Gli
italiani, si dice, sono sempre pronti a correre in soccorso ai vincitori. Una considerazione poco benevola, che pero'
riflette la sensazione abbastanza
diffusa di un popolo ben poco fiero, un popolo arrangione, arruffone, "Francia o Spagna...basta che se magna" . Un popolo che ha poca coesione, poco o
nulla senso dello Stato. Un popolo di individualisti, facile preda della
demagogia e del populismo, che infatti sembrano essere i motivi trainanti della
politica degli ultimi vent 'anni .
Populismo
e individualismo, mancanza di senso di responsabilità che portano inevitabilmente allo sviluppo di una eterna politica del "capro espiatorio", che serve a sgravare la coscienza
del popolo da una parte e fornire alibi ai politicanti dall'altra, in modo che
il sistema possa trascinarsi sempre piu' in basso senza che apparentemente si
possa darne la colpa a nessuno.
In
questo contesto si inserisce il dibattito odierno, sorto intorno al caso dei vigili
urbani di Roma, che sarebbero riusciti a stabilire un record in tema di
assenteismo la notte di Capodanno . IL comunicato parla di un 83 % di vigili in
malattia o in permesso per donazione di sangue. Ed il popolo unito insorge:
invoca il licenziamento dei vigili, la radiazione dall'albo per i medici
compiacenti, la forca, il linciaggio, il patibolo.
Per
questo motivo , il popolo unito accoglierà con favore sanzioni , reprimende,
licenziamenti nei confronti di questi "fannulloni" , senza indagare
sulle ragioni che possono avere prodotto questo fatto
Pero'
in una intervista udita alla radio, l'intervento di uno dei vigili che è andato
a lavorare ma che non se l'è sentita di condannare i colleghi, ha detto che "sicuramente c'è stato un
problema" ma che la situazione dei Vigili di Roma è tale che "se una
volta un vigile sarebbe andato a lavorare anche con la febbre, oggi se appena ha un po di
febbre se ne resta a casa" . Questo chiaramente non risolve la questione
ma incuriosisce: quale è la situazione dei vigili di Roma?
E si cominciano a scoprire alcune cose: che forse non erano tutti ammalati gli assenti,
che alcuni erano in ferie programmate, che alcuni erano in malattia già da giorni.
Che esiste un contenzioso sempre piu' pesante tra i Vigili ed il Comune per
questione legate a varie cose , tra le quali le mancanze di agenti in organico , che a
Roma arriverebbero a 2500 unità , cosa che costringe i Vigili a fare spesso dello
straordinario non per eventi straordinari ma per riuscire a coprire l'ordinario.
Stefano
Giannini , segretario romano del Sulpl, uno dei sindacati della Polizia
Locale, spiega a Linkiesta: «Oltre a un piano ferie già stabilito a maggio,
il Comando voleva affidarsi a 700 colleghi che ogni anno aderiscono allo
straordinario coprendo la notte di Capodanno con doppi e tripli turni, una
sorta di doping contabile. Ma questa volta il personale non ha voluto farlo».
Ecco che cominciano a saltare fuori gli
altarini. Si vanno a demonizzare i Vigili ma sembra che l'Amministrazione
contasse su una specie di volontariato per supplire deficienze organizzative . Tra l'altro, sembra che il contratto
nazionale non preveda per i Vigili Urbani nemmeno il servizio notturno.
Il caso, quindi , presentato come uno scandalo,
con il presidente Renzi che si indigna ed il sindaco Marino che tuona , potrebbe
essere ricondotto all'ennesimo caso in cui i lavoratori stufi di essere usati ,
smettono d'un tratto di tenere il sacco alla Amministrazione e la mettono di
fronte alla sua incapacità di gestire il Servizio.
A tirare troppo la corda, si rischia di
spezzarla e sempre piu' di frequente i lavoratori , costretti a lavorare in
condizioni difficili per deficienze organizzative e carenze di organico, saltano
il fosso , passando dalla parte in cui ci si trova quando si comincia a
lavorare, che è quella in cui ci si pone
il problema di che cosa si puo' fare per la propria Azienda, per
l'Amministrazione, per gli altri a quella nella quale il punto di riferimento
cambia radicalmente e si comincia a pensare a che cosa è meglio per se stesso
ed in quale modo la situazione puo' essere gestita al meglio per ottenere dei
vantaggi o per evitare troppi svantaggi.
Il Vigile urbano, il lavoratore che va a
lavorare anche con la febbre appartiene alla prima categoria. il lavoratore che
prenota la donazione di sangue il giorno di Capodanno appartiene alla seconda,
ma molto spesso sono la stessa persona in momenti differenti della propria
vita.
Una cattiva gestione del personale, lo sfruttamento
di tutte le opportunità fornite dalla contrattazione per costringere il lavoratore a doppi turni, a
straordinari, a compiti non espressamente previsti dal contratto porta alla
perdita del senso di appartenenza . Il ricatto piu' o meno espresso, l'utilizzo
spinto del senso di responsabilità del dipendente per indurlo a fornire servizi
in deroga a quanto previsto dal contratto di lavoro o addirittura della Legge,
porta a legittimare comportamenti altrettanto scorretti di risposta
E cosi' , quello che viene prospettato come uno
scandalo di lavoratori infedeli, fannulloni e truffatori, potrebbe in realtà
rivelarsi soltanto come l'estrema conseguenza di uno stato di cose
insopportabile. Certo, sembra un caso molto strano che questo accada proprio
con il governo Renzi
Sarà la Magistratura a fare chiarezza in merito
, per cui è prematuro trarre conclusioni . Tuttavia , invece di un comodo
linciaggio sarebbe il caso di fare una piu' scomoda e impegnativa riflessione sulle Ragioni degli Altri , ed invece di correre
in soccorso dei vincitori, come Renzi, sarebbe forse il caso di cercare di
capire le ragioni della parte piu' debole. Come i Vigili di Roma per esempio. Che
sono probabilmente vicini a noi molto piu' di quanto ci piace credere...