E´ mia opinione che la affermazione elettorale della coalizione che ha sostenuto Silvia Altran, dovrebbe rifuggere da eccessivi trionfalismi, perchè il quadro politico che ne esce non mi sembra esaltante. Innanzitutto, una coalizione uscente che avesse fatto bene negli anni precedenti, che presentava come candidato un ex assessore e vicesindaco uscente , per di piu´ donna, avrebbe dovuto vincere e forse anche stravincere al primo turno.
Cosi´ non è stato, e se una parte dell´effetto puo´ essere dovuto alla scelta della destra , per una volta, di presentare una candidata indovinata con diversi pregi e buone potenzialità, molto puo´ essere derivato da un giudizio critico degli elettori rispetto al lavoro fatto in questi anni dal centro sinistra e dall´effettivo spessore della candidatura Altran.
Personalmente ritengo che per una corretta valutazione , grande attenzione debba innanzitutto essere riservata ai voti attratti al primo turno dall´ex sindaco socialista Luigi Blasig, perchè è mia convinzione che i piu' lo abbiano votato ritenendo di dare un voto comunque a sinistra.
A questo proposito si possono fare alcune considerazioni..La prima è sul fatto che molte persone abbiano avuto il desiderio di votare a sinistra senza votare Altran, e questo accumumunerebbe in qualche modo gli elettori di Blasig a quelli di SEL, Perrone e Pizzamiglio. Sul motivo di questo il PD monfalconese dovrebbe fare un minimo di riflessione.
Poi, analogamente si possono fare ipotesi sul fatto che , visto il calo di elettori tra il primo e secondo turno, è ipotizzabile che gli elettori di Blasig, delusi dall´apparentamento, siano rimasti a casa.
Ovvero, attenzione, che in mancanza di una alternativa di sinistra, abbiano rinuciato a votare piuttosto di votare Altran.
In definitiva, tra il voto a Blasig , di chi cercava un cambiamento tornando al passato, e quello a SEL, per chi cerca un cambiamento guardando ad un futuro che non è ancorra stato scritto, passando per Perrone e Pizzamiglio che comunque sono movimenti di rottura, si evidenzia anche presso il popolo della sinistra un desiderio di cambiamento e di insofferenza per le politiche del centro sinistra monfalconese.
C'è mancato veramente troppo poco , ad una svolta epocale verso destra di monfalcone, e questo è dovuto piu' alla debolezza del centrosinistra che ad una vera forza della destra
il caso Blasig ha scompaginato non poco le previsioni, ma probabilmente il vecchio leone aveva contato un po' troppo sul prestigio personale , tanto da pensare di poter essere l'ago della bilancia, e per fortuna, i monfalconesi non si sono lasciati fregare. Resta il dubbio su cosa sarebbe successo senza questa turbativa
Certo è che non si puo' parlare di un trionfo di Altran, perchè il prestigio personale a mio parere è stato molto aiutato dalle tradizioni ideologiche, i numeri non sono esaltanti, ed il lavoro che si prospetta di conseguenza molto duro, perchè Altran dovrà lavorare con una maggioranza molto risicata,.
la speranza è che il PD sia in grado di comprendere quanto potenzialmente suicida pu' essere questa politica cadreghista ed autoreferenziale che ha rifiutato le primarie e che poi è andata in affanno sul secondo turno .
anche su scala nazionale, la vittoria delle coalizioni opposte alla destra ha dovuto ringraziare l'apporto di forze nuove che non rincorrono le vecchie logiche di partito, con SEl che cresce ovunque, e movimenti nuovi che si fanno largo sempre piu' sulle macerie del vecchio, esempio piu' eclatante De Magistris a Napoli ma anche Pisapia a Milano
La conclusione che se ne trae è che in futuro la politica dovrà parlare un linguaggio molto diverso, e che attenzione!! il futuro è già cominciato!!
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