mercoledì 14 marzo 2012

LE PACCATE E LO STILE

Le cadute di stile del Governo Monti sono ormai troppe perchè si possa ancora parlare di uno stile. Nelle parole del ministro Fornero sulla "paccata" di miliardi che verrebbero erogati a fronte della resa dei Sindacati dell'art.18 , c'è tutta l'arroganza, l'alterigia e la tracotanza classista della politica italiana piu' classica .



L'esaltazione della prima ora per lo stile sobrio e serio del Governo Monti, per i modi pacati che hanno fatto da contraltare al chiassoso circo del governo precedente , è ormai un ricordo


E' ora evidente che la onestà intellettuale, la correttezza e la serietà di questo Governo non sono dissimili da quello immediatamente precedente.


La scelta che si trovano davanti i rappresentanti sindacali che trattano con il ministro la riforma del mercato del lavoro, non è dissimile da quella che si sono trovati davanti i lavoratori di Mirafiori difronte al ricatto di Marchionne (sostenuto dal governo di allora) : cedere sulla dignità del lavoro, sui diritti dei lavoratori, sulla qualità della vita in cambio della possibilità di poter lavorare. Prendere o lasciare.: volete i miliardi? Una "paccata" di miliardi? Vendeteci l'anima dei lavoratori, i loro diritti primari. Vendeteci il diritto del lavoro, che senza l'articolo 18 diverrà solo una scatola vuota, ed avrete i miliardi


Sappiamo tutti che non è l'articolo 18 il freno allo sviluppo del Paese. Se le imprese straniere non investono nel nostro Paese è perchè qui c'è una burocrazia spaventosa, una tassazione assurda, non ci sono infrastrutture e non vi è alcuna certezza nella riscossione dei crediti, a cominciare da quelli vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione. L'obiettivo non è aumentare gli investimenti ma demolire i diritti dei lavoratori.




Del resto anche nel referendum/ricatto di Marchionne l'obiettivo dichiarato era diminuire le pause ed aumentare le ore di lavoro... Quando il problema della Fiat non era aumentare la produzione ma riuscire a vendere le macchine che produceva....ed il problema non era il costo (sul quale la manodopera interveniva per il 7%) ma le tecnologie superate


L'obiettivo dichiarato è abolire l'art.18 per togliere ogni diritto ai lavoratori (se un lavoratore puo' essere liberamente licenziato, chi farebbe per esempio il sindacalista?)


Ai sindacati viene chiesto di svendere i diritti dei lavoratori in cambio della sopravvivenza ...io dico: sciopero generale ad oltranza. Che in Europa arrivi il grido dei lavoratori italiani: questo Governo non ci rappresenta, nessun rappresentante dei lavoratori ha la delega per trattare sull'art.18-Questi governanti tornino a far parte delle aule grigie e sorde come loro - non rappresentano altro che se stessi.


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