Il proliferare di candidature in vista delle prossime elezioni amministrative a Monfalcone, ha evidenziato il desolante vuoto politico lasciato dalla Amministrazione uscente, guidata per dieci lunghi anni da Gianfranco Pizzolitto. E' evidente che, se tutti , vecchi e nuovi attori della scena politica cittadina,si sentono autorizzati a proporsi non si teme il confronto con un passato sentito come importante ed autorevole , ma anzi si percepisce l'arena politica locale come un territorio ove chiunque puo' sentirsi protagonista. Sulla scena diverse candidature , nuove ed interessanti proposte, come quella di SEL che corre con l'avvocato Giovanni Iacono, provocazioni come quella della candidature di Perrone, tentativi di ritorno da un passato non esaltante, con il redivivo Blasig ed altre ancora.
Il dibattito inizia con una serie di proposte , abbastanza ingenua peraltro, della candidata di centro destra Anna Maria Cisint, che cavalca l'onda dello scontento popolare con una proposta per un parziale miglioramento della Piazza, la abolizione della corsia degli autobus di via Rosselli ed alcune nuove norme per l'apertura dei negozi in Centro. Pronta la risposta della candidata Altran, candidata della Amministrazione uscente che intende proseguire nel percorso sino qui tracciato dalla stessa, e che immediatamente taccia di incompetenza la avversaria sulla base di considerazioni che non sono meno ingenue di quelle della proponente. Cisint infatti ha proposto la parziale riapertura al traffico di un lato della Piazza e la creazione di parcheggi, cosa che Altran giudica non fattibile per pretesi motivi tecnici, legate al Codice della Strada, alla conformazione della Piazza ed al possibile disagio dei Commercianti. . In realtà , magari le migliorie abbozzate dalla candidata Cisint possono risentire di una certa ingenuità, ma l'idea di rendere percorribile una parte della Piazza non è certo impossibile ed anzi era stata ventilata proprio dalla Amministrazione PIzzolitto ed aveva illuso molti monfalconesi. Non appare certo necessario rifare tutto da capo, e nemmeno chiudere la PIazza per anni come ha fatto la amministrazione Pizzolitto che del resto, a suo tempo non aveva a tenuto nella minima considerazione il disagio dei commercianti . La miglioria è certo possibile con un minimo investimento e senza il bisogno di scomodare gare tra architetti ed urbanisti che del resto non hanno certa realizzato un risultato esaltante. Basti considerare che la pavimentazione è cosi delicata che ci sarebbero volute le pattine per non rovinarla, in omaggio alla ossessione della giunta Pizzolitto/Altran di trasformare la Piazza in un salottino privato...... Nessuno commento poi Altran tenta di fare sulla proposta di Cisint di restituire finalmente la pIazza ai monfalconesi riportandovi il Mercato e le altre manifestazioni, ed in questo rivela una discreta debolezza di argomentazioni perchè lo scippo della Piazza i monfalconesi è un tema evidentemente molto scomodo. .Tuttavia la proposta di Cisint risente di una serie di ingenuità, in primis perchè incentra il suo primo intervento sulla edilizia urbana, che è stata l'ossessione della giunta Pizzolitto . Poi perchè propone una regolamentazione per riportare ad una certa tipologia di negozi in Centro, ed in trasparenza è lecito immaginare che il riferimento sia alla diffusione di negozi di immigrati che hanno cambiato il Centro di monfalcone, con una strizzata d'occhio ai temi leghisti. Ma riportare i monfalconesi in Centro non si puo' fare per decreto. Per fare in modo che i Monfalconesi possano riappropriarsi del Centro bisognerebbe crearne le condizioni a francamente, appare molto difficile definirle, queste condizioni. I danni creati dalla amministrazione Pizzolitto in questo campo, probabilmente sono irreversibili.
In definitiva il dibattito non riesce a levarsi in volo, ed appare piuttosto appiattito e privo di idee.
Attendiamo qualche idea veramente nuova , che si rivolga ai problemi profondi della città.
Su quello che succederà è difficile fare previsioni. La candidatura Altran, imposta dal partito senza la possibilità di primarie, ha spaccato il centro-sinistra e spalancato la porta alle ambizioni del centro destra e non solo. La mancanza di autorevolezza della amministrazione uscente sulle tematiche pregnanti della città poi, ha spalancato la porta a derive demagogiche e populiste che appaiono nelle affermazioni di diversi candidati.Vi sono volti nuovi, ma anche vecchi leoni che tentano l'ultimo ruggito Aspettiamo speranzosi che il dibattito acquisti spessore