mistifcazioni della politica, che inseguono il sogno di una Società piu' giusta.

Quando sentiamo parlare di black block, di frange estremiste eccetera pernsiamo che anche i partigiani della nostra Resistenza venivano all'epoca definiti "banditi". Certo , il paragone sembra ardito, ma lo è sino ad un certo punto.


La pericolosità per il regime che è insita in questo movimento, che si cerca di minimizzare e screditare in ogni modo, è che suggerisce l'idea che i Cittadini, contribuenti, elettori possano non essere per forza una massa di pecore da tosare e macellare a piacimento, ma che siano un massa di individui pensanti, che possono decidere di scegliere liberamente .E decidere di non credere alle balle del regime e di riappropriarsi del proprio futuro


La repressione mediatica del movimento, senza esclusione di colpi, (esemplare il tentativo di Mario Virano oggi alla trasmissione "in mezz'ora" di tracciare un improbabile quadro politico del movimento) tenta di contenere la forza di un movimento dotato di grande energia e di grande determinazione che sembra dotato di molte vite, ed è la forza dei puri di cuore.


Sia nostra la forza di fermare questi politicanti cinici e bari. Nessun voto, mai piu', a chi è colluso con la TAV , che non è una ferrovia ma una grande, immensa , degradante menzogna





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