martedì 14 aprile 2020

Modesta risposta a "MAGISTRALE " ESERCITAZIONE DIALETTICA DI MARCELLO VENEZIANI SUL PREMIER

Questa "MAGISTRALE ESERCITAZIONE DIALETTICA DI MARCELLO VENEZIANI SUL PREMIER " gira da un po' su Internet, e ci invita a divertirci un poco se possiamo: bene, ci proviamo. Innanzitutto complimenti a questo signore che è riuscito a spendere circa mille parole per parlare del nulla. Si vede che non aveva un granché da fare  .

La sua fatica, che oltre alle mille parole ha preso anche il suo tempo per scriverle, è tesa a dimostrare che Conte è il nulla assoluto, ed a supporto di questo porta diverse argomentazioni. Alcune , prese singolarmente, anche condivisibili ma , a mio modesto parere , esposte in modo arrabbiato ed anche, sempre secondo me,  fazioso.

Giuseppe Conte non è un leader, non è un eletto, non è un politico. E' vero, ed è il motivo per il quale si trova al suo posto. E' stato scelto da Matteo Salvini e Luigi Di Maio  proprio perché aveva un un profilo politicamente neutro, e questo si è reso necessario proprio perché " la  Politica, dopo lo Scarso, lo Storto, il Pessimo, ha raggiunto lo Zero, la rappresentazione compiuta del Vuoto. " e su questo è difficile argomentare . E' vero :raggiunto il Vuoto politico si è reso necessario chiedere ai NON politici di buona volontà di andare a fare da stampella a un Governo composto da Politici troppo sfiduciati per reggersi in piedi. E' stata una scelta necessaria ed anche coraggiosa , da parte di tutti. Naturalmente l'evoluzione della situazione ci ha fatto vedere tutti i limiti di questa scelta, specie da parte (mia opinione) di Salvini che con il suo 7 % ha tentato di imporre la sua leadership culminata nell'autogestito termidoro del Mohjto . Ma rimane una scelta coraggiosa ed epocale. 

Mi sento di contestare la definizione "Luogotenente del Niente" perché  Conte, terminata la prima esperienza , ha dimostrato di avere la capacità la stoffa e la determinazione per iniziare una seconda esperienza questa si, come luogotenente di nessuno dimostrando capacità tecniche non indifferenti ed una autonomia di pensiero che sicuramente disturba molti. A questo proposito vale ricordare il discorso di Conte al Parlamento in occasione delle proprie dimissioni da Presidente del Consiglio del suo primo Governo , nel quale ha dimostrato ampiamente le proprie qualità, sino a quel momento sottomesse alla necessità di fare stare in piedi il Governo Lega/M5S  , ha dimostrato intelligenza, competenza e senso dello Stato, oltre a duna notevole indifferenza per le sirene del potere, e sicuramente capacità intellettuali inedite nell'altrimenti arido panorama di palazzo Chigi . Certamente si puo' definire Luogotenente del Nulla solo nel caso in cui si ragioni in una logica di Partiti, di capibastone e luogotenenti, non di un Presidente del Consiglio che non dipenda da nessuno. Pero' in questo caso essere un NON luogotenente appare come un merito. E' probabilmente esatto dire  che egli  oggi  è il fenomeno più avanzato della politica dopo lo sfascio di tutti i sistemi precedenti,  i partiti, i movimenti, le ideologie, la politica e l'antipolitica, i tecnici e i populisti, le élite e le plebi. È una inaspettata  svolta avvocatizia della politica e, a quanto sembre,  Conte non scende in politica, assume solo da avvocato l'incarico di difendere una causa per ragioni professionalI. E la cosa non mi sembra per niente male, se invece di continue faziosità ci troviamo ad avere qualcuno che persegue un bene ideale a prescindere dalle regioni di Partito

Sono d'accordo sulla idea che andrebbe studiato nelle università del mondo perché segna un nuovo stadio, anonimo e postumo della politica, che , come gia detto , segue ad un periodo vorticoso nel quale si sono superate diverse fasi, partiti movimenti ideologie e non dimentichiamo i personalismi e le manie di protagonismo  per arrivare al tecnisimo puro. Invece mi sembra sbagliato concludere non si puo esprimere su d i lui perché lui segna la fine del discorso politico: non mi sembra. Se la politica è l'arte del possibile, il metodo per conciliare diverse esigenze mi sembra che di questo lui sia un maestro. Diverso puo' esssere il giudizio se si dice politica  e si intende invece faziosità o partitismo. . E non trovo che lui si limiti al preannuncio perché lui decide e fa  

Semmai delude chi si aspetta la politica urlata, quella degli spot e degli annunci ad effetto, la politica del bunga-bunga e del Papetee, delle messe improvvisate nei Talk Show,  dei rosari pagani e delle donne cristiane ad uso e consumo di Facebook, . In questo si, lui è una finestra nel vuoto: non c'è la telenovela.

I fatti separati dalle opinioni, si diceva; e perché no, se lui è un tecnico.. Dopo che Conte ha parlato non lascia una eco rimbalzante di frasi ad effetto, questo no. Dice l'essenziale. Che non è silenzio, ma misura. Conte non rientra in nessuna categoria conosciuta,.Vero. E meno male . 

Conte è portatore sano di politica e di governo, perché lui ne è esente. Avercene. Non sono d'accordo che sia  contenitore sterile di ogni contenuto, piuttosto che sappia affrontare i contenuti in modo distaccato.  Non mi sembra proprio che non abbia  una sua idea; certo quel che dice è pertinente  del luogo, dell'ora e delle persone che ha di fronte. Non ci siamo abituati. 

Parlare della sua inesistenza è un po fantascientifico, Dopo l'esperienza con Salvini è riuscito a prendere in mano le redini di una esperienza di Governo allo sfascio e di reinventarla. Non mi sembra pochissimo. Tralasciamo poi la serie di metafore e similitudini nelle quali l'autore si compiace di ripetere e citare se stesso perchè inutilmente ripetitive....eh se no come arriviamo a mille parole.

Conte non ha una storia, non ha eredità e provenienze, non ha fatto nessuna scalata. Questo io lo giudico un merito  È stato direttamente chiamato al Massimo Grado col Minimo Sforzo, anzi senza aver fatto assolutamente nulla. Ma magari anche senza avere fatto nulla di male e oggi nel panorama politico italiano non è poco

 Tralasciando le battute di dubbio gusto che seguono nel racconto, riassumendo Conte è un tecnico senza una specifica connotazione politica. Piu' o meno come Monti credo. Bisogna dire che di tutti gli altri del panorama politico italiano che invece di connotazione politica ne avevano anche troppa, nessuno è stato ritenuto degno del suo ruolo. Questa come la mettiamo? 

Certo fa molto intellettuale alla moda dire che " Conte non dice niente ma con una faticosa tonalità che sembra nascere da uno sforzo titanico, la sua parlata cavernosa e adenoidea è una modalità atonica, priva di pensieri o emozioni, pura espressione vanesia di un dire senza dire, il gergo della premieralità. Il suo vaniloquio è simulazione di governo, promessa continua di intenti, rinvio sistematico di azioni; è un riporto asintomatico di pensieri, la somma di più uno e meno uno. Indica con fermezza che si adatta a tutto e non comunica niente." Ma non è vero. Conte dice poco, lo fa con misura, dice le cose che riesca a fare in tono semplice comprensibile da tutti. Chi vive nella realtà fa quello che puo' con quello che ha senza fantasmagorici annunci ai quali la politica ci aveva sino ad ora abituati 

Dopo Conte non c'è più la politica; c'è la segreteria telefonica, il navigatore di bordo, la cellula fotoelettrica. Il drone. Beh, frase ad effetto. Sicuramente non c'è la politica urlata ma mi viene da dire che piuttosto di avere politicanti impazziti al timone della nave , forse un pilota automatico non è cosi' male . Conte ha certamente una funzione, e non è solo quella di cerniera lampo tra sinistra e M5S,(ma io aggiungo, non dimentichiamo che se non è piu' la cerniera tra Lega e M5S è solo perché qualcuno ha esagerato con i Mohjto)  punto di sutura tra establishment e grillini (ex tra Lega e Grillini c.s.) . È la spia che la politica non c'è più, vero, perlomeno  nella versione degradata più recente. Lui è oltre,  ma non è senza,non  è il sordo rumore del nulla versato nel niente. E' il rumore di un mondo politico che si è rotto e non so puo' piu' aggiustare senza fare vera politica. E' il tonfo di un mondo politico che si è ubriacato di se stesso ed è stramazzato al suolo e non risorgerà con le fregnacce. Dopo Conte, chi vorrà apparire credibile dovrà esserlo davvero. 

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