mercoledì 10 novembre 2010

LA FIABA DELLA TAV PER I....NON ADDETTI AI LAVORI

E' notizia di queste ultime settimane, riportata oggi sul quotidiano " IL PICCOLO" cha la Comunità Europea ha deciso di prorogare i termini entro i quali l'Italia deve realizzare le opere necessarie per la realizzazione del famigerato CORRIDOIO V. ovvero la grande via di comunicazione che dovrebbe percorrere l'Europa da Est a Ovest, da Barcellona a Kiev.
Questa infrastruttura si propone di effettuare un collegamento fluido , privo di ostacoli e colli di bottiglia, idoneo allo scorrimento delle merci e del traffico passeggeri, senza problemi di cambi di scartamento o di tensione per i treni, eccetera tra un lato e l'altro del continente Europeo.
Insomma una grande via di comunicazione , che renda l'Europa un territorio sempre piu' omogeneo. Ma in Italia , questa via di comunicazione è stata da subito associata alla TAV, ovvero alla alta velocità ferroviaria . ed alla TAC , che significa alla Alta Capacità ( riferita alla capacità dei treni di trasportare merci) Ed Il fatto di fare correre treni ad alta velocità comporta raggi di curvatura del tracciato ferroviario molto ampi , mentre sia per la TAV che per la TAC si rdendono necessari limiti molto stretti in termini di pendenza ammissibili del tracciato. Questo, tradotto in soldoni, significa che le ferrovie ad Alta Velocità o Alta Capacità richiedono tracciati molto particolari, pieni di ponti , viadotti, gallerie nelle montagne eccetera che aiutino a moderare i dislivelli in misura molto maggiore di quanto accade per le ferrovie tradizionali- Inoltre il bisogno di ampi raggi di curvatura richiedono significativi scostamenti dai sedimi ferroviari già esistenti. Non a caso , questo tipo di infrastruttura , in Italia costa mediamente circa 40 milioni di euro al chilometro (non è un refuso tipografico, 40 milioni di euro , ottanta miliardi di vecchio conio per 1 km) contro i 10-12 milioni di Spagna e Francia) oltre a spaventose devastazioni del territorioBasti pensare che uno dei progetti sino ad ora ventilati per la tratta veneto -friulana di questa opera, comportava l'abbattimento di oltre 2000 (duemila) case. Questo costo spaventoso è dovuto a molti fattori, alcuni dei quali ipotizzati dal giudice Imposimato nel suo libro "Corruzione ad alta velocità ( che si possono immaginare) altri legati alle caratteristiche fisiche del territorio. La cosa importante da dire pero' è che da nessuna parte è stato scritto, dall'Europa intendo, che il Corridoio 5 debba essere per forza associato alla Alta Velocità ferroviaria . Infatti, nelle tratte di altri Paesi si parla del riutilizzo e/o ammodernamento di tratte ferroviarie esistenti, soprassedendo su TAV e TAC . Anche perchè vengono valutati attentamente costi e benefici . Nel documento "Relazione annuale d'attività 2009-2010 per il PP6 - asse ferroviario Lione Trieste Dovaca/Capodistria Divaca Lubiana Budapest Frontiera ucraina redatto dal Coordinatore europeo Laurens Jean BRINKHORST in agosto 2010 - link http://www.notav-valsangone.eu/documenti/PP6-IT-900.pdf evince chiaramente che negli altri Paesi interessati, il Corridoio 5 non assume necessariamente caratteristiche di TAVo TAC ed è quindi evidente che l'abbinamento Corridoio 5 a TAV e TAC non è come sostenuto dai nostri policanti, strategico, essenziale, ineluttabile ma che semplicemente è un business. Esiste una amplissima letteratura in materia per chi ha voglia di approfondire l'argomento, ma quello che mi preme sottolinera è la vastissima disinformazione che la politica sparge ad arte intorno a questa opera nel tentativo di frustrare i tentativi di chi difende il territorio e la nostra Economia da questo sfacelo. La proroga di due anni decisa dalla Comunità Europea per la erogazione di fondi comunitari per la progettazione dell'opera, sfata intanto il mito che altri Paesi tra cui Austria e Germania siano in corsa per scippare all'Italia la realizzazione della tratta ferroviaria: sono tutti ben contenti che il Paese dei Balocchi si sia preso l'incarico di questo grosso problema che nessun altro vuole. Questi contributi comunitari, tra l'altro. sono di circa 70 milini di euro, e basteranno a malapena a coprire una parte delle spese di progettazione . non serviranno a stendere un metro di binario, una traversina, o un solo chilo di cemento . Ma solo per i progetti. La TAV, ricordiamo, costa 40 milioni al chilometro . Per la sola galleria prevista nel Carso tra Ronchi e Trieste è stato preventivato un costo di circa 4,5 miliardi di euro. Una finanziaria. Ed è un preventivo naturalmente , che resterà scritto a matita per un tempo brevissimo: le opere pubbliche in Italia, si sa, lievitano velocemente. E poi il Carso è pieno di grotte e caverne grandi come cattedrali. non basterà fare un buco nella roccia, serviranno ponti e viadotti sotterranei, ci saranno fiumi da imbrigliare. Costi enormi. Ma vediamo uno dei punti piu' interessanti per capire il problema. Si parla dunque di TAV e TAC come fossero due espressioni linguistiche della stessa cosa. Ma in realtà sono due cose molto diverse E TRA LORO INCOMPATIBILI - l'Alta Velocità (TAV) prevede treni che corrono ad oltre 300 kmh per il trasporto di passeggeri. Normalmente serve per collegare tra loro grandi città molto distanti . Non ha senso per piccole percorrenze perchè i treni non riuscirebbero a raggiungere le alte velocità ovvero a frenare. Qui da noi non servirebbe a niente. Ma, ci dicono, in realtà serve per il trasporto merci. No. Per il trasporto merci serve la TAC , treni non veloci, ma di elevata capacità di carico. E sulla stessa tratta non possono correre treni superveloci e treni lenti molto pesanti( non lo dico io ma i tecnici specializzati ) Allora non si capisce perchè questa ambiguità: si vuola fare la TAV o la TAC? in realtà nessuna delle due serve, ma la TAV scatena la fantasia della gente che si vede volare da un posto all'altro in breve tempo, (senza pensare che il rapporto costi/benefici sarebbe devastante,) mentre il riferimento alla TAC serve a solleticare la fantasia per quanto riguarda il trasporto delle merci, togliendo i TIR dalle strade ma anche qui, il volume di merci in transito verso est è in calo e non bisognoso tanto di treni particolari quanto di logistica efficiente, di certezza di partenze ed arrivi eccetera. Percio', tanto per usare un linguaggio semplice, stiamo spendendo settanta milioni di euro di denaro pubblico per il progetto di un opera che non si sa ancora come deve essere fatta perchè non abbiamo deciso se TAv o TAC e perchè ma dobbiamo farlo entro il 31 dicembre 2010 perchè se no perdiamo i contributi comunitari. (la proroga di due anni ha delle condizioni) Come se una famiglia deidesse di spendere dei soldi (tanti) per fare fare al proprio geometra un progetto per costruire ... che cosa? mah , forse una casa, forse un condominio o magari invece un garage oppure un parcheggio o forse un muretto di recinzione non si sa bene insomma , bisogna fare un progetto e spendere i soldi poi si vedrà. Questa è la serietà della TAV. Un opera che , ammesso e non concesso veda mai la luce, verrà completata tra vent'anni (solo la galleria in Carso Ronchi/Trieste ha un tempo di realizzazione previsto di circa 15 anni) . Chi puo' essere cosi ingenuo da pensare che si possa definire strategica una opera che verrà finita (forse) tra vent'anni? Vent'anni fa o giu di li c'era ancora il muro di Berlino, il mondo era totalmente diverso , come sarà tra vent'anni? Razionalizzare l'esistente sarebbe molto piu' veloce, efficace ed economico. Ma, evidentemente non farebbe business. Vocabolo che non vuol dire finire una ferrovia ma soltanto iniziare i cantieri e spartirsi i soldi degli appalti. Poi, cattedrali nel deserto all'infinito, moda italiana decisamente evergreen.
Per chi interessa suggerisco il sito
http://www.ambientevalsusa.it/

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