lunedì 3 gennaio 2011

LE ELEZIONI LOCALI ED IL PORCELLINO DOMESTICO

Si parla molto di "porcellum" di questi tempi, specie ora che il Governo è traballante, e si intravede la possibilità di elezioni anticipate Uno dei motivi infatti che rendono difficile l'insediamento di un Governo stabile diverso da quello attuale, sembra legato alle caratteristiche della Legge Elettorale attualmente in vigore . Questa Legge fortemente voluta da Berlusconi e poi realizzata da Calderoli, che è anche indirettamente l'autore del suo soprannome ("porcellum" appunto ) ha modificato il precedente meccanismo misto in favore di un sistema proporzionale corretto, a coalizione, con premio di maggioranza ed elezione di più parlamentari contemporaneamente in collegi estesi, senza possibilità di indicare preferenze L'innovazione che viene maggiormente avversata dalla opposizione è l'esagerato premio di maggioranza, unico in Europa, che di fatto consente a chi raccoglie la maggioranza relativa dei voti di governare con una maggioranza assoluta . (viene garantito un minimo di 340 seggi su 630 alla Camera dei deputati alla coalizione che ottiene la maggioranza relativa dei voti mentre al Senato il premio di maggioranza è invece garantito su base regionale in modo da assicurare alla coalizione vincente in una determinata regione almeno il 55% dei seggi ad essa assegnati con qualche distinguo per il Molise ed i Senatori all'Estero) In misura diversa si contesta il fatto che causa le liste bloccate gli elettori non possono scegliere i candidati, che quindi vengono designati dai Partiti, e di fatto gli elettori votano il partito o la coalizione e non le persone. Esiste poi un voto di sbarramento che annulla di fatto i voti dati a liste che non raggiungono il 4 % dei voti nazionali, 10% se invece di liste si tratta di coalizioni, con tutto un complicato sistema di ripescaggi che non stiamo qui ad analizzare

Questo sistema ha di fatto creato il bipolarismo perché premia i partiti che si coalizzano a discapito di quelli che corrono da soli, ma lo rende difficilmente gestibile perché il sistema differenziato tra le due Camere rende possibili squilibri notevoli, come accaduto a Prodi nel 2006 che aveva la maggioranza alla Camera ma non al Senato, se non con un precario puntello dei Senatori eletti all'Estero e che pago' questa fragilità con la caduta a meno di due anni dall'insediamento . Il Governo Berlusconi , insediato nel 2008 sembra invece essere stato premiato da questo sistema perché con la maggioranza in entrambe le camere ha potuto governare a colpi di maggioranza. Ma ha potuto farlo perché ha è riuscito a comprimere in un unico contenitore pigliatutto - il PdL - tutte le forze di Destra e questo non era esente da rischi, perché superata la fase elettorale, ciascuna componente reclama il suo posto al sole , ovvero il rispetto degli accordi preelettorali ed i risultati sono oggi evidenti, tra la fuoriuscita di Fini da una parte ed i borbottii della Lega dall'altro. Insomma, un pasticcio che non ha risolto nulla ed ha avuto il pregio soltanto di evidenziare quanto l'Italia sia inadatta al bipolarismo. La Sinistra italiana, nella sua lotta per cambiare il "Porcellum" insiste molto sua una questione morale legata al fatto che il sistema elettorale e liste bloccate , è antidemocratico perché non permette agli elettori di scegliere i candidati ma solo di votare le liste, ed il risultato finale è che gli eletti vengono scelti dal Partito e non dal Popolo. Per ovviare a questo aspetto, nel CentroSinistra si è inventato il sistema delle "Primarie" consultazioni che non hanno valore elettorale in senso stretto, ma che permettono agli elettori di indicare al Partito quali siano i candidati da inserire nelle Liste, in modo che a caduta vi sia una indicazione popolare sul nome degli eletti. Sin qui il quadro nazionale, per il quale si intravedono ben poche speranze di miglioramento, a meno di un radicale cambiamento dei politicanti attualmente abbarbicati a propri scranni di parlamentari che non appare probabile. Tutto questo a livello nazionale e macroscopico. Ma vediamo che cosa abbiamo qui da noi, nel piccolo, in tema di "porcellum" . La Legge elettorale attuale non si applica alle elezioni comunali e Provinciali, ma c'è chi ha pensato bene di applicare già da anni ingegnosi meccanismi artigianali per proporre a livello locale gustose varianti del "porcellum nazionale". Pensiamo innanzitutto alle elezioni comunali a Monfalcone . Dopo un primo quinquennio non certo esaltante di amministrazione Pizzolitto, alle elezioni del 2006 appariva a rischio la rielezione dell'ex Preside, ed allora tutte le liste di sinistra vennero blindate con un unico candidato: per non votare Pizzolitto bisognava votare a Destra. Cosa quasi impossibile in una città industriale come Monfalcone con un bacino elettorale tradizionalmente di sinistra. Addirittura, in pubblico evento intervenne l'allora Presidente della Regione Illy ad imporre le mani sulla candidatura di Pizzolitto . Possiamo definire questa successione di fatti come primo aspetto di un "Porcellum" domestico , e senza scomodare il latino, potremmo definirlo Porcellino Domestico. Dunque questo era il Primo Porcellino . Ora per le elezioni comunali 2011, vista la ineleggibilità di Pizzolitto , il candidato predestinato da sempre è la vice di Pizzolitto,  Silvia Altran. E' comparso solo un giorno solo un giorno un articolo su "il Piccolo" in cui, per non fare apparire troppo sfacciatamente bulgara la nomina di Altran ad unica candidata , si è postulata una presunta "riflessione" intorno ad altri tre candidati: l'improbabile Trivigno, l'impossibile Ghinelli e Fabio Del Bello che pero' si sono inspiegabilmente (specie nel caso si Del Bello) ritirati dalla competizione e voilà... il secondo Porcellino: la candidatura bulgara di Altran. Poi, siccome i porcellini sono tradizionalmente tre, e Pizzolitto senza cadreghino non puo' stare, ecco che andiamo a mettere le mani sulle elezioni per la Provincia di Gorizia. Il Presidente uscente, Gherghetta, sarebbe benissimo rieleggibile, ha fatto sin qui un ottimo lavoro anche se, meschino lui, non ha una forte predisposizione per la promozione della propria immagine tanto che molti non conoscono i suoi meriti, la sua attenzione per la gente e per i problemi reali dei Cittadini. In aprile il Segretario provinciale del PD Greco testualmente dichiarava in intervista a Il Piccolo " In Provincia non possiamo puntare che ad una riproposizione di Gherghetta che in questo primo mandato ha svolto un ottimo lavoro" ora pero' spuntano altre candidature, tra le quali guarda caso proprio quella di Pizzolitto. Ma non doveva andare a fare il Presidente del Consorzio per lo sviluppo industriale? Mah forse il consuntivo dei "flop" della amministrazione Pizzolitto del Comune di Monfalcone, molto ben descritti in un articolo di Stefano Bizzi su Il Piccolo del 5 settembre 2010 e fatti ammontare a 32 milioni di euro hanno avuto il loro peso? Comunque sia , ora si è parlato in primo luogo di un "sondaggio telefonico" commissionato dal PD che pero' ha visto la netta vittoria di Gherghetta. A che serviva il sondaggio telefonico? Secondo me (ma è solo un opinione) a cercare di dimostrare un presunto basso gradimento di Gherghetta a vantaggio di Pizzolitto (fallito) senza il rischio di primarie che avrebbero visto il definitivo tramonto dell'ex Preside. Bene, ora già in altri articoli si parla di un "fuoco amico " del PD che potrebbe vedere il Presidente Gherghetta "impallinato": giochi di potere interni al Partito che potrebbero privare gli elettori di dimostrare con il loro voto il livello di gradimento per l'operato quinquennale di Gherghetta. Insomma, ancora una volta , i giochi si fanno dentro il Partito e all'elettore la scelta della lista ma non del Candidato. Un "porcellum" .... ma domestico

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