sabato 4 luglio 2015

CITTA' COMUNE? NO GRAZIE!!!!

Senza voler offendere nessuno, mi sento di esprimere pubblicamente la mia contrarietà al progetto Città Comune che ha avviato una raccolta di firme per proporre un Referendum per l'unificazione dei Comuni di Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Staranzano in un unica, appunto , città comune. 

Lo faccio perché mi sento contrariato dai proclami della suddetta associazione secondo i quali sono solo i Sindaci ad essere contrari mentre i Cittadini sarebbero tutti favorevoli. Ebbene ci sono anche Cittadini perplessi e Cittadini, come me , decisamente contrari. 

Io sono convinto che questa sia una operazione deputata a creare poltrone o poltronissime ed a spostare equilibri politici, mentre sui vantaggi per i Cittadini ho qualche perplessità. Soprattutto, ma non solo, perché sono convinto che questa Città non prenderà solo il nome, ma anche il modello di gestione dal Comune di Monfalcone, che è il più' grosso. 

E questo non mi sembra positivo nè per Ronchi ne per Staranzano. Vorrei infatti osservare per esempio che la Comunità di Staranzano è molto vivace, molto attenta alle manifestazioni popolari e culturali (dalla festa della Razza alla compagnia del Carro, alla disponibilità del Comune ad organizzare ed ospitare eventi culturali) ed al Territorio, molto più' di Monfalcone per esempio , e questo in un futuro calderone di sicuro si perderebbe. 

Sui vantaggi economici: l'abbattimento dei costi della politica, se sono vere le cifre ipotizzate da CiTtà Comune , avrebbero pero' per contraltare una diminuzione della democrazia (provate ad immaginare se eliminassimo tutti i parlamentari e dessimo per esempio tutto il potere a Renzi...non sarebbe un risparmio notevole in termini di costi?) . Sul miglioramento della macchina comunale ho forti dubbi perché si dovrebbe intervenire su tutta una serie di meccanismi consolidati, i cosiddetti "asset intangibili" per cui la razionalizzazione dei servizi avverrebbe probabilmente solo in teoria, mentre non comprendo come si possa arrivare a 3,2 milioni di risparmio senza licenziare nessuno. 

Per lo stesso motivo dubito molto della reale possibilità di alienazione dei beni immobili. Da quanto tempo è in vendita casa Mazzoli? E il famoso mercato coperto? Poi certo ci sarebbero incentivi per lo sblocco del patto di stabilità ma questo riduce sempre l'argomentazione al denaro: una comunità non è solo fatta di denaro e di numeri. Ha una sua personalità che con questa omogeneizzazione forzata verrebbe probabilmente eliminata.Chi promuove questa campagna infatti parla principalmente si soldi e di numeri. Ed è tutta da verificare la ventilata riduzione della pressione fiscale., nel momento nel quale i Comuni riuniti dovessero risparmiare eventualmente qualcosa

Per quanto riguarda il tanto sbandierato aumento della autorevolezza e della forza del Comune per intervenire nei confronti con lo Stato, A2a e soprattutto Fincantieri, che andrebbe richiamata ad una maggiore responsabilità sociale d'impresa, mi sembra che fin qui più' che la forza sia mancata la capacità e la volontà politica di affrontare i problemi, e su questo ci sarebbe molto da dire. 

Non è che aumentando il calibro del fucile si ammazzano piu fagiani se quello che realmente manca è il coraggio di premere il grilletto. Allo stesso modo per quanto riguarda la ventilata capacità di intervento su qualità urbana, cultura eccetera anche qui, sono mancate moltissime cose dalla volontà politica alla capacita di pianificazione, alla gestione delle priorità ....una classe politica e dirigente in gamba non vi inventa per referendum. 

Ci potrebbero essere dei vantaggi e delle economie di scala anche senza fusione se i tre Comuni già si accordassero per consorziarsi ove possibile. Per esempio su una polizia urbana condivisa ma mi sembra che la effettiva volontà politica e la capacità di accordo non ci siano. In ultima analisi io vedo tutto questo come una operazione, della quale non comprendo bene i contorni ma che prevedibilmente produrrà variazione di equilibri politici e di poltrone , che viene ammannita con molte argomentazioni e con grande visibilità mediatica. 

Se effettivamente fosse un bisogno della gente la spinta dal basso sarebbe molto maggiore, mentre invece mi sembra che la spinta proviene solo da un ben determinato nucleo di soggetti. Io non firmerò' per il referendum perché sono consapevole che già il raggiungimento del numero necessario di firme è premessa per un possibile risultato finale, specie se anche nel caso in questione come in altri Comuni italiani il referendum dovesse essere predisposto senza quorum, cosa che lo tradurrebbe in una mera formalità perché con ogni probabilità sarebbe sufficiente che si recassero alle urne i soli firmatari-favorevoli per decidere il destino di tutti. Per cui credo che la partita si stia giocando qui e adesso....e qui e adesso io dico NO GRAZIE!!!

Nessun commento:

Posta un commento