Prendo spunto da una intervista di Francesco Piccolo su Landini perchè sta destando interesse in rete e perchè è abbastanza riassuntiva di quelli che sono i giudizi che vengono dati sulla iniziativa di Maurizio Landini denominata "Coalizione Sociale" specie dalla cosiddetta "sinistra " del PD . Alcuni passaggi:
"Per me le idee di Landini sono un ritorno all'indietro, un atto reazionario e in definitiva il male della sinistra"...."Oggi Landini è in strada, Renzi a Palazzo Chigi: due sinistre armate l'una contro l'altra. - È uno scontro che si apre ogni volta che la sinistra si fa concreta, diventa di governo, e deve mettere in atto le cose. Di fronte a questo appuntamento, in cui ci si espone alla fragilità del non farcela, c'è sempre nella sinistra un risveglio di purezza. Contrapporre alla fragilità della concretezza la purezza degli ideali è una strada seducente, irresistibile. Stavolta tocca a Landini incarnarla. L'anno scorso è toccato a Tsipras. Prima era stato Bertinotti. Il fatto è che c'è una sinistra che ogni volta che si è di fronte alla realtà insorge e dice: "Vedete? Appena ci mettiamo a far cose concrete perdiamo verità, coerenza, forza. Torniamo alle origini!".
Questo è il motivo trainante di tutte le critiche che sono state mosse a Landini: essere il male della sinistra perchè si oppone ad una sinistra al Governo che sta "facendo" ovvero starebbe producendo cose concrete, fatti , cercando di predicare un ideale di sinistra astratta ed ideologica
In realtà Landini ha capito, come e meglio di tanti altri, che la Sinistra non esiste piu' nei partiti , meno che mai nel PD , meno che mai nel Governo, e non è rappresentata nelle formazioni esistenti, perchè i Partiti che si dichiarano di sinistra sono diventati dei contenitori vuoti o scarsamente rappresentativi.
Ha capito anche che in Italia vi è bisogno di dare corpo e voce a tutto quella parte della Società che non si sente piu' rappresentata da nessuno e che si riconosce negli ideali della giustizia sociale, del lavoro come valore e non come merce e quindi della dignità del lavoro.
Ha capito che in Italia c'è un grande bisogno di sinistra, anche se questo termine appare riduttivo perchè la sua Coalizione Sociale intende aggregare per idee e non per sigle, proprio nel momento in cui un governo con una etichetta di sinistra ha "rottamato " tutto quello che ancora di sinistra resisteva nel PD e si propone come riferimento per la sinistra facendo cose che sono tutt'altro che di sinistra: demolizione dello Statuto dei Lavoratori, esclusione dei sindacati dalle consultazioni per la costruzione delle nuove Leggi sul lavoro stesso, distruzione della Scuola pubblica in favore di quella privata, eccetera.
E' sbagliato dire che ci sono due sinistre armate una contro l'altra. Landini è di sinistra, Renzi no. Renzi è una persona che ha preso il potere scalando dall'interno un Partito in crisi esistenziale, è stato furbo, maneggione, ha saputo sfruttare le occasioni . Il fatto poi che il PD avesse una etichetta di sinistra ha creato l'equivoco.
Tuttavia è stato molto emblematico il fatto che mentre Renzi ed i suoi stavano rinchiusi nelle oscure stanze della Leopolda a giocare a Risico e Monopoli con il destino dell'Italia, l'orgoglio della sinistra esplodeva in piazza al corteo della CGIL, un milione di presenze, corteo nel quale, nessuno me lo toglie dalla testa , c'era la voglia di trovare un polo di aggregazione per la sinistra che non fosse l'ormai destrorso PD.
Ed ecco che l'idea ha trovato la sua concretizzazione nella iniziativa di Landini. Che non è il male della sinistra come si vuol fare credere ma molto probabilmente, semplicemente è la sinistra, l'unica sinistra possibile o almeno credibile.
Non bisogna nemmeno sopravvalutare Landini. In questo momento è la novità, e sembra che stia costruendo la nuova, grande sinistra italiana. Ma non è così. Landini è sovrastimato. Decisamente sovrastimato.
Ecco una frase che, detta da Piccolo appare come una ipotesi legittima per quanto comunque tutta da verificare, ma detta da altri esponenti politici dellla sinistra PD riflettono una sensazione di paura, all'idea che stia veramente per partire un progetto capace di produrre gli anticorpi alla deriva autoritaria di Renzi e dei suoi accoliti, e che la gente prenda coscienza che il PD ormai di sinistra non ha piu' nulla.
"Questo governo(Renzi) – rispetto alla sinistra dei giusti che non si mettono mai in gioco – mette le mani nei fatti. In questo senso sì: è il governo del diventare adulti."
La frase si commenta da se: il governo Renzi governo dei fatti? Certo, dal punto di vista pratico qualcosa è stato fatto:: l'aumento e la moltiplicazione delle tasse, in particolare quelle sulla casa
"Poi col tempo ho capito che, in quanto intellettuale, è meglio non andare alle manifestazioni. Uno dei difetti enormi degli intellettuali della sinistra italiana è stato quello di farsi portabandiera delle idee. Mentre invece se fossero gli osservatori dei portabandiera delle idee, capirebbero un po' di più."
Questo invito a stare alla finestra a criticare invece di agire è il contrario del pensiero di Landini. Credo vi sia ben poco da dire a proposito
In definitiva , l'iniziativa di Landiniè quanto di piu' rivoluzionario ci sia oggi nel panorama italiano. Rivoluzionario perchè propone lo smantellamento delle bandiere e delle sigle per aggregarsi intorno ad una coalizione.
Per riunirsi attorno ad una idea , abbandonando i vecchi vestiti , le sigle, le appartenenze partitiche per contrastare questo concetto di Governo (non in Governo in se) che ci riporta ai tempi precedenti alla Rivoluzione Industriale
E non abbiamo molto altro per contrastare questa nuova dittatura
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