Secondo lo storico Gibbon, autore della famosa opera "Decadenza e caduta dell'impero Romano"', l'Impero romano cadde sotto le invasioni barbariche, cito Wikipendia " a causa della perdita di senso civico da parte dei suoi sudditi.] Essi erano divenuti deboli, cedendo il compito di difendere i confini dell'impero a barbari mercenari che divennero così numerosi ed integrati nel tessuto della società da esser capaci di distruggere l'impero" In pratica, i cittadini romani cominciarono ad abdicare alla loro funzione di presidio del potere, permettendo dapprima l'arruolamento nel proprio esercito di barbari delle province piu' esterne, per compensare l'assottigliarsi di riserve derivante dalla progressiva disaffezione dei Cittadini Romani verso i doveri delle armi. Successivamente, il rilassamento del senso del dovere porto' alla comparsa di barbari anche nei quadri dell'esercito, e di li' inizio il cambiamento che porto' progressivamente all'alterazione degli equilibri di potere, sino a rendere in maniera progressiva ed insinuante l'Impero vulnerabile. L'analogia che secondo me vi si puo' trovare nella storia italiana recente , riguarda l'insieme degli avvenimenti che hanno portato a Tangentopoli ed alla fine della cosiddetta Prima repubblica. Dopo la seconda guerra mondiale, vi fu il problema della ristrutturazione delle strutture di governo in Italia. Ci fu il referendum istituzionale, l'esilio della famiglia reale, la Costituente e quindi la creazione della Repubblica. Il tutto sulle ceneri dell'Italia che era stata, sulle ceneri del fascismo , e su una base di convinzioni di sapere imparare dal passato. Vi erano probabilmente i presupposti per pensare di potere evitare in futuro gli errori del passato , ed alcuni di questi presupposti cono stati inseriti nella Costituzione della Repubblica. C'erano politici saggi ed autorevoli, all'ombra del Comitato di Liberazione Nazionale, c'era sopra di noil'occhio vigile degli Alleati,. Erano i tempi nei quali Alcide De gasperi , nel suo discorso alla conferenza di Pace del 1946 diceva "prendendo la parola in questo consesso mondiale sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me.." il discorso di una Nazione che si umiliava davanti ai vincitori, dimostrando consapevolezza rispetto alle responsabilità del passato . Sembrava , all'indomani degli orrori della guerra e del fascismo, che fosse impossibile che ogni cittadino non rimanesse consapevole della importanza di vegliare sulla democrazia , che ciascuno non riflettesse ogni giorno sui valori che erano stati capaci di sconfiggere la tirannia per impedirne il ritorno. Tuttavia , la pochezza della memoria degli italiani non dovette aspettare molti anni per manifestarsi . IL tempo di una generazione. In questo probabilmente furono complici anche gli avvenimenti che portarono alla secretazione per molti anni della maggior parte delle responsabilità del regime in orrori ed eccidi, ivi compreso l'occultamento dei nomi di circa duemila ufficiali italiani indicati come criminali di guerra in quello che negli anni novanta è divenuto famoso come "L'Armadio della Vergogna" descritto da Franco Giustolisi nel libro omonimo.
Comunque sia, in breve gli Italiani forse ad onor del vero mai stati avezzi ai doveri della democrazia , che comprendono principalmente la partecipazione ed il controllo, hanno cominciato a delegare , a ricordare i doveri della democrazia solo al momento del voto che nel tempo è mutato da diritto importantissimo a dovere noioso. Di qui l'insinuarsi di personaggi e l'insorgere di pratiche di potere che hanno progressivamente portato ad un sistema partitico di controllo del Paese, quasi la costituzione di un potere parallelo , fondato sulla corruzione , poi scoperchiato dalle inchieste della magistratura passate alla storia come Tangentopoli. Dalla creazione della Repubblica sulle ceneri di un olocausto, alla scoperta che il potere democratico costruito con sangue sudore e lacrime è marcio nelle fondamenta nel breve volgere di meno di cinquant'anni (1948 la costituzione, 1992 Tangentopoli) . Con questo episodio viene profondamente scossa la fiducia nelle Istituzioni , ma viene anche in qualche modo sdoganata la tendenza italiana all'arte di arrangiarsi (solo una minima parte dei corrotti e corruttori verrà infatti condannata) ed ha buon gioco chi propone di cambiare le regole su una base emotiva , proponendo soluzioni eche in qualche modo appaiono alternative . E' il 1994, l'anno della "discesa in campo" di Berlusconi, discesa sui motivi della quale tutte le ipotesi sono buone ma che di fatto appare come una invasione barbarica. Ecco, nelle pieghe della democrazia italiana, per ignavia e pigrizia dei Cittadini si sono insinuati i barbari, personaggi disposto ad occuparsi di cio' dei quali i cittadini ' non hanno tempo e voglia di occuparsi, ovvero un tempo l'esercito ed oggi la politica. Cosi' come gli Unni ed i Visigoti calarono in Italia (complice la progressiva inefficienza dell'imbarbarito esercito romano) distruggendo tutto quello che non potevano portare via o semplicemente tutto quello che non riuscivano a comprendere) , allo stesso modo nelle strutture dello Stato si sono dapprima insinuati personaggi disposti a distruggerne la struttura portante pur di arricchirsi, poi successivamente sono comparsi personaggi desiderosi di prendere il potere senza averne la esperienza, senza averne la coscienza, sedendo sul trono come farebbe un barbaro, idealmente disposto ad usare preziosi broccati per pulirsi il naso, a bruciare nel camino un prezioso mobile per riscaldarsi, a tappare un vetro rotto con un quadro di Leonardo non per disprezzo ma semplicemente perchè non ne comprende il valore. Nel caso dei nuovi barbari essi non distruggono banalmente mobili o quadri, ma distruggono con una tragica analogia il valore delle istituzioni, donando ministeri e prebende a fanciulle compiacenti, mescolando alte cariche dello stato con squallide storie di basso ventre , utilizzando i palazzi del potere come squallide alcove e comunque per scopi privati, ed allo stesso modo utilizzando le dimore private per scopi istituzionali, mescolando potere e vita privata in un modo che distrugge la autorevolezza delle istituzioni e delle persone , Sono i nuovi barbari che dispongono di qualsiasi cosa a loro capriccio e nei limiti della loro limitata comprensione, senza rispetto, senza sacralità , senza prospettive per il futuro, senza proporzione alcuna tra il danno causato ed il beneficio che di questo danno a loro deriva, come un ladro che fa esplodere un bancomate e con esso tutto il palazzo per prendere pochi spiccioli.
Com'è lontana l'austera e dimessa autorevolezza di De Gasperi....
Nessun commento:
Posta un commento