sabato 13 febbraio 2021

Le baggianate di Renzi


Per quanto possa sembrare incredibile , esistono persone che credono alle baggianate che dice Renzi, ci sono persone che lo stimano , persone che lo seguono, e persino persone che lo voterebbero. Questo perchè il politico che si vanta di avere sconfitto il populismo, è in realtà il re del populismo, della manipolazione, delle frasi ad effetto. Un parolaio veramente dotato. Per questo vale la pena di spendere due parole sui messaggi che sta cercando di fare passare, per tentare di  riabilitarsi dopo avere gettato il proprio Paese nel caos in piena pandemia.

Alla considerazione che lui avrebbe provocato la crisi di Governo per fare arrivare Draghi, in quanto Conte non era il soggetto adatto per spendere i 209 miliardi del recovery Found, cercando di passare per "eroe" va risposto NO, non ti crediamo, non è vero.


1) Innanzitutto una piccola considerazione: per quanto oggi sembri banale: quando ha provocato la crisi, il Recovery Fund non era ancora una realtò, non era stato ancora votato. Per cui se per qualsiasi motivo non fosse stato approvato, il suo gesto irresponsabile avrebbe provocato un disastro nel disastro in un Paese già in crisi . Anche perchè senza questi soldi in arrivo, un economista come Draghi avrebbe accettato di mettersi in gioco senza prospettive? Forse anche no. Quindi Renzi ha fatto una scommessa al buio sulla nostra pelle


2) Il fatto che la crisi di Governo sfociasse in un Governo Draghi non era assolutamente una certezza, avremmo potuto trovarci con elezioni anticipate e la gestione di 209 miliardi in mano a Salvini Meloni e Berlusconi. A meno che Renzi non avesse già solidi accordi  con il centro destra per evitare le elezioni. Cosa che rende il quadro ancora piu' inquietante 


3) le considerazioni circa il fatto che Renzi avrebbe  fatto tutto per il bene del Paese e non per motivi personali,  come detto in un intervista "Quando abbiamo aperto la crisi, nessuno ne capiva il motivo e io non riuscivo a spiegare il senso di quello che stavamo facendo»,  omissis. «Mi sono preso un sacco di insulti – dicevano che pensavo ai posti da ministro. E invece oggi chiunque capisce che Iv, nella coalizione di governo, conta molto meno di prima. Ma io ho fatto un sacrificio personale per il bene del Paese» Non regge. Se Conte avesse potuto arrivare a contabilizzare il proprio operato, gestendo i soldi del Recovery Fund, avrebbe eclissato tutti e un personaggio minuscolo come Matteo Renzi con il suo partitello sarebbe scomparso dai radar della politica italiana. Renzi ha rovesciato il tavolo per scompaginare tutto nel proprio interesse personale di rimanere visibile sulla scena politica italiana, e di trovare uno spazio  - - personale - che potrà essere sulla scena politica italiana (ora tutto è possibile) oppure in un contesto internazionale (anche se sentirlo esercitarsi nelle lingue straniere è veramente uno spasso) 


4) IL preteso entusiasmo di Renzi per  Draghi "E il governo Draghi sarà la salvezza dell'Italia: ha messo in sicurezza l'euro quasi dieci anni fa, metterà in sicurezza il Recovery Plan per i nostri figli. Il fatto che a Palazzo Chigi stia per arrivare Draghi ci rinfranca per tutte le polemiche. Molti finalmente capiscono perché abbiamo fatto la crisi. Nonostante tutto, sì, ne valeva la pena". Bisognerebbe dire che i trascorsi di Draghi in realtà non sono entusiasmanti per quanto riguarda  per esempio Draghi Direttore generale del Tesoro (privatizzazioni, svendita patrimonio industriale pubblico italiano, contratti derivati) e da Governatore di Banca d'Italia, quando diede l'OK all'acquisto di Antonveneta da parte di MPS ad un valore folle di mercato.( Per occultare le perdite di quel disastro Monte dei Paschi truccò i bilanci e realizzò operazioni di derivati truffaldine per le quali l'allora Presidente Giuseppe Mussari è stato condannato a 7 anni e 6 mesi di carcere -  a prendere il posto di Mussari fu Alessandro Profumo, recentemente condannato a 6 anni di carcere per irregolarità nella contabilizzazione dei bilanci di MPS. Profumo fu nominato, da indagato, AD di Leonardo (ex-Finmenccanica) e sta ancora al suo posto. ,) Quindi perchè Renzi dichiara di stimare Draghi?


Sicuramente Draghi, nel suo , è bravo. Ma il "suo" siamo sicuri che sia portare un paese fuori dalla crisi sanitaria, sociale ed economica guardando non solo al PIL ma anche al benessere della gente? Siamo sicuri? E chi lo ha deciso?


5) "Italia Viva annuncia da subito che sosterrà il governo indipendentemente dai nomi dei ministri, da quanti saranno tecnici e quanti saranno politici. Auspichiamo che tutte le forze politiche esprimano lo stesso sostegno: chi oggi pone veti agli altri non sta facendo solo un errore politico, ma sta rifiutando l'appello del presidente della Repubblica, che ha escluso che questo Governo avesse una connotazione politica". A questo punto due cose: uno, se da Draghi è disposto ad accettare tutto mentre contro Conte non era disposto ad accettare niente, è chiaro che non stiamo parlando del bene del Paese ma del suo personale. Perchè comunque la mettiamo , Draghi come premier è una incognita mentre Conte il suo lo ha fatto bene. E se non lo faceva abbastanza bene perchè non lo ha fatto fuori prima? Diciamo che il senso dello Stato di Renzi si puo' definire in un unico vocabolo: opportunismo


Secondo: l'appello del Presidente lui lo accetta quando gli dice di accogliere Draghi, ma NON quando gli dice di sostenere Conte ... E allora? Responsabilità istituzionale a spot? 


Tutto quello che dice Renzi si smonta da se, perchè lui è solo un parolaio, carrierista, pataccaro, poltronaro, falso come una moneta da tre euro.



Dispiace che in Italia e nel mondo ci sia ancora qualcuno che gli crede 

lunedì 8 febbraio 2021

UN GOVERNO PURCHESSIA?


La gestazione del Governo Draghi sembra che alla fine si stia rivelando distruttiva per il sistema politico italiano. 

Quando è andato in frantumi il Governo Conte, abbiamo potuto realizzare quanto in realtà fosse fragile l'equilibrio sul quale si reggeva.  Solo la funambolica abilità del Presidente Conte poteva riuscire nell'arduo compito di tenere uniti a sufficienza elementi cosi' instabili e riuscire nel contempo a lavorare e a gestire l'emergenza , pur sotto il fuoco continuo delle opposizioni . Poi l'epilogo, come sappiamo , quando Renzi ha decretato lo stop. Sui motivi non si finirà mai di discutere, tuttavia è evidente che il motivo principale sono i 209 miliardi del Recovery Fund . Come in molte situazioni analoghe, per esempio nel mondo degli affari, la compagine è rimasta coesa sino al momento nel quale i soldi sono stati sul punto di arrivare, in questo caso sfruttando l'abilità e la credibilità di Conte, poi è arrivato il colpo di mano che rimette tutto ini discussione, con la pressione che deriva dal fatto di avere questi soldi in bilico e che quindi rende  urgente trovare accordi e un nuovo equilibrio per poterli riscuotere. E' chiaro che l'Europa non erogherà questi fondi se non ad un Governo stabile e credibile. Di fronte a questo stallo alla messicana, innescato da Renzi che non aveva niente da perdere (per sua stessa ammissione, in una visione assolutamente personalistica della questione) è stato giocoforza per il Presidente della Repubblica tentare la carta di un uomo forte e super partes, quel Draghi che tante parti evocavano già da tempo. 

Ora tutti i partiti o quasi stanno facendo a gara per entrare nel costruendo Governo Draghi, accettando tutte le cose che sino a pochi giorni fa rifiutavano con sdegno, ipotizzando alleanze sino a poco prima inimmaginabili. Renzi, che per trovare una scusa per la spallata a Conte faceva questioni di lana caprina su qualunque argomento, ora accetterebbe qualsiais cosa. La lega ha abbassato i toni , il PD non ne parliamo, e persino i 5 stelle sono possibilisti. 

Come si diceva piu' sopra, c'è la pressione che deriva dall'avere questi soldi in bilico che rende tutto ugente. Cioè che mette fretta. E la fretta, lo sappiamo , è una pessima consigliera. Vogliamo veramente avere un Governo purchessia? Veramente Draghi è il salvatore della patria, il Messia?  E' indubbiamente un valente economista. Ma il Capo di un Governo non puo' essere solo un economista, ce lo ricordiamo Monti? Questi 209 miliardi andranno ad aiutare la gente , le piccole imprese strangolate dal Covid? O probabilmente andranno alle Banche? 

Pur di abbattere Conte tutti erano contro tutti , ora tutti a incensare Draghi, idolatrarlo. Ma tutti quelli che urlavano "elezioni!" Perchè questo non è il volere "deglitagliani" , pensano che Draghi sia quello che vogliono gli italiani? Pur di abbattere Conte mettiamo l'Italia in mano ad un Manovratore che non sappiamo dove andrà. Sicuramente cercherà di salvare l'Economia, ed infatti è ben visto da Confindustria che gli ha già chiesto di togliere reddito di Cittadinanza e Quota 100. Tra quelli che lo sostengono c'è chi non ha niente da perdere, come Renzi ma anche come la Lega che in qualche modo rientra nei giochi dai quali era esclusa e senza andare ad elezioni che sicuramente preferisce evitare. Non parliamo di Berlusconi, che smettera di essere un ologramma. Il PD, da sempre buono per tutte le stagioni , di sicuro ha ben poca faccia da perdere. Quelli che ci rimetteranno saranno i 5 stelle. Che con i Governi Conte 1 e 2 hanno accettato alleanze improbabili ma a fini di bene, riuscendo a portare a casa almeno una parte del proprio programma e dimostrando grande senso di responsabilità istituzionale. Ma che in questa ammucchiata perderanno tutto, perderanno quello che hanno costruito, perderanno la propria identità e potranno essere additati come poltronari (dai poltronari) . Se invece non aderiranno rischieranno  di essere additati come irresponsabili. Io credo che l'unica via di uscita onorevole e ragionevole sarebbe quella di porre le proprie condizioni per un eventuale appoggio a Draghi, avendo il coraggio di dire di no se, come probabile, le loro condizioni non verranno accettate .

E vorra dire che andremo alle elezioni. Non sono il peggiore dei mali, sicuramente perderemo del tempo, ma la logica dell'emergenza ha sempre fatto piu' danni che bene. La "parola agli italiani" ha prodotto questa instabilità che ci portiamo avanti dal 4 marzo 2018, vediamo se "glitagliani" hanno imparato qualcosa 

lunedì 1 febbraio 2021

GIORNATA DELLA MEMORIA

La foto di una bambina impaurita livida, infagottata in una miserabile uniforme troppo grande per lei tanto da dovere essere chiusa con delle spille da balia . Il labbro spaccato dalle percosse, i capelli malamente cozzonati, gli occhi  lucidi di un bambino che ha la febbre o che ha appena pianto. Uno sguardo fermo , nel quale sembra esserci qualcosa che va oltre la paura, la disperazione: quasi una consapevolezza del male che sta per venire. Ed insieme lo sguardo di sfida di un bambino che si sente picchiato senza ragione, troppo debole per reagire ma non per questo disposto a cedere.... L'ingenua sfida di un bambino che sta per morire. 

    Questo è uno dei tanti documenti che ci vengono proposti nella giornata della memoria, uno dei tanti ricordi che emergono...per non dimenticare. Uno dei tanti e probabilmente troppi. La valango di foto , documentari, filmati, interviste che rischia di esondare, congestionare la nostra capacità di ricevere e quindi di diventare talmente eccessiva da  venirne rifiutata in toto,  rischia di annullarsi. Rischia di  banalizzare il male.  

    Delle persone che non hanno vissuto il periodo dell'Olocausto, le piu anziane , nate nell'immediato dopo guerra, sono talmente abituate a sentire parlare dell'Olocausto, delle stragi naziste  da non farci quasi piu' caso, anche perchè in principio se ne parlava poco e sembrava impossibile che se una cosa fosse veramente stata cosi' grave , non se ne parlasse di piu', e negli anni successivi c'erano sempre smentite , discussioni politiche con scambio di accuse e scarico di responsabilità, tanto da creare molta confusione. E poi c'era un certo qual malinteso pudore nel diffondere immagini e documenti troppo crudi, che ha aiutato a coprire per anni questa scomoda verità della quale il Governo italiano dell'epoca era stato complice. Le giovani generazioni , molte volte vivono tutto questo come un film su un passato remoto del quale non esistono i presupposti perchè si ripeta, e lasciano i ragionamenti , le filosofie , le discussioni ai "vecchi" come vecchie cose alle quali non vale piu' la pena di pensare.

     Tutto questo nasce, evidentemente, da pesanti tentativi di rimozione, che nell'immediato dopo guerra avevano ragione d'essere nei problemi di riconfigurazione geo politica dell'Europa devastata dalla guerra e nella quale l'Italia figurava come alleata dei vincitori, percio' molto scomoda da processare , e la valanga di informazioni e documenti evocati ogni anno nel'anniversario della liberazione di Auschwitz, rischia di suonare come una liturgia rituale e retorica , che non riesce a coinvolgere Ma tutto questo non è senza conseguenze. Quando, di fronte ad una immagine come questa, si scrive, si dice o si pensa "mai piu'" bisognerebbe capire  se siamo veramente consapevoli ed attenti a fare in modo che questo non si ripeta piu'. Perchè tutto quello che è successo , i campi di concentramento, gli stermini, le camere a gas, le persecuzioni, le esecuzioni di massa non sono state fatte da alieni venutio dallo spazio, mostri extraterresti o non umani. Sebbene vestiti con uniformi mostruose, i carnefici e gli esecutori erano persone che venivano dalla vita civile, dalla vita "normale"  falegnami, librai, osti, impiegati, piccoli burocrati comunali o statali, fabbri, insegnanti persone comuni prestate all'esercito. E sopratutto, conniventi furono i popoli, in primis il popolo tedesco, ma anche quello italiano, quello degli altri paesei europei occupati dai nazisti . E' stato detto che il vero dramma nel dramma  non fu tanto il genocidio, quanto il fatto che milioni di persone lo trovassero normale. 

    Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, non aveva nulla né di demoniaco né e né di mostruoso. (Hannah Arendt)

    Gente normale che fa cose normali. Che diventano genocidio. La banalità del male, appunto, termine che nasce come titolo del libro di Hanna Arendt,  La lettera Eichmann a Gerusalemme: resoconto sulla banalità del male , nato dai rapporti che l'autrice inviava al proprio giornale settimanale New Yorker, sulle sedute del processo ad Adolf Eichmann, Il gerarca nazista, poi condannato ed impiccato per i crimini commessi :dal dibattimento in aula, infatti, Hanna Arendt ricavò l'idea che il male perpetrato da Eichmann - come dalla maggior parte dei tedeschi che si resero corresponsabili dell'Olocausto - fosse dovuto non a un'indole particolarmente malvagia radicata nell'anima quanto piuttosto a una completa inconsapevolezza di cosa significassero le proprie azioni. Eichmann dichiaro sempre di avere fatto nient'altro che quanto gli avevano ordinato , come un burocrate qualsiasi

    E qui vanno sottolineate due cose: banalità del male ed inconsapevolezza della portata delle proprie azioni, ovvero anca mancanza di nozione di causa effetto. In questo risiedono i prodromi di una possibile ripetizione di quanto già accaduto , sia pure con forme diverse. Il compito della memoria è quello di ricordarci che il male non arriva con un camion carico di nazisti che prendono il potere urlando , ma che si sviluppa dentro ed intorno a noi con un aura di normalità.

    A cominciare dai negazionisti , a coloro i quali negano che ci sia stata la Shoa, che cercano di riscrivere la Storia per cancellare la memoria , molte volte perchè di questo passato non hanno consapevolezza e cercano di ripercorrere quelle che ritengono siano antiche glorie perchè si fermano alla superficilità del mito. Per continuare con coloro che minimizzano, distorcono, rifiutano di sapere . E sono tutto intorno a noi, vediamo l'indice di gradimento dei partiti che fanno un preciso riferimento ai regimi che sono stati coloro i quali hanno provocato gli orrori dell'olocausto in costante salita. 

   Per continuare con i sovranisti che in nome di un malinteso senso di "amor di Patria" invocano la chiusura dei confini ai rifugiati. Fateci caso: le foto dei campi profughi ai confini dell'Europa, con i bambini a piedi nudi nella neve non vi ricordano qualcosa? 

    La banalità del male puo' essere anche il tratto di penna, di un burocrate che impedisce ad un rifugiato  di entrare nel Paese verso il quale sta fuggendo, per esempio,  per un mero errore formale, o per una interpretazione di una Legge, e lo rimanda oltre un confine nel quale il suo destino è estremamente incerto. 

    La banalità del male puo' essere anche perdersi in contorte trattative tra Paesi confinanti intorno alla burocratica interpretazione di Leggi e regolamenti internazionali nella spartizione di compiti e responsabilità mentre nei campi profughi i rifugiati continuano a morire di fame e di freddo.

    E questi  burocrati sono persone normali , che applicano semplicemente delle Leggi, a loro volta, promulgate da persone che vediamo in televisione cordiali e sorridenti

    Ci sono migliaia di profughi ammassati ai confini terrestri dell'Europa in condizioni precarie, al freddo , affamati, senza cure mediche. E questi profughi molte volte vengono da paesi in cui situazioni di  guerra e miseria risultano molto comode ai Paesi occidentali che possono approfittare di queste situazioni incerte per accaparrarsi le risorse naturali di questi paesi a bassissimo costo , o per vendere loro le proprie armi, o per scaricarvi  i propri rifiuti tossici: tutto , si capisce, con i documenti in ordine, tutto ammantato di legalità . Banalità del male è liquidare il tutto dicendo o pensando "che questi profughi potevano restare a casa loro", fare finta di non sapere

    Banalità del male è anche il non decisionismo dei Governi ma puo' essere anche non pensare alle conseguenze di una scelta politica, di un voto. Puo essere anche partecipare per goliardia o per provocazione ad una manifestazione con risvolti xenofobi , o antisemiti, o anche solo a sostegno di un partito o movimento politico che fa proprie queste idee. Liquidare certe manifestazioni di matrice fascista o neofascista  come ragazzate , come giovanile goliardia, invece di cercare di capirne le conseguenze.

    Basterebbe forse, ecco.... Tenere a mente l'immagine di questa bambina, strappata agli affetti, picchiata senza motivo ed infine uccisa  ad Auschwitz a 14 anni, e riuscire ad immaginare che la sua morte , e quella di altri milioni di persone come lei, tra cui molti bambini,  sono state il risultato di un qualcosa che è iniziato come manifestazioni di giovinastri frustrati dall'esito e dalle conseguenze della prima guerra mondiali, che si trovavano magari in una birreria a parlare male del Governo ed a proporre un nuovo Governo in nome del popolo tedesco....o in nome "deglitaliani" , e che indicavano negli stranieri, oppure in qualche minoranza del proprio Paese la causa di tutti i mali, proponendosi come i salvatori della Patria. .Banalmente.


foto di  Czeslawa Kwoka, uccisa nel marzo 1943 ad Auschwitz. dalla rete